Clouddead (stilizzato cLOUDDEAD) è l'album di debutto dell'omonimo trio hip hop statunitense, pubblicato dalla Mush Records e Big Dada nel 2001.[2]
cLOUDDEAD album in studio | |
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Artista | Clouddead |
Pubblicazione | 1º maggio 2000 (UK)[1] 5 maggio 2000 (USA)[2] |
Durata | 73:35 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Hip hop sperimentale Cloud rap psychedelic hip hop |
Etichetta | Mush Big Dada |
Produttore | Moby |
Registrazione | 1999-2000 |
Clouddead - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
Ten (2004) | |
Singoli | |
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Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
The Guardian | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
NME | 8/10[5] |
Pitchfork | 8.0/10[6] |
Stylus Magazine | A[7] |
Tiny Mix Tapes | 5/5[8] |
OndaRock | Pietra Miliare[9] |
Stevie Chick di NME ha affermato «Questa musica prende come punto di partenza il fallout più astratto del trip-hop, lavorando su rumore bianco, scherzi telefonici e texture post-rock per creare una poltiglia disorientante in cui passerai settimane a perdertici.»[5] Thomas Quinlan di Exclaim! ha anche detto: «Clouddead seguono più lungo le linee di Frank Zappa o Captain Beefheart di quanto non faccia l'hip-hop, ma rimane sempre radicato in battute e campionamenti.»[10]
Clay Jarvis di Stylus Magazine ha dato all'album una A, dichiarando: «Nessuna combinazione di aggettivi può descrivere con precisione ciò che ascolterai e nessuna zampata di seconda mano ti preparerà per l'immenso piacere che sicuramente ti colpirà quando metterai su questo album.»[7] Mark Pytlik di AllMusic gli ha assegnato quattro stelle su cinque, con la motivazione: «È minaccioso, affascinante, ed è uno dei pochi dischi dei giorni nostri (hip-hop o altro) che onestamente non suonano come niente - o chiunque altro.»[3]
Nel 2010, Cokemachineglow lo ha posizionato al numero 33 della classifica "Top 100 Albums of the 2000s".[11]
Nel 2014, è stato descritto da Arron Merat di Fact come «una pietra miliare rivoluzionaria per l'underground hip-hop nordamericano.»[12]
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