È il primo singolo riportato dalla discografia ufficiale.[2]
Al termine della canzone, nella versione inclusa nell'album, è presente un estratto del brano Puttin' on the Ritz interpretato da Fred Astaire.[3] L'estratto in chiusura del brano è stato riproposto durante l'esibizione dal vivo nel concerto Campovolo 2.0, tenuto a Reggio Emilia il 16 luglio 2011.[4] Fred Astaire è anche citato nel testo insieme a Ginger Rogers.
Il testo
Originariamente intitolata Eroi di latta,[5] la canzone aveva un testo diverso, molto più provocatorio:[6]
«Il fatto è che provavo molto rancore nei confronti di chi suonava quel poppaccio elettronico che ha devastato tantissima musica popolare degli anni '80. Gente fintissima, tipo i Duran Duran»
La scelta di cambiare il testo è legata all'intervento del produttore Angelo Carrara,[5] ma anche alla volontà di Ligabue di non avviare la propria carriera con un brano che potesse risultare troppo presuntuoso.[6][8]
Ligabue affronta il tema della "fuga consapevole" da situazioni di vita squallide e nefaste. Due giovani (paragonati a Ginger Rogers e Fred Astaire), cui la vita non offre altro che instabilità e incertezze, decidono di ribellarsi e fuggirle, concentrando nella pratica del fandango tutte le loro speranze e aspettative.[9]
Successo e riconoscimenti
Grazie anche ad un ritornello particolarmente efficace,[10] il brano è stato molto programmato dalle radio private italiane,[11] soprattutto da Rete 105,[9] diventando così il primo successo di Ligabue e trasformandosi in seguito in uno dei brani-simbolo della sua carriera.[12][13][14]
Il disco verde, premio destinato al miglior artista emergente, conseguito al Festivalbar 1990, che lancia definitivamente il cantautore nel panorama della musica italiana,[15][16]
era stato preceduto, già nel 1988, dalla partecipazione e vittoria del brano alla prima edizione del concorso locale Terremoto Rock,[17] quando Ligabue era accompagnato dalla sua prima band, gli Orazero, in giro per i locali emiliani.
Molto apprezzato nelle performance live, è ormai diventato un classico della produzione di Ligabue.[18]
Video musicale
Nel videoclip, diretto da Piero Cecchini, Ligabue canta la canzone su un ipotetico tetto del mondo. Nel 2007, in occasione della pubblicazione del suo primo best of, Primo tempo, il cantautore ha commentato divertito quel vecchio video promozionale, sorprendendosi della sua timidezza.[19]
Mario Luzzatto Fegiz, Ligabue: ho riunito i sosia di Elvis, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 22 settembre 1995. URL consultato il 6 gennaio 2015.
Mario Luzzatto Fegiz, Ligabue: ho riunito i sosia di Elvis, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 22 settembre 1995. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
Elia Perboni, Dal rock ruvido alle dolci melodie, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 15 settembre 1996. URL consultato il 6 gennaio 2015.
Luciano Ligabue: biografia, su rockol.it, (aggiornamento) 16 maggio 2014. URL consultato il 6 gennaio 2015.
Mario Luzzatto Fegiz, Era un bracciante, ora "parla" con Dio, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 28 giugno 1997. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
Riccardo Bertoncelli (a cura di), Una vita da mediano: Ligabue si racconta, Firenze, Giunti, 1999, ISBN88-09-01385-9.
Riccardo Bertoncelli (a cura di), Vivere a orecchio. Ligabue si racconta a Riccardo Bertoncelli, 2ªed., Firenze, Giunti, 2005, ISBN88-09-04437-1.
Massimo Poggini, Liga. La biografia, in Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, RCS Libri, 2009, ISBN978-88-58-60156-3. URL consultato il 22 gennaio 2015.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии