La verità è un singolo del cantautore pop italiano Povia, con il quale ha partecipato al Festival di Sanremo 2010 arrivando alla serata finale, nella quale si è classificato 10º.
La verità singolo discografico | |
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Artista | Povia |
Pubblicazione | 17 febbraio 2010 |
Durata | 3:35 |
Album di provenienza | Scacco matto |
Genere | Pop |
Etichetta | Mamadue |
Registrazione | 2010 |
Formati | CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 15 000+) |
Povia - cronologia | |
Singolo precedente Luca era gay (2009)Singolo successivo
Scacco matto (2010) |
Il singolo è stato pubblicato dall'etichetta discografica Mamadue il 17 febbraio 2010 ed è stato inserito nell'album Scacco matto, uscito nello stesso periodo.
L'esecuzione del brano nella serata dei duetti prevista dal regolamento del Festival ha visto la partecipazione di Marco Masini, mentre una bambina ha eseguito alcuni passi di danza.
La canzone, nel momento in cui è stata ufficializzata la sua partecipazione alla manifestazione, ha suscitato diverse critiche in quanto il cantautore ha dichiarato che il testo era dedicato ad Eluana Englaro, ragazza rimasta in stato vegetativo per oltre diciassette anni in seguito ad un incidente stradale e deceduta in seguito alla sospensione della nutrizione artificiale, la cui morte, nel febbraio del 2009, ha diviso l'opinione pubblica riguardo all'eutanasia.
Molte critiche sono arrivate dagli ambienti ecclesiastici, che giudicavano inopportuna la partecipazione al massimo festival della canzone italiana di una canzone che inneggiava all'eutanasia.[2]
Ad un mese dalla partecipazione del cantante al Festival, questi ha dichiarato che il testo del brano (inizialmente intitolato La verità (Eluana)) è stato scritto sotto forma di lettera di Eluana ai genitori, nella quale lei ringrazia i suoi genitori della loro scelta e afferma che, grazie a loro, adesso è libera di correre e giocare. La lettera termina con una firma: "la vostra bambina Eluana"[3] (in seguito modificata in "La vostra bambina per sempre").
Altre critiche sono state in seguito attribuite al cantante in quanto il testo della canzone è stato ritenuto di dubbio gusto e profanatoria;[4] in risposta, è stato dichiarato che il cantautore ha chiesto il permesso di interpretare il brano al padre della Englaro, Beppino,[5] che ha acconsentito dichiarando di "non bloccare gli artisti".[4]
In seguito, dalla canzone e dal titolo è stato eliminato ogni riferimento a Eluana.[6]
Il brano raggiunge nella classifica FIMI la posizione numero 5[7].
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