music.wikisort.org - ComposizioneVenus in Furs è un brano musicale del gruppo rock d'avanguardia The Velvet Underground, scritto da Lou Reed e originariamente pubblicato sul loro album di debutto del 1967 The Velvet Underground & Nico. La canzone trae ispirazione dal romanzo Venere in pelliccia scritto da Leopold von Sacher-Masoch. Il testo allude al sadomasochismo, al bondage e alla dominazione sessuale.
Venus in Furs |
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Artista | The Velvet Underground
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Autore/i | Lou Reed
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Genere | Rock psichedelico Rock sperimentale
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Pubblicazione originale |
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Incisione | The Velvet Underground & Nico
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Data | 1967
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Etichetta | Verve Records
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Durata | 5:12 min.
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Il brano
Registrazione
Venus in Furs fu una delle prime tre canzoni registrate ai T.T.G. Studios, Hollywood, per essere incluse nell'album The Velvet Underground & Nico (gli altri due brani furono Heroin e I'm Waiting for the Man). La musica contiene il suono cacofonico e ipnotico della viola elettrica di John Cale e della "Ostrich guitar" di Reed, una chitarra con tutte le corde accordate sulla stessa nota.
La canzone era la preferita di Sterling Morrison, il quale affermava spesso che in questo brano, come in nessun altro, avevano raggiunto il suono che la band aveva in mente.[1]
Contenuti
(EN)
«Kiss the boot of shiny shiny leather
Shiny leather in the dark
Tongue the thongs, the belt that does await you
Strike dear mistress and cure his heart»
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(IT)
«Bacia lo stivale di cuoio lucido
Cuoio lucido nell'oscurità
Lecca le cinghie, il laccio che ti sta aspettando
Diletta signora colpisci e abbi cura del suo cuore»
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(Venus in Furs, Lou Reed) |
La canzone, la cui composizione risale al 1965, è la prima descrizione esplicita di un rapporto sadomasochistico padrone-servo mai apparsa in un brano di musica rock.[2] Lou Reed si ritaglia il ruolo di spettatore che incita l'azione tra i due amanti, identificandosi prima con la dominatrice e poi con il suo fedele "schiavo". L'ossessiva cadenza musicale evoca un clima morboso e perverso che ben si adatta alla scena descritta. Non manca però una nota malinconica nel finale, il gioco d'amore non è erotismo spensierato, ma un disperato tentativo di fuggire dalla monotonia dell'ordinario, da un'angosciata esistenza incanalata nei dettami di una vita borghese: «I am tired, I am weary / I could sleep for a thousand years / A thousand dreams that would awake me / Different colours made of tears» (Sono stanco, sono esausto / Potrei dormire per un migliaio di anni / Un migliaio sono i sogni che potrebbero svegliarmi / Colori differenti, fatti di lacrime). Solo attraverso il sogno è possibile evadere dal quotidiano, provando nuove sensazioni attraverso il dolore.
Il brano era un appuntamento fisso durante gli show dell'Exploding Plastic Inevitable, dove veniva eseguita dal gruppo mentre i ballerini Gerard Malanga e Mary Woronov, entrambi muniti di fruste, interpretavano i personaggi del testo.
Cover
Lou Reed ha registrato parecchie versioni della canzone durante la sua carriera solista e anche John Cale l'ha spesso eseguita con la sua band. Inoltre, i seguenti artisti hanno dato la loro versione del brano.
- Paul Gardiner nel 1981 come singolo
- Niagara sulla compilation Beyond the Pale
- I Melvins nel 1991 come lato B del singolo Here She Comes Now/Venus in Furs (condiviso con i Nirvana)
- Eye & I nel 1991 sul disco Eye & I
- I The Ukrainians nel 1993 sull'album Vorony
- I Christian Death nel 1993 nel disco Path of Sorrows
- Gli Smashing Pumpkins nel 1994 nel bootleg Mashed Potatoes
- I Rosetta Stone nel 1996 sull'EP Hiding in Waiting
- Miłość nel 1997 sull'album Talkin' About Life and Death
- I Bettie Serveert nel 1998 nel disco Plays Venus in Furs and Other Velvet Underground Songs
- I The Creatures nel 1999 nell'album Something Old, Something New, Something Borrowed, Now Buy Zulu
- Dave Navarro nel 2001 sul disco Trust No One
- Hugh Cornwell nel 2002 in Footprints in the Desert
- Berry Sakharof nel 2003 in Berry Sakharof Live (CD 2)
- I Krieg nel 2004 sull'album The Black House
- I Monster Magnet nel 2004 nel disco Monolithic Baby! (bonus track della versione USA)
- I DeVotchKa nel 2006 sull'EP Curse Your Little Heart
- I Chuck Dukowski Sextet nel 2006 nel disco Eat My Life
- Ordo Rosarius Equilibrio nel 2006 nell'album Apocalips
- I Comus nel 2008 sul DVD Live at Melloboat 2008
- Beck nel 2009 sul suo sito web[3]
- Cristiano Godano e Giancarlo Onorato nell'album Ex Live del 2014[4]
- Gli Until The Ribbon Breaks nel 2015 sull'album Los Angeles
- Ängie nel 2018 in Suicidal Since 1995
- Manuel Agnelli nel 2021 a Propaganda Live
- La canzone è stata usata da Oliver Stone nel film The Doors (1991) dove fa da colonna sonora all'entrata di Jim Morrison/Val Kilmer nella Factory di Andy Warhol, e nel film di Gus Van Sant Last Days (2005), ispirato agli ultimi giorni di Kurt Cobain.
- La canzone è presente anche nel film di Fernando León de Aranoa A Perfect Day (2015).
- Nel novembre 1965, Piero Heliczer filmò i Velvet Underground mentre eseguivano Venus in Furs per la colonna sonora del suo film dall'omonimo titolo. Erano presenti anche Barbara Rubin, Maureen Tucker, il giornalista TV Walter Cronkite e una troupe televisiva della CBS interessata a riprendere come si girava un film underground.[5]
Note
- Joe Harvard, The Velvet Underground & Nico, No Reply, Milano, 2008, pag. 105, ISBN 978-88-89155-34-9
- Daniele Federici, Le canzoni di Lou Reed - commento e traduzione dei testi, Editori Riuniti, Roma, 2004, pag. 19, ISBN 88-359-5477-0
- Velvet Underground & Nico “Venus In Furs”, su beck.com. URL consultato il 15 marzo 2014.
- Cristiano Godano / Giancarlo Onorato – Ex Live, su sentireascoltare.com. URL consultato l'8 giugno 2016.
- Johan Kugelberg, The Velvet Underground - arte e musica a New York, Rizzoli, Milano, 2009, pag. 147, ISBN 978-88-17-03543-9
Collegamenti esterni
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На других языках
[de] Venus in Furs (The-Velvet-Underground-Lied)
Venus in Furs ist ein Song der US-Rockband The Velvet Underground, der 1967 auf ihrem Debütalbum The Velvet Underground & Nico erschienen ist. Das in der Erstveröffentlichung 5:12 Minuten lange Stück wurde von Frontman Lou Reed geschrieben und von Andy Warhol produziert.
[en] Venus in Furs (song)
"Venus in Furs" is a song by the Velvet Underground, written by Lou Reed and originally released on the 1967 album The Velvet Underground & Nico. Inspired by the book of the same name by Leopold von Sacher-Masoch, the song includes sexual themes of sadomasochism, bondage and submission.
[es] Venus in Furs
«Venus in Furs» (en español, «La venus de las pieles») es una canción de la banda estadounidense The Velvet Underground, presente en su álbum debut de 1967 junto a Nico, The Velvet Underground & Nico. Escrita por Lou Reed, su temática central es el BDSM, incluyendo el sadomasoquismo, bondage y sumisión. Inspirada en el libro homónimo de 1870 de Leopold von Sacher-Masoch, la canción es considerada transgresora (junto a varias otras del álbum) por su cruda propuesta musical y su tema que forzó los límites de la música popular.[1]
- [it] Venus in Furs (brano musicale)
[ru] Venus in Furs
Venus in Furs — песня The Velvet Underground, вошедшая на их дебютный альбом The Velvet Underground and Nico 1967 года. Песня написана Лу Ридом по мотивам романа Леопольда фон Захер-Мазоха «Венера в мехах» и посвящена теме садомазохизма.
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