Alfieri è un brano musicale degli Elio e le Storie Tese. È stato inciso per la prima volta nella cassetta Not Unpreviously Unreleased'nt, del 1993, e incluso successivamente nella raccolta Del meglio del nostro meglio Vol. 1, del 1997, nel CD brulé Grazie per la splendida serata del 2005, e nel cofanetto Dei megli dei nostri megli del 2014.
Alfieri | |
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Artista | Elio e le Storie Tese |
Autore/i | Elio e le Storie Tese |
Genere | Rock demenziale |
Data | 1993 |
«Alfieri del bel canto, alfieri dell'uomo del Giappone. Alfieri, semplicemente alfieri, così oggi come ieri.» |
Non si tratta di un brano originale, in quanto la melodia riprende quella del canto di chiesa Il tuo popolo in cammino[1] di Pierangelo Sequeri[2]. Per questa ragione, il brano non è mai stato pubblicato negli album di inediti della band, ma è spesso stato presente nelle esecuzioni live, in particolare negli anni ottanta.
Il brano si contraddistingue per il fatto che la prima strofa è cantata da Elio, la seconda da Faso, la terza da Cesareo, e la quarta da Rocco Tanica, più una strofa finale cantata da tutti e quattro[3]. Ne esistono anche versioni con strofe aggiuntive cantate da Christian Meyer e Feiez[1]. Inoltre, il testo della canzone non è fisso, e può variare sensibilimente nelle diverse interpretazioni. Un'altra caratteristica è il fatto che per la maggior parte del brano, l'unico accompagnamento musicale è costituito dalla tastiera di Rocco Tanica.
Il riferimento all'"uomo del Giappone", che appare in questo come in altri brani del gruppo, è probabilmente una citazione della serie a fumetti Un uomo un'avventura, edita negli anni settanta dalla Cepim, un albo della quale aveva appunto come titolo L'uomo del Giappone[4]
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