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Hotel California è un singolo del gruppo musicale statunitense Eagles, pubblicato nel febbraio del 1977 come estratto dall'album Hotel California uscito a dicembre dell'anno precedente. Scritta da Don Felder, Don Henley e Glenn Frey, Hotel California è una delle canzoni più famose dell'era degli album oriented rock. Fu in cima alla classifica Billboard Hot 100 per una settimana nel maggio del 1977.[8] Nel 1988, in Germania, fu pubblicata un'edizione in formato CD, contenente, oltre alle due tracce originarie dell'LP, la versione dal vivo di Hotel California.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Hotel California (disambigua).
Hotel California
singolo discografico
ArtistaEagles
Pubblicazione22 febbraio 1977[1]
Durata9:59 (7")
17:30 (CD)
Album di provenienzaHotel California
Dischi1
Tracce2 (7")
3 (CD)
Genere[1][2][3]Album-oriented rock
Hard rock
Reggae rock
Rock progressivo
EtichettaAsylum Records
ProduttoreBill Szymczyk
Registrazioneottobre 1976
Velocità di rotazione45 giri
Formati7"
Altri formati12", CD
Note Registrazione dell'anno 1978
Certificazioni originali
Dischi di platino Danimarca[4]
(vendite: 90 000+)
 Regno Unito (3)[5]
(vendite: 1 800 000+)
 Stati Uniti[6]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platino Italia (2)[7]
(vendite: 100 000+)
Eagles - cronologia
Singolo precedente
(1976)
Singolo successivo
(1977)

Storia e riconoscimenti


Hotel California vinse il Grammy Award per il singolo dell'anno nel 1978.

La canzone è ben piazzata in molte classifiche di musica rock. La rivista Rolling Stone, per esempio, l'ha posizionata al 49º posto nella sua classifica delle 500 migliori canzoni[9]. È anche una delle "500 canzoni della Rock and Roll Hall of Fame che hanno forgiato il Rock and Roll" (The Rock and Roll Hall of Fame's 500 Songs that Shaped Rock and Roll). L'assolo di chitarra della canzone è classificato ottavo dalla rivista Top 100 Guitar Solos. Essendo una delle canzoni più conosciute del gruppo, Hotel California è diventata subito il suo cavallo di battaglia. Le esecuzioni del brano dal vivo sono state incise nei loro due album dal vivo Eagles Live del 1980 e in Hell Freezes Over del 1994, nel quale viene eseguita in versione acustica.

La canzone è stata inserita anche nel gioco Guitar Hero World Tour.


Testo e interpretazioni


Il testo della canzone descrive l'Hotel California come una struttura di gran lusso dove «You can check out any time you like but you can never leave» («puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai andartene mai»). La canzone generalmente è interpretata come un'allegoria dell'edonismo e dell'auto-distruzione dell'industria musicale della California del sud nella fine degli anni settanta; Don Henley l'ha definita «la nostra interpretazione della bella vita a Los Angeles»[10] e, in un'intervista del 2007, aggiunse «è essenzialmente una canzone sull'oscura vulnerabilità del sogno americano, che è qualcosa che conosciamo bene».[11] In particolare, in quel periodo gli Eagles erano preda di alcol e droga e dichiararono che si trattava di una metafora della schiavitù da stupefacenti.[12]

Don Felder in numerose interviste lascia intendere che la canzone sia ispirata a un soggetto particolare che ha segnato la sua vita privata e di conseguenza quella di tutti i membri del gruppo.[13] Tutt'oggi non è stato svelato chi fosse quella persona ma in un'intervista del The Washington Post del novembre 2015 lo stesso Felder rivelò che l'ispiratrice della canzone era una ragazza italiana, caratterizzata da un lato misterioso entusiasmante, esattamente come quello di Hotel California. Tutto ciò che si sa sulla ragazza è il suo nome d'arte "The Cat", che non fa altro che accentuare l'alone del mistero su questa ragazza ignota e sulla storia di una canzone talmente sfuggente da affascinare ancora dopo oltre 40 anni[14]

La natura astratta del testo della canzone ha spinto gli ascoltatori a fare su di essa delle proprie interpretazioni. Tra esse vi sono anche affermazioni, diffuse su Internet, su presunti sottintesi satanici. A sostegno di questa teoria, alcuni accostavano l'Hotel California ad un albergo di San Francisco, acquistato da Anton LaVey e convertito in una sede della Chiesa di Satana.[15][16] Altre teorie dicevano che l'Hotel California fosse il manicomio di Camarillo, in California.[17] Il gruppo non si è mai espresso riguardo a queste teorie.

La parola steely ("d'acciaio", riferita ai coltelli), è una scherzosa menzione del gruppo Steely Dan, nella cui canzone Everything You Did è incluso il verso «Turn up the Eagles, the neighbors are listening», cioè «Alza gli Eagles, i vicini stanno ascoltando».


Struttura armonica e composizione


Il brano è scritto in tonalità di Si minore. La progressione di accordi principale, che introduce la canzone e accompagna le strofe, conta otto misure nelle quali si susseguono, uno per misura, sette accordi (la seconda e l'ottava contengono il medesimo accordo, Fa diesis maggiore settima). La presenza, nella seconda e settima battuta, del Fa diesis settima potrebbe far pensare alla tonalità di Si minore armonico, e quella, nella quarta battuta, del Mi maggiore dà alla canzone un'atmosfera di Si dorico.[18] La progressione principale della canzone dunque attinge dalla tonalità di Si minore in tre modi, che ne determinano le caratteristiche fortemente cromatiche.

La progressione di accordi, con i corrispondenti gradi, è la seguente (una lettera e numero romano minuscolo indicano un accordo minore, una lettera e un numero romano maiuscolo ne indicano uno maggiore):

Questa progressione di otto misure si ripete nell'introduzione del brano e nei versi e accompagna l'assolo finale.[18] Essa è stata spiegata come una variazione di una progressione piuttosto comune nel flamenco (i – VII – VI – V in contesto Frigio) e perciò detta "Progressione spagnola"; essa è costruita sull'intersecazione continua di quinte progressive che concludono con una cadenza autentica (V – I).[18][19] L'ostinato discendente può accomunarla anche a un fandango, una forma musicale che precorre la ciaccona barocca.[20]

Il brano fu registrato suonando le chitarre in settima posizione, cioè applicando un capotasto mobile al settimo tasto in modo da avere il Si come basso e una diteggiatura più agevole negli accordi. La progressione è inusuale perché l'accordo di settima di dominante (qui trattabile come dominante secondaria e presente nella seconda battuta) ha la funzione armonica di risolvere sulla tonica, dunque ci si aspetterebbe una progressione Si – Fa#7 – Si; invece l'accordo successivo è un La, peraltro sospeso poiché la terza maggiore (Do diesis) è sostituita dalla seconda. Il successivo Mi maggiore nona, che come già detto dà al brano un'atmosfera dorica a causa della presenza del Sol diesis (estraneo alla tonalità di Si minore), è simile al precedente Fa#7, poiché dovrebbe risolvere sul La, e invece è seguito da un Sol. La prima metà della progressione crea dunque un'atmosfera incerta e sospesa che si stabilizza nella seconda metà. Non a caso, l'ultimo accordo della sequenza è di nuovo una settima di dominante, che risolve regolarmente sulla tonica.

La combinazione di rivolti degli accordi è impostata in modo da creare una linea discendente ricca di cromatismi: Si – La# – La – Sol# – Sol – Fa# – Mi – Fa# che riporta al Si, evitando dunque solo il Fa naturale; tutto ciò crea all'ascolto una costante sensazione di discesa verso il basso, che poi risolve sulla tonica ricominciando la progressione.

Non si tratta di una progressione comune, e Ian Anderson, leader dei Jethro Tull, ha rilevato la somiglianza con la sua We Used to Know (da Stand Up, 1969), che fu un successo internazionale, #1 nella classifica britannica e al #20 nella Billboard album chart. Gli Eagles effettivamente furono in tour con i Jethro Tull,[21] e nel 1972 aprirono un loro concerto, ma Don Felder, autore della musica, non si unì al gruppo fino al 1974 e non ne ebbe nemmeno contatti.[22] Lo stesso Felder ammise di non conoscere quasi nulla dei Jethro Tull, a parte che il loro frontman era un flautista.[23] Comunque, Ian Anderson stesso ha rifiutato di parlare di plagio, affermando:[24]

(EN)

«It's not plagiarism. It's just the same chord sequence. It's in a different time signature, different key, different context. ... Harmonic progression—it's almost a mathematical certainty that you're gonna crop up with the same thing sooner or later if you're strumming a few chords on a guitar.»

(IT)

«Non è plagio. È semplicemente la stessa sequenza di accordi. È in un tempo diverso, la tonalità è diversa, il contesto è diverso. ... Una progressione armonica—c'è quasi una certezza matematica che finirai per scrivere la stessa cosa, prima o poi, se suoni qualche accordo sulla chitarra.»

Il ritornello, anch'esso in otto battute, recupera cinque degli accordi della strofa, modulando però la tonalità da Si minore alla relativa (Re maggiore):[18]

Si noti che il ritornello non inizia sulla tonica, ma sulla sottodominante, e che la seconda metà della progressione è identica a quella della strofa.


Tracce (parziale)


7"
  1. Hotel California – 6:08 (Felder, Henley, Frey)
  2. Pretty Maids All in a Row – 3:51 (Vitale, Walsh)

Durata totale: 9:59

CD
  1. Hotel California (album version) – 6:30
  2. Pretty Maids All in a Row – 4:05
  3. Hotel California (live) – 6:55

Durata totale: 17:30


Formazione



Classifiche


Classifica Posizione in
classifica
Billboard Canadian Singles Chart[25] 1
Official Singles Chart[26] 8
Billboard 100[8] 1
Adult Contemporary[8] 10

Cover (parziale)



Note


  1. (EN) Hotel California, su AllMusic, All Media Network.
  2. Eagles, la storia di Hotel California, su rockol.it, Rockol. URL consultato il 14 marzo 2022.
  3. Hotel California, storia di un viaggio nelle stanze della droga, su Onda musicale. URL consultato il 14 marzo 2022.
  4. (DA) Certificeringer, su ifpi.dk, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  5. (EN) Hotel California, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  6. (EN) Eagles - Hotel California – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  7. Hotel California (certificazione), su FIMI. URL consultato il 13 maggio 2019.
  8. (EN) Hotel California, su billboard.com, Billboard.com.
  9. (EN) The RS 500 Greatest Songs of All Time, Rolling Stone. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2007).
  10. (EN) The Eagles, 'Hotel California', Rolling Stone. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
  11. (EN) The Long Run (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  12. Hit Parade Italia, Rolling Stone.
  13. Zemig Turk, Non abbandonerai mai l'Hotel.
  14. Alessandra Appiano, La ragazza riccia di Hotel California, 07/02/2017.
  15. R. Serge Denisoff, William L. Schurk, Tarnished Gold: The Record Industry Revisited, 1986, ISBN 978-0-88738-618-3. (pagina 407)
  16. (EN) Kenneth Stoffels, Minister links rock, sympathy for the devil, Milwaukee Journal Sentinel, 28 settembre 1982.
  17. Greg Bishop (pagina 228)
  18. Locked into the Hotel California, su icce.rug.nl. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  19. Al Si fa seguito il Fa diesis, che è la sua quinta; al La (terza maggiore dell'accordo di Fa diesis) il Mi, che ne è la quinta; al Sol (terza minore dell'accordo di Mi, creando quindi una sensazione di discesa cromatica) il Re, che ne è la quinta; l'accordo di Mi contiene il Si, la cui quinta è il Fa#, che chiude il cerchio.
  20. (EN) The Harvard Dictionary of Music — Don Michael Randel, su hup.harvard.edu. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  21. (EN) Songfacts, Ian Anderson of Jethro Tull : Songwriter Interviews, su songfacts.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  22. (EN) Andrew Vaughan, The Eagles FAQ: All That's Left to Know About Classic Rock's Superstars, Hal Leonard Corporation, 1º febbraio 2015, ISBN 978-1-61713-623-8. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  23. Get Ready to ROCK! Interview with guitarist and songwriter Don Felder about his career and album Road To Forever, su getreadytorock.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  24. (EN) Guitar Player - Players, su Guitar Player. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  25. Top Singles - Volume 27, No. 5, su collectionscanada.gc.ca, 30 aprile 1977. URL consultato il 29 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  26. (EN) Hotel California su ChartStats.com

Bibliografia



Collegamenti esterni


Portale Reggae
Portale Rock
Portale Rock progressivo

На других языках


[de] Hotel California

Hotel California ist ein Song der kalifornischen Band Eagles. Er erschien zunächst im Dezember 1976 auf ihrem gleichnamigen fünften Album; die Veröffentlichung als Single mit der B-Seite Pretty Maids All in a Row folgte am 22. Februar 1977. Eine akustische Unplugged-Version wurde 1994 auf dem Live-Album Hell Freezes Over Live herausgebracht.

[en] Hotel California

"Hotel California" is the title track from the Eagles' album of the same name and was released as a single in February 1977.[6] Writing credits for the song are shared by Don Felder (music), Don Henley, and Glenn Frey (lyrics). Joe Walsh came up with the dual-guitar descending arpeggio part that ends the song: he did not, however, get writing credits. The Eagles' original recording of the song features Henley singing the lead vocals, and concludes with an electric guitar solo performed by both Walsh and Felder, in which they both take turns of playing lead before harmonising and playing the aforementioned arpeggio towards the fade out at the end.

[es] Hotel California (canción)

«Hotel California» es el título de la canción del álbum homónimo (diciembre de 1976) de la banda estadounidense de rock Eagles. La canción fue lanzada como sencillo el 22 de febrero de 1977. Es una de las canciones más famosas de la banda, y del estilo adult oriented rock. Los créditos de escritura de la canción son compartidos por Don Felder (música), Don Henley y Glenn Frey (letras). La grabación original de la canción se caracteriza por tener a Don Henley cantando como primera voz y concluir con un extenso solo de guitarra eléctrica interpretado por Don Felder y Joe Walsh. La lírica de la canción ha originado diversidad de interpretaciones de fanes y de críticos por igual, pero los Eagles la han descrito como "su descripción de la vida de alta sociedad en Los Ángeles".[1] Henley, por su parte, dijo que la canción es sobre "un viaje de la inocencia a la experiencia. Eso es todo".[2]
- [it] Hotel California

[ru] Hotel California

«Hotel California» (Отель «Калифорния») — песня группы Eagles из одноимённого альбома, выпущенного в 1976 году. Также песня была выпущена синглом в начале 1977 года.



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