E tu... è il quinto album di Claudio Baglioni, pubblicato nel 1974. L'album fu arrangiato da Vangelis Papathanassiou, ex tastierista degli Aphrodite's Child, che Baglioni incontrò a Parigi. Questo album non ha un filo conduttore o una storia che unisce i vari brani, come i due precedenti album, ma accomuna le canzoni da un punto di vista personale; infatti tutti i brani rappresentano una parte di vita del cantautore, e da un punto di vista prettamente musicale; infatti tutti i brani sono caratterizzati da uno stile indie-rock, nato in Inghilterra e utilizzato dai gruppi indiependenti che utilizzavano basi musicali elettroniche e rock, non a caso gli arrangiamenti sono di Vangelis, tastierista del gruppo Aphrodite's Child che sperimentava questo stile musicale, portando il cantautore ad approcciare anche il folk rock ed il rock progressivo.
E tu... album in studio | |
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Artista | Claudio Baglioni |
Pubblicazione | 1974 |
Durata | 42:56 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop[1] Pop rock[1] Indie rock Rock progressivo Folk rock |
Etichetta | RCA Italiana TPL 1-1067 |
Produttore | Antonio Coggio |
Arrangiamenti | Vangelis Papathanassiou |
Registrazione | Francia |
Formati | LP Musicassetta Stereo8 |
Altri formati | CD (1985) |
Claudio Baglioni - cronologia | |
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Sabato pomeriggio (1975) |
Nella copertina è raffigurato Claudio che bacia la sua compagna Paola in riva al mare.
Nonostante il disco non si presenti come un concept album, a differenza dei due precedenti, l’intenzione iniziale di Claudio era quella di scrivere dei temi per un musical basato sui poemi di Ulisse. La storia di un personaggio che compie la sua “odissea”, basta andare a vedere i testi dei brani per capire il concetto generale dell’avventura. Ma nel frattempo durante lo sviluppo dell’arduo lavoro, l’arrangiatore Vangelis convince Claudio del potenziale delle basi musicali, e che non far diventare il progetto un disco musicale sarebbe stata una chance sprecata. Soprattutto per la canzone simbolo che dà il titolo al disco (E tu…) che oltre a confermarsi una delle canzoni d’amore più belle di quel decennio, vinse il Festivalbar. L’idea di un disco basato su un poema verrà ripresa l’anno dopo, basando il disco Sabato pomeriggio sui poemi crepuscolari e sul Il Sabato del villaggio di Leopardi, sfruttando questa volta il concetto dell’attesa.[2]
Testi di Claudio Baglioni, tranne Ninna nanna nanna ninna, di Trilussa. Musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio, eccetto Ninna nanna nanna ninna, Canto e Il mattino si è svegliato, di Claudio Baglioni.
Classifica (1974) | Posizione massima |
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Italia[3] | 1 |
Classifica (1974) | Posizione |
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Italia[3] | 6 |
Altri progetti
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