La canzone del sole/Anche per te è il 13º singolo del cantante italiano Lucio Battisti, pubblicato nel novembre 1971 dalla Numero Uno.
La canzone del sole/Anche per te singolo discografico | |
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Artista | Lucio Battisti |
Pubblicazione | novembre 1971 |
Durata | 9:53 |
Dischi | 1 |
Tracce | 2 |
Genere | Pop |
Etichetta | Numero Uno |
Produttore | Lucio Battisti e Mogol |
Registrazione | Studi RCA, Roma / Fonoroma, Milano[senza fonte] |
Velocità di rotazione | 45 giri |
Formati | 17,5 cm (7") |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 35 000+) |
Lucio Battisti - cronologia | |
Singolo precedente Le tre verità / Supermarket (1971)Singolo successivo
Elena no / Una (1972) |
Il disco, che ha la particolarità di non essere stato estratto da nessun album, è il primo inciso con la Numero Uno e resta uno dei singoli di maggior successo dell'artista reatino.[senza fonte]
Le immagini di copertina e retrocopertina ritraggono Battisti mentre cammina in un prato, con una valigetta in mano ed una margherita in bocca (dettaglio che rimanda ad un verso del testo de "La canzone del sole").
Le fotografie sono opera di Cesare Montalbetti (accreditato con il nome d'arte Caesar Monti) e furono realizzate nel parco di una villa di amici di Mogol, vicino a Como. A quelle sessioni fotografiche parteciparono anche Grazia Letizia Veronese, fidanzata di Battisti (che diventerà sua moglie cinque anni dopo) e Franco Daldello.[2] Montalbetti ricorda:
«Radunammo un po' di gente e andammo nel parco di proprietà di una conoscente di Giulio, vicino a Como. Fu più che altro una scampagnata tra amici. Lucio, finite le foto, prese la chitarra e nel verde del parco, tra una tazza di tè e una fetta di torta, si mise a cantare, con tutti quanti noi che gli facevamo da coro. La valigia che Lucio teneva tra le mani era la mia borsa delle macchine fotografiche.» |
(Cesare Montalbetti, 2007[2]) |
Le copertine delle prime copie del singolo sono realizzate in carta lucida, mentre quelle successive sono tutte opache.[senza fonte]
Il singolo giunse al primo posto della classifica italiana e fu il 93º più venduto del 1971[3] e il 7º del 1972[4] in Italia.
Settimana | Posizione | |
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1 | 11 dicembre 1971 | 7 |
2 | 18 dicembre 1971 | 2 |
3 | 25 dicembre 1971 | 2 |
4 | 1º gennaio 1972 | 2 |
5 | 8 gennaio 1972 | 2 |
6 | 15 gennaio 1972 | 2 |
7 | 22 gennaio 1972 | 1 |
8 | 29 gennaio 1972 | 2 |
9 | 5 febbraio 1972 | 3 |
10 | 12 febbraio 1972 | 2 |
11 | 19 febbraio 1972 | 2 |
12 | 26 febbraio 1972 | 2 |
13 | 4 marzo 1972 | 3 |
14 | 11 marzo 1972 | 4 |
Entrambi i brani sono di Battisti-Mogol.
È un brano che, essendo molto semplice da eseguire alla chitarra (3 accordi ripetuti a rotazione), viene spesso fatto apprendere ai neofiti nello studio di tale strumento. Fu registrato a Roma, negli studi della RCA Italiana di via Tiburtina, a metà ottobre. Ne esistono versioni registrate sempre da Battisti: in inglese, The Sun Song (con testo di Peter Powell, inclusa nell'album dest Images, destinato al mercato anglosassone),e in spagnolo: La canción del sol (con il testo di Carlos Ramón-Amart, inclusa nell'album Emociones).[6]
Come ricordato da Mogol in occasione del tributo ad Ivan Graziani tenutosi a Teramo nel giugno 2008[7], il paroliere scrisse il testo del brano ricordando una vacanza estiva trascorsa da bambino a Silvi Marina (TE), dove conobbe un'amica chiamata "Titty".
Nel testo della canzone si immagina un incontro tra i due a distanza di anni: si mette in evidenza il cambiamento fisico e psicologico, contrastando l'innocenza che caratterizzava i loro incontri da bambini con i sentimenti più adulti del loro secondo incontro (come le relazioni sentimentali e la gelosia); questi sentimenti "inquinano" i ricordi innocenti dell'infanzia, infatti vengono paragonati al mare nero (un mare inquinato di petrolio[8]) che prima era chiaro e trasparente (pulito) e ad una fiamma che all'epoca era accesa e ora è spenta. Profondamente turbato dalla situazione, il ragazzo protesta "ferma, ti prego, la mano!", e amaramente domanda "cosa vuol dir sono una donna, ormai!?", rifiutando di accettare la realtà: "non so più chi sei, mi fai paura, oramai".
La canzone del sole ha avuto numerose cover eseguite da altri artisti:
"Anche per te" è dedicata a tre figure femminili: a una suora, che si alza la mattina presto e dopo essersi preparata il caffè, senza neanche più curarsi nell'abbigliamento, si reca in chiesa a pregare e pensa al mondo per lei così lontano dalla sua condizione di vita e che ormai l'ha emarginata; a una prostituta, che porta i soldi all'uomo che l'ha avviata sulla strada, ma che tuttavia aggiunge "ancora un po' d'amore a chi non sa che farne" e ad una ragazza madre, che ha avuto un bambino da un uomo che l'ha lasciata sola e che trema di terrore nel guardare un uomo, poiché le fa ricordare lo sbaglio commesso e vive col rimpianto di aver ceduto. A tutte e tre il protagonista vorrebbe dare un aiuto, vorrebbe poter dare qualcosa, ma si accorge di non esserne capace: di conseguenza rinuncia ("E così io resto qui"). Mogol ha dichiarato:
«Questo è il mio problema… il più grande dei problemi che ho, cioè l'impossibilità di vivere con tutti, di comunicare con tutti, di dare a tutti qualche cosa. Impossibilità perché uno ha due braccia, due occhi, non può… però questo mi fa molto male. Forse è un discorso da megalomani, non lo so, comunque mi fa male, tanto da scriverne una canzone.» |
(Mogol, 1971[9]) |
Il brano venne registrato alla fine di ottobre al Fonoroma di Milano.[senza fonte]
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