A Better Place è un singolo promozionale dei Silverstein, pubblicato il 18 ottobre 2013 come terzo estratto dall'album This Is How the Wind Shifts, uscito lo stesso anno nel mese di febbraio.
A Better Place singolo discografico | |
---|---|
Artista | Silverstein |
Pubblicazione | 14 ottobre 2013 |
Durata | 3:09 |
Album di provenienza | This Is How the Wind Shifts |
Genere | Post-hardcore Rock alternativo |
Etichetta | Hopeless Records |
Produttore | Jordan Valeriote |
Registrazione | 2012 presso Sundown Studio (Guelph) |
Formati | Digitale |
Silverstein - cronologia | |
Singolo precedente (2013) Singolo successivo
(2014) |
(EN)
«A thousand flowers, a hundred cards to say... |
(IT)
«Mille fiori e decine di biglietti per dire... |
La canzone, seguendo lo schema dell'album, è in coppia con To Live and to Lose.
Come suggerisce anche il titolo ("un posto migliore", perifrasi per indicare l'aldilà), il tema della canzone è quello della morte dei propri cari, e tocca anche quello di cosa ci sia dopo la vita e il rimorso e le colpe che attanagliano immeritatamente le persone quando viene a mancarne una cui volevano bene.[1] Il protagonista conosce una ragazza che gli fa scoprire un modo completamente nuovo di vivere la vita divertendosi, ma disgraziatamente lei muore e lui è preso dalla disperazione (I can't be spoken for anymore). In To Live and to Lose la protagonista è la ragazza stessa che racconta la storia dal suo punto di vista.
Il video per la canzone è stato diretto dal gruppo Vulture Culture, che aveva già diretto quello per Massachusetts. L'anteprima del video è stata ospitata dal sito Absolutepunk il 18 ottobre 2013.[2] Il video si apre con l'inquadratura dinamica dal basso di un uomo in giacca e cravatta che corre disperatamente. Quando si allarga il campo dell'inquadratura, scopriamo che la scena si sta svolgendo di notte in un parcheggio deserto, e il protagonista corre perché inseguito da un furgone. Nel mentre, immagini proiettate su strade e palazzi mostrano i membri dei Silverstein -anch'essi in giacca e cravatta- che cantano e suonano la canzone. Il protagonista riesce a sfuggire al furgone scavalcando un guard-rail, ma appena si trova sull'altro lato della strada un altro furgone, uguale al primo, accende i propri fari e l'uomo si trova nuovamente a dover scappare. Dopo quest'altra corsa, il protagonista si accascia a terra, sfinito, e pronto ad arrendersi al suo destino di essere investito. Qui però anche il furgone si ferma, ed apre una portiera per invitare l'uomo ad entrare. Il protagonista entra e comincia a guidare il furgone seguendo apparentemente delle strade già predestinate. A un certo punto il protagonista effettua una brusca frenata perché si accorge che c'è un uomo sulla carreggiata. Avvicinandosi, si scopre che l'uomo non è altri che sé stesso, e ricomincia la scena dell'inseguimento nel parcheggio, con il video che si chiude come era iniziato sull'inquadratura dal basso del personaggio.[3]
Il chitarrista Paul Marc Rousseau in un'intervista ha poi cercato di spiegare il significato che lui attribuisce al video, dicendo che la persona "fugge dalle cose che la riguardano e da sé stessa; a volte siamo noi stessi a crearci i problemi".[4]
![]() | ![]() |