music.wikisort.org - ComposizioneFlowers in the Dirt è il ventunesimo album solista di Paul McCartney.
Recensioni professionali |
Recensione |
Giudizio |
AllMusic |
    [11] |
Encyclopedia of Popular Music |
    [12] |
The Essential Rock Discography |
6/10[13] |
Los Angeles Times |
    [14] |
MusicHound |
    [15] |
The New York Times |
(favorevole)[16] |
Q |
    [17] |
Rolling Stone |
    [18] |
The Rolling Stone Album Guide |
    [19] |
Time |
(favorevole)[20] |
Ondarock |
7/10[21] |
Il disco
Dopo Press to Play del 1986, McCartney si dedicò alla realizzazione del suo album successivo con maggiore impegno, collaborando con tre differenti produttori e soprattutto scrivendo molti brani con Elvis Costello. McCartney apprezzò molto la collaborazione con il cantautore, ravvisando in lui molta affinità con il suo storico partner dei Beatles John Lennon. La collaborazione tra i due diede origine ad una serie di brani, apparsi anche nel successivo album da studio Off the Ground, che coniugavano la capacità poetica di Costello con le atmosfere beatlesiane di McCartney.
Da segnalare inoltre alcune collaborazioni prestigiose, seppur utilizzate in misura minore nell'album, come quella con David Gilmour dei Pink Floyd per il lungo assolo finale di We Got Married (segnalato come "Dave" nei crediti del brano) e con Nicky Hopkins al pianoforte per That Day Is Done. Pregevole inoltre l'arrangiamento di "Distractions" ad opera di Clare Fischer.
Il brano d'apertura My Brave Face, spesso considerato come il brano più simile allo stile Beatles di McCartney[22], raggiunse la posizione numero 25 negli Stati Uniti e la 18 in Inghilterra. Il successivo singolo dell'album, This One, raggiunse anch'esso la posizione 18 in Inghilterra. I singoli successivi estratti dall'album non raggiunsero posizioni degne di nota.
You want her too, cantata in coppia con Costello, venne dotata di una eccentrica coda con una grande orchestra, arrangiata da Richard Niles: un contributo inizialmente della durata di oltre un minuto ma che venne ridotto a qualche secondo per l'inclusione nel disco.
Put it there, che a molti ricordò Blackbird per lo stile di chitarra, venne scritta da McCartney nell'inverno 1987 nel suo chalet a Zermatt[23].
Alla sua uscita, l'album balzò al numero 1 nella classifica inglese, mantenendosi in buone posizioni per oltre un anno e guadagnando diversi dischi d'oro. A tale successo contribuì anche l'inserimento di molte canzoni di Flowers in the Dirt nella scaletta del tour mondiale Tripping the Live Fantastic, iniziato poco dopo l'uscita del disco.
Tracce
Tutte le canzoni composte da Paul McCartney, tranne dove indicato.
- My Brave Face (McCartney/MacManus) – 3:18
- Rough Ride – 4:43
- You Want Her Too (McCartney/MacManus) – 3:11
- Distractions – 4:39
- We Got Married – 4:57
- Put It There – 2:07
- Figure of Eight – 3:25
- This One – 4:10
- Don't Be Careless Love (McCartney/MacManus) – 3:18
- That Day is Done (McCartney/MacManus) – 4:19
- How Many People – 4:14
- Motor of Love – 6:18
- Où Est Le Soleil? (assente nel vinile) – 4:45
Edizione rimasterizzata 1993
- Back on My Feet (lato B del singolo Once Upon a Long Ago del 1987)
- Flying to My Home (lato B del singolo My Brave Face)
- Loveliest Thing (incluso nel CD singolo Figure of Eight)
World Tour Pack
Pubblicato il 23 novembre 1989 in vinile e in CD, il "World Tour Pack" contiene:
- L'album originale
- L'esclusivo singolo Party party
- Un poster gigante
- L'itinerario del tour
- Un poster con l'"albero genealogico" dei membri della band
- Sei cartoline
- Un adesivo "I'd rather be listening to McCartney"
Edizione giapponese 2CD
In Giappone è stata pubblicata un'edizione speciale su doppio cd, contenente b-side e inediti.
- Message - 0:28
- The Long And Winding Road - 3:51
- Loveliest Thing - 3:59
- Rough Ride - 4:53
- Ou Est Le Soleil (7" Mix) - 4:50
- Mama's Little Girl - 3:41
- Same Time Next Year - 3:06
- Party, Party - 5:35
- P.S. Love Me Do - 3:40
- Paul McCartney - voce, cori, basso, battito di mani, chitarra a 12 corde, chitarra acustica, chitarra elettrica, percussioni, sintetizzatore, tamburello basco
- David Foster - tastiera
- Stephen Lipson - basso, tastiera, programmazione, chitarra
- Chris Whitten - batteria, cori, percussioni addizionali
- Trevor Horn - tastiera, cori, battito di mani
- David Gilmour - chitarra
- Greg Hawkes - tastiera
- Robbie McIntosh - chitarra acustica, chitarra elettrica
- David Rhodes - chitarra
- Mitchell Froom - tastiera
- Hamish Stuart - chitarra acustica, chitarra elettrica
- Nicky Hopkins - pianoforte
- Elvis Costello - tastiera, cori
- Dave Mattacks - tastiera
- Guy Barker - tromba
- Dave Bishop - sax
- Chris Davis - sax
- Chris White - sax
- Judd Lander - armonica a bocca
- Ian Harper - corno
Curiosità
- Il brano How Many People è dedicato alla memoria di Chico Mendes, sindacalista brasiliano assassinato nel 1988 che si opponeva alla distruzione della foresta Amazzonica.
- Nell'edizione originale in vinile dell'album, non compariva la traccia 13 Ou Est Le Soleil, un brano dalle atmosfere disco accompagnato da un video bizzarro: McCartney che canta il pezzo sullo sfondo di un videogioco platform intercalato da sequenze di balli africani e dalle apparizioni dei membri della band che gli farà da spalla in Tripping the Live Fantastic.
Note
- hitparadeitalia.it
- (EN) Flowers in the Dirt – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 7 luglio 2016. Selezionare "Paul McCARTNEY" e premere "OK".
- (DE) Paul McCartney - Flowers in the Dirt – Gold-/Platin-Datenbank, su Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (JA) ゴールド等認定作品一覧 1990年3月, su riaj.or.jp, Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (EN) Paul Mc Cartney - Flowers in the Dirt – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (SV) Gold & Platinum 1987–1998 (PDF), su ifpi.se, IFPI Sverige. URL consultato il 7 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
- (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (EN) Italy: Talent Challenges (PDF), in Billboard, vol. 101, n. 49, 9 dicembre 1989, p. I-8. URL consultato il 27 dicembre 2020.
- (EN) Flowers in the Dirt, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2016.
- (EN) Flowers in the Dirt, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 giugno 2011.
- Larkin, Colin, The Encyclopedia of Popular Music (4ª ed.), New York, NY, Oxford University Press, 2006, p. 1257, ISBN 0-19-531373-9.
- Strong, Martin C., The Essential Rock Discography, Edimburgo, GB, Canongate, 2006, p. 696, ISBN 978-1-84195-827-9.
- Hilburn, Robert, McCartney Generation Nears Middle Age: Paul McCartney 'Flowers in the Dirt', in Los Angeles Times, 4 giugno 1989. URL consultato il 18 settembre 2011.
- Graff, Gary; Durchholz, Daniel (eds) (1999). MusicHound Rock: The Essential Album Guide. Farmington Hills, MI: Visible Ink Press. p. 730. ISBN 1-57859-061-2.
- Kozinn, Allan, 'Flowers in the Dirt': Love on the Rocks, in The New York Times, 18 giugno 1989. URL consultato il 31 agosto 2011.
- Paul McCartney – Flowers in the Dirt CD Album, su cduniverse.com, CD Universe/Muze. URL consultato il 22 dicembre 2014.
- DeCurtis, Anthony, Paul McCartney Flowers in the Dirt, in Rolling Stone, 29 giugno 1989. URL consultato il 20 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
- Randall, Mac; Brackett, Nathan; Hoard, Christian (eds) (2004). The New Rolling Stone Album Guide (4ª ed.). New York, NY: Simon & Schuster. p. 526. ISBN 0-7432-0169-8.
- Critics' Choice: Jul. 3, 1989, in Time, 3 luglio 1989. URL consultato il 22 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2012).
- Paul McCartney. Man on the run, in www.ondarock.it. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- Recensione di Flowers in the Dirt su Rolling Stone.com, su rollingstone.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2008).
- Luca Perasi, Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2011), 2012, p.308. ISBN 9788891014399
Collegamenti esterni
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На других языках
[de] Flowers in the Dirt
Flowers in the Dirt (englisch für „Blumen im Schmutz“) ist das neunte Soloalbum von Paul McCartney. Gleichzeitig ist es einschließlich der Wings-Alben und Kompilationsalben das 19. Album von Paul McCartney nach der Trennung der Beatles. Es wurde am 5. Juni 1989 in Großbritannien und am 6. Juni 1989 in den USA veröffentlicht.
[en] Flowers in the Dirt
Flowers in the Dirt is the eighth studio solo album by Paul McCartney. The album was released on 5 June 1989 on Parlophone, as he was embarking on his first world tour since the Wings Over the World tour in 1975–76. It earned McCartney some of his best reviews for an album of original songs since Tug of War (1982). The album made number one in the United Kingdom and Norway and produced several hit singles (the first being "My Brave Face"). The album artwork was a collaboration between artist Brian Clarke who painted the canvas and arranged the flowers and Linda McCartney, who produced the cover photography.
[es] Flowers in the Dirt
Flowers in the Dirt es el octavo álbum de estudio del músico británico Paul McCartney, publicado por la compañía discográfica Parlophone en junio de 1989.[1] Tras su lanzamiento, fue considerado por gran parte de la prensa musical como un retorno a la formalidad musical, debido en parte a que fue acompañado de sus primeros conciertos desde la gira Wings Over the World Tour en 1975. El álbum fue también destacado por la prensa por su calidad musical, que reportó a McCartney sus mejores reseñas en años.
- [it] Flowers in the Dirt
[ru] Flowers in the Dirt
Flowers in the Dirt (с англ. — «Цветы в грязи») — восьмой сольный студийный альбом Пола Маккартни, выпущенный в 1989 году. Диск ознаменовал собой возвращение Маккартни к широкой гастрольной деятельности, так как после выпуска альбома Маккартни отправился в свой первый всемирный концертный тур после 1975—1976 годов, когда он вместе с Wings выступал во всемирном туре Wings Over the World. Flowers in the Dirt также выделяется отличным качеством музыки, что принесло Маккартни одни из самых лучших отзывов за многие годы.
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