Clear Air Turbulence è il secondo album in studio del gruppo jazz rock britannico Ian Gillan Band, pubblicato nel 1977 con la copertina realizzata da Chris Foss.[1] Il disco è stato realizzato tra luglio e settembre nel 1976. Fu promosso da un tour nel Regno Unito, anche se tutte le date furono cancellate fino all'aprile 1977 in modo che il nuovo album potesse essere registrato e remixato al Kingsway Recorders di Londra.
Clear Air Turbulence album in studio | |
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Artista | Ian Gillan Band |
Pubblicazione | 14 aprile 1977 |
Durata | 40:34 |
Genere | Rock Rock progressivo Fusion |
Etichetta | Island |
Produttore | Ian Gillan Band |
Registrazione | Kingsway Recorders, London, UK |
Ian Gillan Band - cronologia | |
Album precedente (1976) Album successivo
Scarabus (1977) |
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Prog Archives | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Progsphere | (favorevole) |
L'album è stato ristampato nel 1989 da Virgin Records su CD e nel 2010 da Edsel Records.
Al tempo, Clear Air Turbulence non fu considerato abbastanza rock dai fan dei Deep Purple, più conservatori, e nemmeno dai devoti della fusion, per i quali era probabilmente troppo poco orientato verso il jazz, e fu probabilmente sfavorito dalla nascente scena punk, che vedeva con disinteresse la scena hard rock d'inizio decennio[2][3]. Il complesso vedeva coinvolti musicisti d'esperienza ed affermati, con interessi che andavano ben oltre l'hard rock convenzionale: John Gustafson era stato dentro ai Quartermass e nei Roxy Music, Mark Nauseef negli Elf e nell'ultima incarnazione dei Velvet Underground e Ray Fenwick era un veterano dello Spencer Davis Group. L'unico musicista non affermato era il nuovo ingresso, Colin Towns, che si dimostrò essere uno dei talenti musicali e compositivi di maggiore importanza fino alla fine della seconda incarnazione della band nel 1982. Inoltre, secondo quanto riporta Stephen Thomas Erlewine su AllMusic, "Gillan non si era mai sentito completamente a proprio agio all'interno della prima incarnazione della Ian Gillan Band". Gillan non era del tutto avverso al progressive rock, e poiché questo era pur sempre il progetto di una band e non un progetto solista, il sound era maggiormente definito membri della IGB, orientati verso il progressive, e l'hard rock del cantante sfuma spesso in territori funky e passaggi dal sapore jazz-fusion.[4] Il successivo album, Scarabus, fu maggiormente orientato verso sonorità più asciutte ed hard rock ed il suo insuccesso stabilì la fine della Ian Gillan Band e la futura conversione in progetto solista, Gillan, più schiettamente hard-rock.
Tuttavia, in molte recensioni retrospettive, Clear Air Turbulence è stato recensito ottimamente, in particolare per le capacità tecniche dei musicisti e lo stato di grazia della voce di Gillan.[2][3] Alex Henderson lo ha descritto come "il tentativo più sperimentale della band" e lo definisce "piacevole, sebbene irregolare", e paragona "Over The Hill" ad una sorta di connubio musicale tra Chick Corea ed i Deep Purple.[5]
Su ProgArchives, Raff scrive che "la band è eccitante e mostra un sacco di talento musicale e creatività", mentre" il nuovo ingresso Colin Towns rappresenta il vero asso della manica del disco", mentre Tom Ozric scrive che la performance di Towns è "da urlo". A proposito dell'indifferenza del pubblico, Raff aggiunge: "uno degli aspetti tristi del mondo della musica è che, troppo spesso, i musicisti sono più pronti a sperimentare nuove strade rispetto ai loro fan".[3]
In una recensione del 2012, Raffaella Berry scrive che "Dopo circa trent'anni, comunque, è giunto il momento che sia riconosciuto come tentativo avventuroso, stimolante, alla soglia di un capolavoro inosservato".[2]
Ian Gillan divenne insoddisfatto del mix finale dell'album e questo ne ritardò l'uscita. Quello che alla fine divenne l'album Clear Air Turbulence è stato remixato a Kingsway prima del rilascio, ma il mix originale fu eseguito in Galles, presso i Rockfield Studios in Galles. [6] Nel 1997 il mix originale fu pubblicato dalla Angel Air Records con il titolo The Rockfield Mixes e rappresenta una versione "più pulita" (o perlomeno precedente) dell'album. Contiene anche una traccia extra che non è arrivata alla versione originale. L'elenco dei brani è stato modificato come segue:
Nel 2004 è stata pubblicata un'ulteriore variante dell'album come The Rockfield Mixes Plus contenente quattro brani inediti ed un'intervista con Ray Fenwick. Le tracce extra erano:
Lato 1
Lato 2
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