L'album è stato premiato come "Miglior Album" all'edizione del 2004 dell'MC Giaime.[3]
Descrizione
L'album è stato prodotto in gran parte da Don Joe, aiutato da Frankie Gaudesi e DJ Paolino durante il processo di realizzazione del disco. Il titolo è una citazione del film Tokyo Fist di Shin'ya Tsukamoto, confermata dal fatto che la copertina contiene una scena tratta dal film in questione. MI invece indica la sigla di Milano. Tra i vari brani dell'album vi hanno partecipato anche alcuni artisti ospiti: oltre all'ex compagno Dargen D'Amico, autore in Tana 2000, hanno partecipato Lamaislam della Porzione Massiccia Crew, Santi DJ, Totò Mezzolla e Vincenzo da Via Anfossi.
Mi fist è diventato già uno dei classici dell'hip hop italiano.[4][5] Nello stesso anno fu ripubblicato dalla Vibrarecords con l'aggiunta di tre remix: le canzoni sono Sangue e filigrana (con Vincenzo da Via Anfossi), Vida loca e La stanza dei fantasmi. L'ordine della lista tracce rimane invariata, con la differenza che i brani remixati rimpiazzano quelli originali.
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