ID è il quarto album del gruppo musicale italiano Equipe 84.
ID album in studio | |
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Artista | Equipe 84 |
Pubblicazione | 1970 |
Durata | 41:01 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop Rock progressivo Beat |
Etichetta | Dischi Ricordi |
Produttore | non indicato |
Equipe 84 - cronologia | |
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Il 1970 fu un anno funesto per l'Equipe 84. Il batterista del gruppo Alfio Cantarella era stato trovato in possesso di qualche grammo di hashish, ed era stato arrestato: la RAI decise quindi di escludere il gruppo dalle sue trasmissioni.
C'era però in ballo la sigla televisiva del programma Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie (la canzone omonima, scritta da Vito Pallavicini e Paolo Conte), e la Ricordi riuscì ad ottenere un accordo, per cui Cantarella non apparve più in televisione, e il gruppo cambiò il nome: così il relativo 45 giri venne inciso con Mike Shepstone dei Rokes alla batteria, e mentre nell'estate 1970 Franco Ceccarelli abbandonò il gruppo (e tentò con Ricky Gianco di formare una nuova versione dell'Equipe 84 che durò pochissimo e non incise dischi), Vandelli e Sogliani decisero di farsi aiutare in sala d'incisione, per realizzare un nuovo LP, dal tastierista dei Dik Dik Mario Totaro, dal cantante Donatello alla chitarra e dal batterista dei Quelli (diventati in quel periodo "Krel" e non ancora Premiata Forneria Marconi) Franz Di Cioccio.
Il disco era fortemente influenzato dal genere progressive. Le prime tre canzoni erano legate l'una all'altra, c'era un brano che superava i sette minuti (fatto insolito per un gruppo come l'Equipe 84), e venivano impiegati molti strumenti etnici. Ma, un po' per il boicottaggio operato dalla RAI, un po' per il mutamento di genere, passò inosservato, diventando nel tempo una vera e propria rarità discografica.
Oggi, nonostante la ristampa in CD del 1995, il vinile continua ad essere molto ricercato dai collezionisti.
Il brano iniziale, ID, è basato sulle percussioni di tabla e sul flauto, e sfuma sul secondo brano, Buongiorno amico mio, che più di altri si ricollega alla produzione precedente ed è cantato da Vandelli e Sogliani insieme.
Jo è invece una delle prime canzoni in Italia dove si affronta il tema della droga, con la batteria di Di Cioccio in evidenza.
Padre e figlio, che, come si capisce dal titolo, è un dialogo tra un uomo e suo figlio (anticipando di un anno, nella struttura, la celebre Father & son di Cat Stevens, è cantata da Sogliani nella parte del papà e da Vandelli in quella del giovane.
La notte di san Luigi è un brano strumentale retto dalla chitarra elettrica distorta e dal Flanger.
Il brano conclusivo Fine non è altro che la versione strumentale di Buongiorno amico mio su cui, verso il finale, Sogliani e Vandelli recitano i ringraziamenti per le persone che hanno collaborato alla realizzazione del 33 giri.
Tutte le canzoni sono scritte per il testo e la musica da Maurizio Vandelli.
Tecnici del suono: Walter Patergnani e Carlo Martenet
Grafica: Clara Duranti e Cesarina Mastretta.
Testi e musiche di Maurizio Vandelli.
Testi e musiche di Maurizio Vandelli.
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