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Hang On to Yourself è un brano musicale scritto dall'artista inglese David Bowie e pubblicato come 45 giri l'11 agosto 1972 sotto lo pseudonimo The Arnold Corns.

Hang On to Yourself
ArtistaDavid Bowie, (Arnold Corns)
Tipo albumSingolo
Pubblicazione11 agosto 1972
Durata2:55
GenereGlam rock
Proto-punk
EtichettaB&C Records
ProduttoreDavid Bowie
RegistrazioneRadio Luxembourg Studios, Londra, aprile 1971
Formati7"
NoteLato B: Man in the Middle
David Bowie - cronologia
Singolo precedente
(1972)
Singolo successivo
(1972)
Hang On to Yourself
ArtistaDavid Bowie
GenereGlam rock
Proto-punk
Edito daKen Scott, David Bowie
Pubblicazione originale
IncisioneThe Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars
Data6 giugno 1972[1]
EtichettaRCA Records
Durata2:40
(EN)

«So come on, come on
We've really got a good thing going
Well come on, well come on
If you think we're gonna make it
You better hang on to yourself»

(IT)

«Allora dai, forza
Abbiamo davvero qualcosa che funziona
Beh forza, avanti
Se pensi che stiamo per farcela
è meglio che tu mantenga il controllo»

Pur essendo inevitabilmente legato a The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, il brano venne inciso in una versione differente circa un anno prima dell'uscita dell'album ed era già stato pubblicato nel maggio 1971 come lato B di Moonage Daydream.


Tracce


  1. Hang Onto Yourself (David Bowie) - 2:55
  2. Man in the Middle (David Bowie) - 4:20

Formazione


Versione di Ziggy Stardust


Il brano


«In pratica non ho fatto altro che mettermi la chitarra a tracolla e percuoterla all'impazzata...»

(Mick Ronson, 1991[2])

A distanza di vent'anni, il chitarrista degli Spiders from Mars ricordava così la genesi dello sfrenato riff di Hang On to Yourself, che pur rivelando un debito nei confronti di Summertime Blues di Eddie Cochran avrebbe a sua volta ispirato un altro momento fondamentale nella storia del rock degli anni settanta, come spiegò successivamente Glen Matlock dei Sex Pistols: «Abbiamo preso un sacco di roba dagli Spiders from Mars, quel riff in God Save the Queen non proviene da Eddie Cochran, l'abbiamo preso da Ronno».[2]

Lo stile vocale ansimante e sospiroso è ispirato a Marc Bolan, pioniere del glam rock e leader dei T. Rex che avevano appena pubblicato The Slider,[3] mentre il "duello" tra la chitarra acustica di Bowie e gli assolo elettrici di Ronson appartiene esclusivamente al "fenomeno Ziggy Stardust". Pur essendo costituito da pochi versi, il testo della versione presente nell'album dà vita ad una metafora nella quale la musica rock assume la forma di sesso, ambizione ed appagamento, fino al raggiungimento dello status di rockstar che prefigura la caduta dello stesso Ziggy.

In realtà il brano era stato concepito all'inizio del 1971, più di un anno prima dell'uscita di The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars quando David Bowie, rientrato dal viaggio negli Stati Uniti per promuovere The Man Who Sold the World, decise di registrare alcune canzoni che aveva appena scritto.[4]

Una prima registrazione di Hang On to Yourself era stata effettuata a Los Angeles, al Rodney's English Disco del disc jockey Rodney Bingenheimer,[5] e anche se alcuni bootleg riportano la nota "David Bowie & Gene Vincent" non sembra essere presente nessun contributo vocale del cantante statunitense.[6] Lo stesso Bowie ha dichiarato nel 2000: «Non ho fatto mai registrazioni con Gene Vincent, anche se mi sarebbe piaciuto molto».[2]

Tornato nel Regno Unito, dato che The Hype che lo accompagnavano si erano appena sciolti, per i nuovi brani David decise di coinvolgere una band studentesca di Dulwich chiamata Runk, formata dal chitarrista Mark Carr Pritchard, il bassista Polak de Somogyl e il batterista James Ralph St. Laurent Broadbent.[4][7] Il general manager della Chrysalis Records, Bob Grace, propose di farli uscire su 45 giri per recuperare le spese di registrazione e per aggirare il contratto che legava David alla Mercury Records venne deciso di farlo sotto falso nome.[7] Nacque così la band fittizia The Arnold Corns.

In questa prima versione, la canzone aveva un ritmo piuttosto enfatico e un arrangiamento per chitarra e tamburello un po' arrancante, mentre il testo non conteneva ancora nessuno degli accenni alle performance sul palco, alle groupies o agli Spiders presenti in quella dell'album.


Il lato B


Man in the Middle fu la terza ed ultima incisione degli Arnold Corns e l'unica con il contributo vocale di Freddie Burretti, il diciannovenne disegnatore di moda che Bowie aveva conosciuto al Sombrero, il locale gay più alla moda di Londra, e che era stato presentato come voce solista del gruppo.[8] Con un energico assolo di Mick Ronson e Burretti che si cimentava in un'imitazione di Lou Reed, il brano rappresentò una sorta di collaudo per il personaggio dell'androgina superstar aliena verso la quale Bowie procedeva sempre più velocemente:

(EN)

«His gowns come from Paris, occasionally from Rome
He can go anywhere, except back to his home
He's the man in the middle, you can't tell which way he lays»

(IT)

«I suoi abiti vengono da Parigi, a volte da Roma
Può andare dove vuole, tranne che tornare a casa
È l'uomo nel mezzo, non puoi sapere che direzione prenderà»

Dopo Moonage Daydream e Hang On to Yourself, Man in the Middle avrebbe dovuto rappresentare il terzo 45 giri degli Arnold Corns, con Looking For a Friend come lato B, ma l'insuccesso dei primi due fece terminare il progetto in tempi molto rapidi.[9]


Registrazione


Hang On to Yourself e Man in the Middle vennero registrate nel 1971, rispettivamente ad aprile agli studi di Radio Luxembourg e a giugno ai Trident Studios, mentre la versione di Hang On to Yourself presente in Ziggy Stardust fu una delle prime tracce dell'album ad essere incisa sempre ai Trident, agli inizi di novembre dello stesso anno.


Uscita e accoglienza


Il singolo venne pubblicato nel Regno Unito l'11 agosto 1972 dalla B&C Records, senza alcun impatto commerciale.[10]


Hang On to Yourself dal vivo


Hang On to Yourself venne eseguita dal vivo la prima volta nella sessione BBC registrata l'11 gennaio 1972 per il programma Sounds of the 70s con John Peel, alla quale seguirono quelle del 18 gennaio e del 16 maggio dello stesso anno.

Presente stabilmente nei concerti dello Ziggy Stardust Tour 1972 e dell'Aladdin Sane Tour 1973, nei quali veniva di solito usata come brano d'apertura, ricomparve durante lo Stage Tour 1978 e in alcune date del Serious Moonlight Tour 1983 e del Reality Tour 2003-04.[2]


Pubblicazioni successive


La versione Arnold Corns di Hang On to Yourself è presente come traccia bonus nella riedizione di The Man Who Sold the World del 1990, nel bonus disc di quella di Ziggy Stardust del 2002 e nel CD Re:Call 1, uscito con il box set Five Years (1969-1973) nel 2015.

La versione più conosciuta venne pubblicata due volte su 45 giri tra il 1972 e il 1973, come lato B di John, I'm Only Dancing e dell'edizione di The Jean Genie uscita negli Stati Uniti, in Italia, Francia e Spagna.[11]

Le raccolte e gli album live che includono Hang On to Yourself sono:


Cover


Diversi artisti hanno eseguito cover di Hang On to Yourself, molte delle quali presenti in album tributo:


Note


  1. 8ª traccia dell'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars
  2. Hang On to Yourself - Background, su 5years.com, www.5years.com. URL consultato il 10 agosto 2016.
  3. Pegg (2002), p. 84.
  4. Life Begins for The Arnold Corns... Forty Years Old Today, su davidbowie.com, www.davidbowie.com. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2016).
  5. Hang On to Yourself - Background, su 5years.com, www.5years.com. URL consultato il 10 agosto 2016.
  6. David Bowie - Freddi & The Dreamer (The Arnold Corns Sessions), su discogs.com, www.discogs.com. URL consultato il 10 agosto 2016.
  7. Pegg (2002), pp. 253-254.
  8. Pegg (2002), p. 131.
  9. Pegg (2002), p. 125.
  10. Hang On to Yourself, su bowie-singles.com, www.bowie-singles.com. URL consultato il 10 agosto 2016.
  11. Hang On to Yourself - Singles Gallery Index, su 5years.com, www.5years.com. URL consultato il 10 agosto 2016.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Hang On to Yourself

"Hang On to Yourself" is a song written by English singer-songwriter David Bowie in 1971 and released as a single with his band Arnold Corns. A re-recorded version, recorded in November 1971 at Trident Studios in London, was released on the album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. The main riff is representative of glam rock's influence as a bridge between 1950s rock and roll, specifically rockabilly, and the punk to come; it draws on rockabilly influences such as Eddie Cochran, in a way that would influence punk records such as "Teenage Lobotomy" by Ramones.

[es] Hang On to Yourself

"Hang On to Yourself" es una canción escrita por el músico británico David Bowie en 1971 y publicada como sencillo junto con su banda Arnold Corns. Una versión re-grabada en noviembre de 1971 en los Trident Studios en Londres, fue publicada en el álbum The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. La melodía principal es representativo de la influencia del glam rock.[1]
- [it] Hang On to Yourself

[ru] Hang On to Yourself

«Hang On to Yourself» — песня британского рок-музыканта Дэвида Боуи, первоначально выпущенная в качестве сингла его группой Arnold Corns в 1971 году. В ноябре того же года она была перезаписана в лондонской студии Trident для альбома The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Основной рифф отражает влияние глэм-рока как связующего звена между рок-н-роллом 1950-х годов (особенно рокабилли) и грядущим панком. Рифф, вдохновлённый творчеством таких звёзд жанра, как Эдди Кокран, отчасти повлиял на такие вещи, как композиция «Teenage Lobotomy» группы Ramones.



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