Megalopolis è un'opera rock di Herbert Pagani del 1973, presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto, ispirata al libro Medioevo prossimo venturo di Roberto Vacca[1] ambientata nell'anno 1999 in una città indefinita.
![]() |
Questa voce o sezione sull'argomento album pop non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
![]() |
La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento album discografici è stata messa in dubbio.
|
![]() |
Questa voce o sezione sull'argomento album discografici non è ancora formattata secondo gli standard.
|
Megalopolis album in studio | |
---|---|
Artista | Herbert Pagani |
Pubblicazione | 1973 |
Genere | Pop |
Tratta di un mondo che si sta estinguendo a causa dell'inquinamento: c'è quindi una guerra e una resurrezione finale, bellissima e gioiosa, con l'indimenticabile brano "Le printemps d'après la fin du monde". L'opera, purtroppo, ebbe problemi serissimi di censura in quanto conteneva anche un dialogo tra il Papa e le anime dei morti ebrei sterminati durante l'olocausto dai nazisti. Si è sempre detto e pensato (forse a torto) che il Papa di allora Pio XII non avesse fatto abbastanza per aiutare il popolo perseguitato.
Herbert Pagani pubblicò l'opera, un doppio LP, in lingua francese nel 1972 per l'etichetta Pathé. L'album in italiano fu pubblicato, in versione ridotta, dall'etichetta Mama all'inizio del 1973. All'opera collaborarono inoltre, Ivan Graziani, Lombardi, Moraschi, Vastano tra gli italiani. Altri collaboratori per musiche e testi Kermoal, Dejacques, Vannier.
![]() |