In the End è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato l'11 settembre 2001 come quarto estratto dal primo album in studio Hybrid Theory.[9]
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi In the End (disambigua).
Il 20 novembre 2001 il singolo è stato pubblicato per il mercato internazionale,[10][11] mentre il 27 marzo 2002 è stato commercializzato in quello giapponese sotto forma di EP ed intitolato In the End: Live & Rare.[12]
Descrizione
In the End è uno dei brani più famosi dei Linkin Park, ed è stato il primo singolo del gruppo ad aver raggiunto la Top 3 nella classifica statunitense.[13] Una prima versione del brano è stata inserita nell'EP Underground Eleven (e successivamente ripubblicata il 1º ottobre 2020 per anticipare il ventennale del disco);[14] questa versione in realtà era già presente in precedenza nei primi demo del gruppo (al tempo conosciuti come Hybrid Theory) con il titolo di Untitled o The Untitled.
A proposito del testo, intervistato da Rock Sound nel 2020, Mike Shinoda ha spiegato:[15]
«C'è una strana battaglia con la disperazione e la natura effimera del tempo e delle nostre vite di cui parla davvero la canzone. La cosa così strana della canzone è che parla di queste cose dicendo "Non ho risposte". Perché di solito una canzone non parla di non avere risposte, giusto? Semplicemente gira da sola in un cerchio liricamente [parlando]. E specialmente da giovane è così che mi sono sentito, è così che ci siamo sentiti tutti, semplicemente non sapevamo cosa fare delle cose. In un certo senso è ciò che accade ancora oggi, è una cosa senza tempo e universale»
Nell'album di remix Reanimation il brano è stato reinterpretato in chiave hip hop dal produttore KutMasta Kurt e reintitolato Enth E Nd. Inoltre è presente anche nell'EP Collision Course (realizzato con il rapper Jay-Z) con il titolo di Izzo/In the End, un mash-up del brano con Izzo (H.O.V.A.) di Jay-Z.
Video musicale
Il video musicale, diretto dal DJ del gruppo Joe Hahn e da Nathan "Karma" Cox,[16] è stato realizzato in buona parte in CGI e mostra il gruppo esibirsi su una statua raffigurante una donna, ad esclusione di Mike Shinoda, che non vi si trova al di sopra se non durante i ritornelli; infatti, nel primo verso lo si può vedere rappare in un vasto terreno desolato, dal quale spuntano dei rametti d'erba, mentre durante il secondo verso, si trova circondato da rami che si estendono ed articolano in maniera disordinata e casuale. Mentre Shinoda rappa, Chester Bennington si trova su una piattaforma recante dei gargoyles ai bordi ed una porta posta frontalmente ad essa. Durante l'interludio il cielo inizia ad oscurarsi e nell'ultimo ritornello il gruppo si esibisce sotto un'insistente pioggia. Una volta conclusasi la canzone, il cielo gradualmente inizia a schiarirsi e la vasta zona di terra dove Shinoda rappava si trasforma in un rigoglioso prato verde.
Il video venne premiato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards 2002.[17]
Tracce
Testi e musiche dei Linkin Park, eccetto dove indicato.
CD promozionale (Europa, Stati Uniti)
In the End – 3:36
CD singolo (Australia, Europa)
In the End – 3:37
A Place for My Head (Live at Docklands Arena, London) – 3:11 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
(EN) Linkin Park – Chart history, su Billboard. URL consultato il 29 novembre 2021.
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