Io confesso è un brano musicale scritto da Mauro Ermanno Giovanardi e Matteo Curallo e presentato al Festival di Sanremo 2011 dal gruppo musicale La Crus. Il brano è cantato da Mauro Ermanno Giovanardi accompagnato dalla voce del soprano Susanna Rigacci. In occasione della quarta serata della manifestazione dedicata ai duetti, i La Crus si sono esibiti sul palco con Nina Zilli[1] e l'accompagnamento musicale dei Gnu Quartet. Il brano nella seconda settimana dall'uscita raggiunge la posizione numero 9 nella classifica ufficiale FIMI dei singoli più venduti in Italia Archiviato il 9 marzo 2013 in Archive.is..
Io confesso singolo discografico | |
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Artista | La Crus |
Pubblicazione | 16 febbraio 2011 |
Durata | 4:30 |
Album di provenienza | Ho sognato troppo l'altra notte? |
Genere | Pop |
Etichetta | Sony Music Entertainment |
Registrazione | 2011 |
Formati | Download digitale |
Il gruppo in realtà aveva annunciato il proprio scioglimento nel 2008, e Giovanardi, frontman del gruppo ha precisato in merito:
«Saremo ancora insieme solo per questa occasione speciale, proprio sullo stesso palco da dove è iniziata la sua avventura artistica» |
(Mauro Ermanno Giovanardi[2]) |
Prima dell'inizio del Festival di Sanremo, sono sorte alcune polemiche relative al testo del brano in cui si accenna all'ateismo nei versi "Non credo nel peccato, amore mio/perché non credo in Dio".[3]. In una puntata di Porta a porta andata in onda il 14 febbraio, il giorno prima dell'inizio del Festival, Gianni Morandi, presentatore della manifestazione e Gianmarco Mazzi, direttore artistico di Sanremo, hanno difeso il brano Io confesso e la libertà di espressione artistica del gruppo.[4]
Il brano era già stato presentato per concorrere al Festival di Sanremo 2010, in cui Giovanardi avrebbe dovuto interpretare la canzone in coppia con Giusy Ferreri. Ma a causa di alcuni problemi di tonalità troppo alta e di fusioni tra le due voci, la Ferreri decise di non partecipare alla manifestazione.[5]
Per Mauro Ermanno Giovanardi «Io confesso è l'ammissione di un tradimento, ma anche la ricerca di una nuova possibilità, perché l'amore e la passione sono più forti degli sbagli e dell'adulterio. Contiene la citazione di Oscar Wilde "Posso resistere a tutto ma alle tentazioni no": un riferimento colto e veritiero, che giustifica con ironia e disincanto la debolezza della nostra carne»[6].
Una differente versione del brano compare nell'album del 2013 Maledetto colui che è solo.
Durante il Festival il brano è stato diretto da Fabio Gurian.
Il titolo non è inserito nel testo della canzone.
Paese | Posizione raggiunta |
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Italia[7] | 9 |
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