Come uccidere un usignolo è il primo album in studio del rapper italiano Ernia, pubblicato il 2 giugno 2017 dalla Thaurus Music.
Come uccidere un usignolo album in studio | |
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Artista | Ernia |
Pubblicazione | 2 giugno 2017 |
Durata | 27:07 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Conscious hip hop |
Etichetta | Thaurus, Universal |
Produttore | Lazza, Luke Giordano, Marz, Noise, Parix, Shablo, Tradez, Zef |
Registrazione | 2017, Decibeat Studio, Milano (Italia) |
Formati | CD, 2 CD, download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 50 000+) |
Ernia - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
(2018) | |
Singoli | |
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In un'intervista concessa a TV Sorrisi e Canzoni, Ernia ha descritto l'album come la perfetta rappresentazione degli scorsi anni della sua vita.[2]
Riguardo al titolo, il rapper ha spiegato:[3]
«Il titolo è la traduzione letteraria di To Kill a Mockingbird di Harper Lee, anche se il mockingbird è un uccello tipicamente americano, non traducibile direttamente con l'usignolo. L'idea di base è comunque quella del far del male a qualcosa di indifeso, innocuo. Il libro tratta le vicende di un bracciante di colore che tenta di sfuggire alla sua prigionia e poi viene ingiustamente condannato. La sua uccisione è paragonata a quella degli uccellini a cui i cacciatori sparano per puro divertimento. Un gesto senza senso, di pura crudeltà, ma che in realtà compare frequentemente nella storia della letteratura. Penso ad esempio all'albatro ucciso dai marinai di Coleridge.» |
In occasione della ripubblicazione dell'album, avvenuta il 3 novembre dello stesso anno, Ernia ha chiarito ulteriormente il significato del titolo in un'intervista per il webzine SoundsBlog:[4]
«[...] Riprendo il titolo originale perché viene da un passo importante del libro, durante il quale l'uccisione di un bracciante nero viene paragonata all'uccisione degli uccellini, per pura cattiveria. Io ho utilizzato questa metafora per sottolineare l'odio che abbiamo ricevuto in passato quando collaboravo con i Troupe D'Elite: un odio assolutamente gratuito. Avevamo anche una ragazza nella formazione e si scagliavano spesso contro di lei senza limiti.» |
Tale riedizione contiene un secondo CD, denominato 67, allusione al successivo album dell'artista uscito l'anno seguente, 68.[5]
Testi di Matteo Professione, musiche di Alessandro Pulga, eccetto dove indicato.
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