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Nuvole barocche/E fu la notte è il primo singolo a 45 giri di Fabrizio De André, pubblicato in Italia dalla Karim.

Nuvole barocche/E fu la notte
singolo discografico
ArtistaFabrizio De André
PubblicazioneOttobre 1961
Dischi1
Tracce2
GenereMusica d'autore
EtichettaKarim, KN 101; Roman Record Company, RN 034 (ristampa del 1971)
Velocità di rotazione45 giri
Formati7"
Fabrizio De André - cronologia
Singolo precedente

Il disco


Fu pubblicato nell'ottobre del 1961 con copertina standard forata; la ristampa del 1971 della Roman Record Company invece aveva una copertina curata dall'Up & Down Studio.

La registrazione fu effettuata su un apparecchio Ampex a tre piste in uno studio ricavato nei locali sottostanti il negozio della Dischi Ricordi di Milano; l'orchestra è diretta da Gian Piero Reverberi, e le canzoni sono edite dalle Edizioni musicali Settenote.

I due brani venivano eseguiti già dal 1958, quando, al teatro La borsa di Arlecchino di Genova, De André intraprendeva i suoi primi passi sulla scena.

Le due canzoni, però, vennero "ripudiate" dal cantautore genovese, che le considererà estranee alla sua discografia, riferendosi loro come «due peccati di gioventù» e non reincidendole, né in studio né dal vivo.[1][2]

Questi due brani differiscono notevolmente dal resto del repertorio di De André anche per quanto riguarda l'utilizzo della voce, che sembra ispirato all'interpretazione vocale di Gilbert Bécaud, fonte di ispirazione per i cantautori italiani del periodo (Modugno, Bindi, Fidenco) per quanto riguarda la vocalità attraverso pronuncia e timbro. Anche i testi differiscono dal successivo genere del cantautore.[3]


Tracce


  1. Nuvole barocche (testo: Gianni Lario – musica: Fabrizio De André e Carlo Cesare Stanisci)
  2. E fu la notte (testo: Franco Franchi – musica: Carlo Cesare Stanisci e Arrigo Amadesi[4])

Note


  1. Sito ufficiale della Fondazione De André.
  2. giuseppecirigliano.it - E fu la notte Archiviato l'11 giugno 2009 in Internet Archive.
  3. Enrico De Angelis. Le cento e più canzoni di Fabrizio De André (2004), in AA.VV. Volammo Davvero. Milano, BUR, 2007.
  4. Sull'etichetta del disco appare la firma di De André al posto di quella di Amadesi, a cui in realtà risulta depositata in SIAE la canzone

Bibliografia



Collegamenti esterni


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