Electro-Shock Blues (1998) è il secondo album della band Eels, uscito nel 1998.
Electro-Shock Blues album in studio | |
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Artista | Eels |
Pubblicazione | 1998 |
Durata | 48:09 |
Dischi | 1 |
Tracce | 16 |
Genere | Rock alternativo |
Etichetta | Dreamworks |
Produttore | Mark Oliver Everett, Mike Simpson, Mikey P, and Jim Jacobson |
Eels - cronologia | |
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Daisies of the Galaxy (2000) |
Electro-Shock Blues è un lavoro principalmente del frontman Mark Oliver Everett, Mr. E, insieme al quale si alternano diversi musicisti. L'opera nasce in seguito alla morte in breve tempo della sorella e della madre del cantante, la prima suicidatasi nel 1996, la seconda per cancro ai polmoni. Mr. E elabora un modo del tutto personale per sconfiggere il dolore, scrive canzoni allegre su temi tristi e canzoni tristi sulla felicità il risultato è raccolto in questo album capolavoro. Nelle canzoni è evidente l'influenza dello stato d'animo dell'artista: il declino, la risposta alla perdita e la realizzazione di essere rimasto l'unico membro della famiglia ancora vivo (suo padre morì a causa di un attacco cardiaco nel 1982; Everett, allora diciannovenne, fu il primo a trovarlo)[1].
Sebbene gran parte dell'album sia tetro[1], c'è un tema ricorrente di affrontare, imparare a trattare con la perdita, e continuare a vivere. La registrazione comincia con Elizabeth on the Bathroom Floor, una canzone piuttosto breve, composta da una trascrizione dal diario della sorella deceduta. Il climax emotivo è esteso con altre due tracce: Climbing Up to the Moon, che parla dell'esperienza di Everett nel visitare sua sorella ad un centro di salute mentale poco prima della sua morte e Dead of Winter, una canzone riguardo al doloroso trattamento di radioterapia di sua madre e la sua lenta morte. La traccia finale P.S. You Rock My World è una canzone dolce e piena di speranza, con un testo simile ad una commedia, che racconta l'esperienza di Everett in una stazione di rifornimento di benzina, quando una donna anziana suonava il clacson a Mr E credendo che fosse l'inserviente. L'ultima traccia prima del post scriptum è The Medication is Wearing Off, una ripresa della canzone del primo album degli Eels, Novocaine for the Soul.
Come riportato nel sito ufficiale degli Eels, Baby Genius è dedicata al padre di E, il Dr. Hugh Everett III, un fisico quantistico sostenitore della "teoria dei molti mondi".
Al momento della registrazione dell'album, gli unici membri ufficiali degli Eels erano lo stesso E ed il batterista Butch Norton, mentre Tommy Walter aveva lasciato la band. Gli ospiti presenti durante la registrazione dell'album furono T-Bone Burnett, Lisa Germano, Grant Lee Phillips, e Jon Brion.
Oltre al formato CD e cassetta, Electro-shock Blues fu pubblicato anche su vinile. Questa versione incluse due dischi RPM da 10" 33 su vinile blu e trasparente, in edizione limitata. "Cancer for the Cure" fu anche la colonna sonora del film American Beauty del 1999.
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