Dolcenera è un singolo del cantautore italiano Fabrizio De André, pubblicato il 31 dicembre 1995 come unico estratto dal tredicesimo e ultimo album in studio Anime salve.[1]
Dolcenera singolo discografico | |
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Artista | Fabrizio De André |
Pubblicazione | 31 dicembre 1995[1] |
Durata | 4:59 |
Album di provenienza | Anime salve |
Genere | World music Musica d'autore |
Etichetta | BMG Ricordi[2] |
Produttore | Fabrizio De André, Piero Milesi |
Formati | 45 giri, CD |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 25 000+) |
Fabrizio De André - cronologia | |
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(1997) |
Secondo quanto raccontato dallo stesso Fabrizio De André durante un concerto a Treviglio, il 24 marzo 1997, il brano racconta due storie parallele: da una parte la tragedia dell'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970, dall'altra la solitudine di un uomo perdutamente innamorato di una donna e non corrisposto, che, nella sua follia, è talmente perso nel sogno di incontrarla da perdere completamente il contatto con la realtà, senza rendersi conto della sua assenza e immaginando di fare l'amore con lei.[3]
De André affermò:
«Questo del protagonista di "Dolcenera" è un curioso tipo di solitudine. È la solitudine dell'innamorato, soprattutto se non corrisposto. Gli piglia una sorta di sogno paranoico, per cui cancella qualsiasi cosa possa frapporsi fra se stesso e l'oggetto del desiderio. È una storia parallela: da una parte c'è l'alluvione che ha sommerso Genova nel '70, dall'altra c'è questo matto innamorato che aspetta una donna. Ed è talmente avventato in questo suo sogno che ne rimuove addirittura l'assenza, perché lei, in effetti, non arriva. Lui è convinto di farci l'amore, ma lei è con l'acqua alla gola. Questo tipo di sogno, purtroppo, è molto simile a quello del tiranno, che cerca di rimuovere ogni ostacolo che si oppone all'esercizio del proprio potere assoluto.» |
Quarta traccia dell'album Anime salve, la canzone ha una musica profonda, un testo ricco di rime e di assonanze ed un ritmo ondeggiante e sinuoso, e presenta un caratteristico tema portante suonato alla fisarmonica da Gianni Coscia.[4] Tale parte del brano è stata utilizzata dal 2011 al 2013 come sigla del programma di Rai 3 Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio.
Il testo è in italiano con alcuni spezzoni in genovese; questi ultimi sono cantati dalla moglie e dalla figlia di Fabrizio De André, Dori Ghezzi e Luvi De André. Una versione dal vivo è contenuta nell'album video Fabrizio De André in concerto del 1999, registrato al Teatro Brancaccio di Roma nel febbraio del 1998.
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