«I hurt myself today, to see if i still feel, I focus on the pain, the only thing that's real, the needle tears a hole, the old familiar sting, try to kill it all away, but i remember everything»
(IT)
«Oggi mi sono ferito, per vedere se provo ancora qualcosa, mi concentro sul dolore, l'unica cosa reale, l'ago scava un buco, la solita vecchia puntura, cerco di eliminare tutto, ma ricordo ogni cosa»
Sono state realizzate diverse cover della canzone. Alcune delle più famose sono quella di Johnny Cash (2002), di Eddie Vedder (2008) e di Leona Lewis (2011).
Il brano
Hurt è l'ultima traccia di The Downward Spiral, e di fatto costituisce la parte finale della storia del concept album. Dopo il suicidio, descritto nella precedente title-track, il protagonista si ferisce da solo per vedere se prova ancora dolore («I hurt myself today, to see if i still feel»), ma si accorge che è tutto inutile.
Johnny Cash nel 2002 ha realizzato una celebre reinterpretazione della canzone, includendola nell'album American IV: The Man Comes Around. In questa cover, il verso «I wear this crown of shit» ("indosso questa corona di merda") era stato cambiato in «I wear this crown of thorns» ("indosso questa corona di spine"), non solo per eliminare dal testo termini scurrili, ma soprattutto come diretto riferimento a Cristo e alla profonda devozione religiosa di Cash. Per il brano venne realizzato un videoclip diretto da Mark Romanek con immagini della vita di Cash. Il video vinse il premio Grammy Award come Miglior video dell'anno, e nel luglio 2011 fu giudicato "miglior video musicale di sempre" da New Musical Express.[2] La versione di Cash venne pubblicata su singolo nel marzo 2003 con una cover di Personal Jesus dei Depeche Mode sul lato B.
A gennaio 2017 la reinterpretazione di Hurt da parte di Cash era stata scaricata 2,094,000 volte nei soli Stati Uniti.[3]
Quando, in un primo momento, venne chiesto all'autore del pezzo (e componente dei Nine Inch Nails) Trent Reznor cosa pensasse di una possibile incisione della sua canzone da parte di Johnny Cash, Reznor espresse lì per lì qualche perplessità, dicendosi preoccupato che la cosa potesse sembrare "caricaturale", ma una volta ascoltata la versione di Cash si disse entusiasta del risultato, tanto da dichiarare: «Questa canzone non è più mia».[4][5]
La versione di Johnny Cash appare in svariati film, documentari e programmi televisivi, inclusi Colombiana, Criminal Minds, Smallville, Inside I'm Dancing,[6]Person of Interest e Why We Fight,[7] inoltre è stata inclusa nel trailer del film Logan - The Wolverine (2017).[8] James Mangold, regista di Logan, nel 2005 aveva diretto il biopic su Johnny Cash Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line.
Durante la puntata del 14 novembre 2005 di WWE Raw, la World Wrestling Entertainment utilizzò la canzone per lo show tributo al wrestler Eddie Guerrero a seguito del suo improvviso decesso per attacco cardiaco.[9]
Premi e riconoscimenti
La cover di Johnny Cash ricevette dalla Country Music Association il premio come "Singolo dell'anno" nel 2003. Lo stesso anno, Country Music Television nominò il video della canzone il migliore dell'anno, e lo posizionò in vetta alla classifica "100 Greatest Country Music Videos" nel 2004, inoltre nell'ottobre 2007 il videoclip si classificò 1º nella "Top 40 Most Memorable Music Videos" di ListedMuchMoreMusic. A marzo 2016, il singolo occupa la posizione numero 9 nella classifica "Top Singles of the 2000s" di Rate Your Music.[10]Hurt fu anche l'unico posizionamento di Cash nella classifica Billboard Modern Rock Tracks, dove raggiunse la 33ª posizione nel 2003.[11] Nel giugno 2009, la canzone fu votata al primo posto nella classifica "Top 10 Best Music Covers" di UpVenue.[12]
Il video di Hurt ricevette 6 nomination agli MTV Video Music Awards del 2003, ma vinse solo quello per la miglior fotografia. Grazie al video, Johnny Cash divenne l'artista più vecchio ad aver ricevuto una nomination agli MTV Video Music Award.[13]Justin Timberlake, che quell'anno si aggiudicò il premio "Best Male Video" per Cry Me a River, nel suo discorso di ringraziamento disse che il premio avrebbe dovuto essere assegnato a Cash.[14]
Nel 2004 il video musicale vinse il premio Grammy Award for Best Short Form Music Video.
Nel luglio 2009 in Australia, la cover di Cash di Hurt è stata votata al 60º posto nella classifica "Triple J's Hottest 100".
La rivista Rolling Stone posizionò la canzone al quindicesimo posto nella classifica delle 50 migliori canzoni del decennio (RS 1094/1095).
Nel maggio 2010, il video di Hurt è stato dichiarato il quinto più influente di sempre da MySpace.[15]
CMT ha posizionato la canzone al secondo posto nella classifica "Songs of the Decade".
Nel luglio 2011 NME lo proclamò "miglior video musicale di sempre", e nell'ottobre 2011, sempre NME, classificò Hurt alla posizione numero 35 nella sua lista "150 Best Tracks of the Past 15 Years".[16]
Altre cover
Durante il "Dissonance Tour" del 1995, David Bowie cantò Hurt in duetto con Trent Reznor.
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