Le canssôn dla piola è il primo album discografico del cantante italiano Roberto Balocco, pubblicato nel 1965 dall'etichetta discografica Fonit Cetra.
Le canssôn dla piola album in studio | |
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Artista | Roberto Balocco |
Pubblicazione | 1965 |
Dischi | 1 |
Tracce | 14 |
Genere | Folk |
Etichetta | Fonit Cetra, LPP 35 |
Roberto Balocco - cronologia | |
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Le cansson dla piola 2 |
In questo disco Roberto Balocco presenta una "sua" Torino, che non è quella di tutti. È la città degli "individui" che bevendo, cantando, ubriacandosi talvolta riescono a sfuggire al "deserto rosso". O perlomeno ci provano.
Ecco: arriva il suonatore, quello che "con la maniglia del piano" fa l'artista. E invita le ragazze a stare di buon umore, fin che c'è la buona stagione. D'inverno, invece, il discorso cambia: per il "suonatore" è periodo di congiuntura.
Tutte le notti lui arriva a casa ubriaco e chiede alla moglie un caffè ristoratore: Ma la donna adirata glielo nega. L'uomo allora cerca delle attenuanti enumerando le tentazioni che nascono in "piola".
È arrivato il Gran Circo Americano del Colonnello Cody. Rosa si è innamorata di un cowboy e ha deciso di abbandonare il marito per seguire l'americano. Al marito abbandonato però, lascia un biglietto da cento lire, nuovo fiammante, col quale costui si consola, prendendo un adeguato numero di sbronze.
È un'antica canzone piemontese di estrazione borghese. Una vecchia un po' malconcia vuole sposare il più "galante" del paese, ma il prete la scaccia sdegnosamente.
È una dolce canzone che narra la dolorosa storia di una fanciulla che ha preso i voti contro la sua volontà. Ora rimpiange la sorella, che "tutte le sere fa all'amore".
Ballata tragicomica. Le figlie del signor Bevilacqua, lavoratrici di filanda, sono insidiate e sedotte dal padrone. I loro fratelli vendicano l'onore della famiglia. Un uomo sottoterra, un ragazzo in prigione,l'altro fuggito in Francia e una madre che piange. Tutto questo perché le ragazze si lasciarono allettare dai vestiti di pura lana.
La cameriera è molto maliziosa: guarda dal buco della serratura gli sposini ed al loro risveglio chiede se hanno riposato serenamente. La sua compiacenza e la sua grazia sono sempre premiate con delle buone mance.
Sono tre canzoni tipicamente "piolistiche". Nella prima si narra il declassamento di una ragazza allegra troppo invecchiata; nella seconda, lo stupore di un povero diavolo che vede la sua donna fra le braccia di un altro; nella terza a stornello, alcune disavventure coniugali.
Un uomo abbandonato dalla moglie ed il suo amico vagano per Torino in cerca di ragazze. Finalmente, all'angolo di una via, egli incontra la ex-moglie che svolge una inequivocabile professione. Che fare, se non la pace e adottare l'arte di arrangiarsi?
Questa canzone di A. Gay è una ballata a doppio senso, ma la "grosserie" è sempre condotta con gusto e spirito. È la storia di una stiratrice compiacente e di un padre che, invece, non lo è affatto.
Il "Canarino" è l'informatore della polizia. Qui, un "canarino", è finito in mano ai nazifascisti: otterrebbe la libertà purché fosse disposto a denunciare alcuni partigiani. Ma, lui, il cui mestiere è pure quello di fare la spia, preferisce morire, piuttosto che "aprire il becco" a favore dell'invasore.
È la storia di una "passeggiatrice" di Via Cernaia che in una sera fredda e triste trova finalmente il suo "uomo", illudendosi così di creare un suo "focolare domestico".
Questa "ballata" rievoca, con libertà romanzesca, un famoso episodio partigiano, avvenuto a Torino, in borgo S.Paolo.
Il Po è un fiume buono: non accetta suicidi. Questa è la storia di Neto Paracchi, pluritradito, il quale vanamente cerca di morire nel fiume. C'è sempre qualcuno che lo salva suo malgrado.
LATO A
LATO B
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