Jack Antonoff, Lana Del Rey, Rick Nowels, Andrew Watt, Happy Perez
Registrazione
2018–2019 Conway, Henson, Gold Tooth, Valentine, Sunset Banana Split e Westlake Recording Studios, Los Angeles (California) House of Breaking Glass, Seattle (Washington) Rough Customer e Electric Lady Studios, New York (New York) SARM e Hampstead, Londra (Regno Unito)
Mariners Apartment Complex Pubblicato: 12 settembre 2018
Venice Bitch Pubblicato: 18 settembre 2018
Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It Pubblicato: 9 gennaio 2019
Doin' Time Pubblicato: 17 maggio 2019
The Greatest Pubblicato: 13 settembre 2019
Norman Fucking Rockwell Pubblicato: 1º novembre 2019
Norman Fucking Rockwell! ha ricevuto il plauso universale della critica, che più volte si è spinta a definirlo come il miglior progetto realizzato in carriera da Del Rey.[12][13][14] L'album e la traccia omonima estratta come singolo ufficiale nel novembre 2019 sono stati candidati ai Grammy Awards 2020 rispettivamente nelle categorie di album dell'anno e canzone dell'anno.[15] È stato anche menzionato nelle liste stilate da diverse riviste musicali relativamente ai migliori album dell'anno e anche del decennio; per Slant Magazine si tratta del terzo miglior album degli anni duemiladieci.[16]
Antefatti e produzione
Jack Antonoff, produttore dell'intero album
La produzione del disco è stata interamente affidata nelle mani di Jack Antonoff, segnando in tal modo la prima collaborazione tra il musicista e Del Rey. I due hanno cominciato a lavorare al progetto nel gennaio del 2018 e nel marzo successivo è stato spiegato che l'album sarebbe stato quasi pronto per la festa dei lavoratori, tradizionalmente celebrata il 31 agosto. Quando le è stato chiesto come fosse riuscita a comporre il disco insieme ad Antonoff, la cantante ha dichiarato:
«Fu un incidente così felice per me, conobbi Jack sette anni fa mentre stavamo registrando entrambi con Emile Haynie, ma non mi sono messa in contatto con lui fino a gennaio (2018) ed era tipo "dovremmo assolutamente sederci e cominciare a scrivere canzoni". Gli dissi che avevo tre canzoni che mi sarebbero piaciute per un disco, che in realtà non stavo scrivendo musica al momento, così ci incontrammo nel suo studio a New York e intendo dire che lui diede inizio a tutto, poiché lui suonava accordi per ore ed ore, è davvero bravo con il pianoforte, alcune delle cose che scrive sono melodicamente classiche e nel mio caso sono divenute abbastanza folk. Mi ha davvero reso facile improvvisare su ogni cosa facesse e nella nostra prima settimana avevamo già composto due canzoni, che pensavo fossero le due più belle canzoni che avessi mai creato. Lui ha solamente tanta verità in sé.»
Per via delle storiche produzioni orientate al pop di Antonoff, Del Rey temeva che il musicista le avrebbe proposto di produrre un album altrettanto orientato al pop, ma è stata colpita di sorpresa dal fatto che la sua musica fosse così classica e che le ricordasse Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles: infatti la cantante, durante i primi mesi di lavoro con il polistrumentista, era solita chiedergli se le fosse concesso avere tra le proprie mani materiale di tale magnificenza artistica, come nel momento in cui è stata scritta la loro prima canzone Love Song.[17]
Lana Del Rey ha menzionato per la prima volta il successore di Lust for Life ai Grammy Awards 2018, nel momento in cui ha dichiarato di avere alcune tracce pronte, tra le quali Bartender, aggiungendo tuttavia che esse non facevano ancora parte di un album.[18] Nel marzo 2018, ha condiviso un'anteprima di Happiness is a Butterfly.[19] Prima della pubblicazione del primo singolo Mariners Apartment Complex, la Del Rey rivelò durante un'intervista radiofonica di essere in possesso di una collezione di canzoni che aveva messo in sequenza e che amava molto. Il 18 settembre 2018, durante un'intervista con Zane Lowe trasmessa su Beats 1 Radio, viene annunciato dalla cantante il titolo del disco e che esso sarebbe stato composto da undici canzoni; queste stesse informazioni vennero poi confermate anche dalla rivista The Fader.[20]
Durante un concerto a giugno 2019 in Irlanda, la cantante ha affermato che l'album sarebbe stato pubblicato nel mese di agosto.[21] Il successivo 31 luglio, vengono diffuse la copertina, la lista tracce e la data di pubblicazione ufficiali.[22]
Stile musicale e tematiche
Norman Fucking Rockwell è stato inquadrato nei generi rock psichedelico, soft rock, pop e sadcore,[1][2][3][4][5] e include elementi trip hop, desert rock e folk,[23][24][25] melodie folk rock,[26] ballate al pianoforte[25] e influenze classic rock anni '70.[27]
Il titolo dell'album prende ispirazione dal famoso pittore e illustratore statunitense Norman Rockwell, la cui arte aveva come tema principale la vita borghese degli americani.[28][29] Rob Sheffield di Rolling Stone osserva numerosi riferimenti agli anni '70 sia nella scelta dei titoli delle canzoni (Cinnamon Girl e California condividono il titolo con celebri canzoni di Neil Young e Joni Mitchell), sia nella tematica della morte del sogno americano, incarnata dalla città di Los Angeles e dai continui riferimenti alla California che si riscontrano nel disco.[29] La stessa traccia conclusiva, la ballata al pianoforte Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It,[30] è stata interpretata come «una sorta di epitaffio di tutto il paese, i suoi sogni e i suoi sognatori».[29]
No Ripcord descrive Norman Fucking Rockwell! come «un disco pop straordinariamente limpido che mantiene il suo fascino per l'iconografia della cultura popolare e la rosea semplicità di un'America del dopoguerra dove il classic rock e i blue jeans dominavano, portandole in luoghi molto più profondi».[31]
Promozione
A settembre 2018, vengono pubblicati i singoli Mariners Apartment Complex e Venice Bitch, a distanza di una settimana l'uno dall'altro. Venice Bitch è stata eseguita dal vivo, insieme all'allora inedita traccia How to Disappear, il 29 ottobre dello stesso anno presso la Brooklyn Academy of Music nell'ambito di un evento organizzato da Apple.[32] Il 9 gennaio 2019 è il turno del terzo singolo Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It, seguito da Doin' Time nel mese di maggio. Per quanto riguarda Doin' Time, si tratta di una cover dell'omonimo brano del gruppo statunitense dei Sublime ed ha accompagnato la presentazione del documentario sul gruppo all'annuale Tribeca Film Festival.[33]
Il 1º agosto 2019, viene presentato il trailer ufficiale dell'album, contenente al suo interno tutti i brani precedentemente citati e anche l'omonimo Norman Fucking Rockwell; il 22 agosto successivo, a una settimana di distanza dalla pubblicazione del singolo, la cantante pubblica il doppio singolo promozionale Fuck It, I Love You/The Greatest, accompagnato dal relativo videoclip musicale comprendente entrambe le tracce.[34]The Greatest viene successivamente estratto come quinto singolo ufficiale, mentre Norman Fucking Rockwell viene inviato alle radio britanniche come sesto e ultimo singolo.[35]
Per promuovere l'album, la cantante è stata impegnata con il The Norman Fucking Rockwell Tour, iniziato in Nord America nell'autunno 2019.[36] Il tour sarebbe dovuto proseguire nel 2020 con la partecipazione della cantante a vari festival in Europa e Sud America, ma a causa della pandemia di COVID-19 del 2019-2021 è stato annullato.[37] Il 20 dicembre 2019, a circa un mese di distanza dall'ultimo concerto del tour, è stato presentato su YouTube un cortometraggio omonimo, diretto da Chuck Grant, che contiene al suo interno Norman Fucking Rockwell, Bartender e Happiness Is a Butterfly.[38]
Copertina
La copertina ufficiale di Norman Fucking Rockwell! raffigura Lana Del Rey e Duke Nicholson, nipote dell'attore Jack Nicholson, su una barca a vela, con il titolo dell'album e le iniziali della Del Rey scritte in uno stile ispirato ai fumetti.[39] La foto è stata scattata dalla sorella della cantante, la fotografa Chuck Grant.[40] È stata notata la sua diversità rispetto a quelle degli album precedenti, a causa di diversi fattori. Spezza infatti la tradizione delle sue copertine che la raffigurano vestita di bianco e con una macchina sullo sfondo.[41] Lo scenario e il modo in cui la Del Rey raggiunge l'osservatore ricordano il ritornello di Mariners Apartment Complex, il primo singolo estratto dall'album:[42]
«You lose your way, just take my hand. You’re lost at sea, then I’ll command your boat to me again. Don't look too far, right where you are, that’s where I am. I’m your man»
Sullo sfondo della copertina, le coste sono in fiamme. Quest'elemento potrebbe costituire un riferimento agli incendi che hanno colpito la California nel 2018, di cui la cantante aveva discusso molto attraverso i propri profili social.[43] Non è chiaro quando sia stata scattata la copertina, ma, basandosi su alcune foto, è probabile sia stata realizzata nella stessa giornata del Pre-Grammy Gala, il 9 febbraio 2019.[44]
Per l'edizione in vinile del disco messa in commercio esclusivamente da Urban Outfitters, è stata utilizzata una copertina alternativa che ritrae la cantante insieme ad altre ragazze tutte vestite di nero. Anche questo scatto è opera di Chuck Grant, che lo ha realizzato tramite un'iPhone.[45]
Norman Fucking Rockwell! è stato accolto in modo estremamente positivo dalla critica specializzata. Sull'aggregatore di recensioni Metacritic, l'album ha totalizzato un punteggio di 87 su 100 calcolato tramite 28 giudizi professionali, risultato che equivale all'«acclamazione universale».[49] Si tratta del progetto della cantante con il più alto punteggio ottenuto sul sito.
Jen Pelly di Pitchfork dà all'album un punteggio di 9,4/10, dichiarando che Norman Fucking Rockwell consacra Lana Del Rey come una delle più grandi cantautrici americane.[25] Nella sua recensione per Rolling Stone, Rob Sheffield ha dato all'album quattro stelle e mezzo su cinque e ha scritto che «l'atteso Norman Fucking Rockwell è ancora più imponente e maestoso di quanto tutti sperassero che fosse. Lana trasforma il suo quinto e album più fine in un tour di sordidi sogni americani, approfondendo le fantasie più contorte del glamour e il pericolo della nostra nazione».[3] In una perfetta recensione a cinque stelle per il NME, Rhian Daly ha definito l'album «a dir poco sbalorditivo».[47] Anche Kristel Jax di NOW ha dato all'album una recensione a cinque stelle.[48] In una recensione positiva per Slant Magazine, Sal Cinquemani ha descritto l'album come «una raccolta inebriante psico-rock».[1] Alexandra Pollard del The Independent ha chiamato l’album «sensuale e soporifero».[23]Stereogum ha scritto che l'album è «come guardare indietro al mondo che abbiamo appena distrutto», e chiamandolo «musica yoga per l'apocalisse».[50]
In una recensione più mista, Alexis Petridis del The Guardian ha criticato la poca creatività della cantante.[46] Nonostante ciò, la pubblicazione ha in seguito definito l'album il migliore del 2019,[51] così come The Irish Times,[52]Pitchfork[53] e Stereogum.[54] Metacritic, invece, lo ritiene l'album prediletto dalla critica nella sua annuale lista riguardante i dieci album più acclamati.[55]
Tracce
Testi e musiche di Elizabeth Grant e Jack Antonoff, eccetto dove indicato.
Norman Fucking Rockwell – 4:08
Mariners Apartment Complex – 4:07
Venice Bitch – 9:37
Fuck It, I Love You – 3:38 (Elizabeth Grant, Jack Antonoff, Andrew Watt, Louis Bell)
Doin' Time – 3:22 (Adam Keefe Horovitz, Adam Nathaniel Yaunch, Bradley James Nowell, Dorothy Heyward, DuBose Heyward, Maggie Plum, George Gershwin, Ira Gershwin, Marshall Raymond Goodman, Rick Rubin)
Love Song – 3:49
Cinnamon Girl – 5:00
How to Disappear – 3:48
California – 5:05 (Elizabeth Grant, Zachary Edwin Dawes)
The Next Best American Record – 5:49 (Elizabeth Grant, Rick Nowels)
The Greatest – 5:00
Bartender – 4:23 (Elizabeth Grant, Rick Nowels)
Happiness Is a Butterfly – 4:32 (Elizabeth Grant, Rick Nowels, Jack Antonoff)
Hope Is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It – 5:24
Successo commerciale
L'album ha debuttato alla terza posizione della Billboard 200 con 104 000 unità di vendita di cui 66 000 copie pure, diventando il sesto album della cantante a raggiungere la top 10 statunitense.[56] Nella seconda settimana è sceso alla nona posizione vendendo altre 35 000 unità, segnando un calo di vendite del 66%.[57]
Nel Regno Unito ha esordito direttamente alla prima posizione della Official Albums Chart, diventando il quarto album numero uno della cantante nel paese con 31 539 unità vendute. Di queste, 4 965 sono state distribuite in formato vinile e 2 890 in musicassetta.[58] Il disco è stato successivamente premiato con il disco d'oro per aver superato la soglia delle 100 000 unità vendute. In Francia ha venduto 8 000 copie nella sua prima settimana di disponibilità[59] ed è arrivato a quota 31 000 copie secondo una stima elaborata nel febbraio 2020.[60]
Gianfranco Marmoro, Giuliano Delli Paoli, Lana Del Rey - Norman Fucking Rockwell!, su ondarock.it, Onda Rock, 1º settembre 2019. URL consultato il 5 settembre 2019.
(EN) The 50 Best Albums Of 2019, su stereogum.com, Stereogum, 3 dicembre 2019. URL consultato il 2 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2020).
(ES) Los discos más vendidos de la semana, su diariodecultura.com.ar. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2019).
Top Album - Del 30 de Agosto al 05 de Septiembre de 2019, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 20 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2019).
(NL) Jaaroverzichten 2019, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 20 dicembre 2019.
(FR) Rapports Annuels 2019, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 20 dicembre 2019.
(FR) Top de l'année: Top Albums 2019, su snepmusique.com, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'8 gennaio 2020.
(LV) Digitālās Mūzikas Tops 2019, su parmuziku.lv, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 3 gennaio 2020.
(ES) Los Mas Vendidos - 2019, su centrodedesarrollodigital.com, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2020).
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