Caronte (1971) è il secondo album del gruppo di rock progressivo italiano The Trip.
Caronte album in studio | |
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Artista | The Trip |
Pubblicazione | 1971 |
Dischi | 1 |
Tracce | 5 |
Genere | Rock progressivo |
Etichetta | RCA |
The Trip - cronologia | |
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Atlantide (1972) |
Caronte, pubblicato nel 1971, fu l'album di maggior successo e più rappresentativo dei Trip[1]. A differenza del disco precedente (The Trip, 1970), ancora molto legato al rock e al blues anni sessanta, Caronte si ispira chiaramente al rock progressivo britannico, e in particolare a gruppi come King Crimson, Emerson, Lake & Palmer e (in misura minore) Pink Floyd. Gli arrangiamenti, ricchi di contaminazioni con la musica classica, cambiamenti di ritmo, effetti musicali psichedelici e armonie complesse, sono dominati dalle tastiere di Joe Vescovi, emulo ligure di Keith Emerson.
Caronte è un concept album; la storia narrata dai testi riprende il tema dantesco del traghettatore Caronte, reinterpretato però come metafora del perbenismo che condanna i suoi "maledetti" a perdersi ("attraversare il fiume").[2] I due grandi maledetti a cui l'album si riferisce sono Janis Joplin e Jimi Hendrix (a cui sono dedicati rispettivamente Little Janie e Ultima ora e ode a Jimi Hendrix). La copertina del disco si serve di alcune illustrazioni di Gustave Doré. Nell'intera discografia dei Trip, è il Long Playing selezionato per la guida "I 100 migliori dischi del Progressive italiano", del critico Mox Cristadoro, pubblicata nel 2014.
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