Partition è stato scritto dalla stessa cantante, The-Dream, Justin Timberlake, Timbaland, Jerome "J-Roc" Harmon, Dwane Weir, Charisse Hill, Mike Dean e Boots.[7] La produzione è stata affidata a Timberlake, Beyoncé, Dean, Boots, Timbaland, J-Roc e Key Wane.[7] La cantante ha rivelato riguardo alla canzone:[8]
«Mi riporta a quando ero in macchina da adolescente. Mi riporta a quando io e mio marito ci siamo incontrati per la prima volta, e lui ha cercato di prendermi a se e ho pensato che fossi la cosa più sexy del mondo. Ho avuto questa fantasia di essere in macchina, e tutto il film si è svolto nella mia testa. Non avevo carta e penna. Sono arrivata al microfono e mi sono detta: "Oh, premi record" e l'abbiamo registrata»
(Beyoncé)
Partition è stata concepita come una canzone in due parti, la prima parte delle quali ha come titolo Yoncé.[9] Il minuto conclusivo della canzone presenta un'interpolazione di parole parlate in francese, traducibile in: «Ti piace il sesso? Il sesso. Voglio dire, l'attività fisica. Il coito. Ti piace? Non ti interessa il sesso? Gli uomini pensano che le femministe odino il sesso, ma è un'attività molto stimolante e naturale che le donne amano». David Haglund e Forrest Wickman della rivista Slate hanno notato innegabili somiglianze tra questa sezione parlata e una citazione dell'attrice Julianne Moore nel film del 1998 Il grande Lebowski.[10]
Accoglienza
Il brano è stato apprezzato dalla critica per l'esplorazione della sessualità femminile.[11][12][13] Andrew Barker della rivista Variety ha sottolineato che tra le canzoni di Beyoncé che parlano di sessualità, «nessuna regge il confronto con l'assolutamente bruciante Partition».[14] Mikael Wood del Los Angeles Times ha scritto che «l'impressionante, quasi perverso spoglio in Partition riflette la determinazione di Beyoncé, rara tra le superstar, a continuare a spingersi in modo creativo al di fuori dei suoi schemi precedenti».[15]
Eliana Dockterman della rivista Time ha elogiato il testo di Partition osservando che esprime «l'incarnazione del femminismo moderno per una generazione che è stata riluttante a rivendicare questa parola», lodando il modo in cui Beyoncé «esprime il suo desiderio di compiacere il suo partner pur proiettando una persona feroce e indipendente».[16] Matthew Perpetua di BuzzFeed ha elogiato la sezione parlata in francese del brano, paragonandola all'esempio di Chimamanda Ngozi Adichie su Flawless e ha aggiunto: «È un bene che queste idee non siano espresse direttamente da Beyoncé stessa, nel contesto, questi pezzi sono come citazioni ribattezzate che inquadrano le sue intenzioni artistiche».[17]
Molti critici, tra cui Una Mullalay dell'Irish Times e Greg Kot del Chicago Tribune, hanno apprezzato il modo in cui Beyoncé rappa in Partition e lo hanno paragonato al lavoro dell'artista britannica M.I.A..[18][19] Anche Melissa Locker del Time si sofferma sul canto, compiacendosi della produzione della cantante con Timbaland, definendoli «una combinazione accattivante».[20]
Video musicale
I videoclip di Yoncé e Partition sono stati pubblicati in data 13 dicembre 2013 sul sito web di Beyoncé.
Yoncé
Il video di Yoncé è stato diretto da Ricky Saiz e vede la presenza dei modelli Jourdan Dunn, Chanel Iman e Joan Smalls.[7][21] Le riprese si sono svolte per le strade di Brooklyn, New York.[22] Attraverso la clip, Beyoncé introduce agli spettatori il suo nuovo alter ego Yoncé, che ama Brooklyn, avere gioielli nei denti, ed "essere la ragazza più sexy nei club".[21] Per la realizzazione del video, Beyoncé ha tratto ispirazione dal videoclip del 1990, Freedom! '90, diretto da David Fincher.[23][24] Anche in Yoncé sono presenti numerosi modelli come in Freedom! 90 di George Michael (come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christy Turlington, Tatjana Patitz, Cindy Crawford ed i modelli maschili John Pearson, Mario Sorrenti e Peter Formb).[22] Beyoncé e i modelli sono vestiti da Karen Langley in pelle, autoreggenti, cinghie mentre posano contro un muro, con le telecamere che mostrano parti di pelle, primi piani di labbra ed erotici gesti della lingua.[25] In una scena, Beyoncé indossa un abito di Yves Saint Laurent.[25]
(EN) Urban/UAC Future Releases, su allaccess.com, All Access Music Group, 24 febbraio 2014. URL consultato il 7 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2014).
(EN) Beyoncé, album credits, su beyonce.com, 14 dicembre 2013. URL consultato il 7 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2013).
Eliana Dockterman, Beyoncé: Lessons in Modern Feminism, su Time, 20 dicembre 2013. URL consultato il 7 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2014).
ASCAP Rhythm & Soul Music Awards 2015, su ASCAP Rhythm & Soul Music Awards, 28 giugno 2015. URL consultato il 7 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2015).
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