Metal Carter cresce ascoltando hardcore, heavy metal (da qui mutuerà il suo nome d'arte) e hip hop. Si affaccia alle scene musicali nei primi anni novanta, in particolare quella del metal estremo, suonando la batteria per le band death metal Enthralment (poi Corpsegod e poi ancora Corpsefucking Art) e Sepolcurm (poi diventati la band thrash metal VII Arcano). La passione per il rap inizia a 16 anni, a un concerto al Brancaleone (un locale di Roma), dove ascoltò un freestyle di Danno di 40 minuti e un live del gruppo Losco Affare (che poi si sciolse) composto da Gufo Supremo (poi Supremo 73) e Benetti DC (all'epoca Guzz One), che presentavano il loro demo B-Boy a tempo pieno.
Nei suoi testi Metal Carter esprime il disagio interiore e la violenza in un continuo alternarsi tra esaltazioni di atteggiamenti borderline. Membro dei Truceboys, con i quali pubblica l'EP eponimo (2000) e l'album Sangue (2003), nel 2005 il rapper si propone per la prima volta in veste solista con l'album La verità su Metal Carter, che lo rende noto a livello nazionale, soprattutto grazie al videoclip del brano Pagliaccio di ghiaccio. L'anno seguente è stata la volta dell'album I più corrotti, inciso in collaborazione con Gel, suo collega nel TruceKlan.
Il 2007 è l'anno di Cosa avete fatto a Metal Carter?, album che l'artista considera più personale e più maturo a livello metrico e tematico[senzafonte]. Nel 2008 Metal Carter pubblica il suo quarto disco da solista, Vendetta privata, che continua a seguire il filone tematico tracciato dai lavori precedenti. Questo disco tocca un lato più oscuro e introspettivo dell'artista, elaborando tematiche crude, già presenti nei dischi precedenti. Lo stesso anno Metal Carter partecipa al mixtape Ministero dell'inferno, realizzato dal TruceKlan, con diverse tracce. A marzo 2011 esce Società segreta in collaborazione con Cole e Giorgio Tricoli, l'album è stato presentato al Brancaleone, a segue nel maggio 2011 il singolo Undead, che doveva far parte dell'album Klan Related (B.B.C.), con video (regia di Matteo Swaitz).
Tra il 2011 e il 2013 Carter pubblica i videoclip dei brani Dimensione violenza, Ways e Magnatesta (quest'ultimo brano realizzato in collaborazione con i Giudafellas); tutti e tre i brani sono estratti dall'album Dimensione violenza, uscito il 3 giugno 2014. Nello stesso periodo, il rapper propone due raccolte contenenti le sue migliori strofe: Master of Pain 2003-2013 e Master of Pain II 2003-2014.
Nel 2016 è stata la volta del quinto album da solista Cult Leader, pubblicato dalla Glory Hole Records.[1] L'album ha visto la partecipazione di numerosi elementi di spicco della scena hip hop italiana: Fabri Fibra, Egreen, Tormento, MadMan oltre ai collaboratori storici Noyz Narcos e Gemello del TruceKlan. Come spiegato dall'artista stesso, il nome dell'album è un tributo a una canzone dei Non Phixion ed è inoltre correlato a una frase che ha sentito pronunciare spesso ai propri fan quando li incontrava per strada: "Carter è culto".[2] Nel 2018 Carter annuncia l'uscita del sesto album da solista Slasher Movie Stile. Dall'album sono stati estratti i singoli Doccia di sangue e Pagliaccio di ghiaccio, pt. 3. Il videoclip di quest'ultimo brano ha suscitato scalpore per la sua crudezza.[3]
Nel 2020 pubblica l'album Fresh Kill e nel 2022 pubblica il suo ottavo album da solista, Musica per vincenti.
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