One Vision è una canzone del gruppo rock britannico Queen.
Il brano fu prima pubblicato come singolo nel novembre 1985, inserito nell'album speciale Complete Vision del dicembre dello stesso anno (sempre in versione singolo) ed infine inserito in edizione originale nel disco A Kind of Magic del 1986.
Nata poco dopo l'esibizione della band al Live Aid e originariamente scritta da Roger Taylor, è ispirata al celeberrimo discorso di Martin Luther King Jr. sui gradini del Lincoln Memorial, tant'è che nel testo è citata più volte la frase I have a dream, con cui viene identificato l'intero intervento del politico statunitense.[2]
La canzone è stata sempre eseguita dai Queen nei concerti del Magic Tour come prima esibizione; a loro detta, infatti, l'introduzione della canzone era «perfetta» per l'apertura di un tale evento.
One Vision non fece parte del film Highlander - L'ultimo immortale come altre canzoni del disco, ma entrò in un'altra pellicola, L'aquila d'acciaio (Iron Eagle).
L'ultima frase della canzone è Fried chicken, sebbene inizialmente le parole fossero One vision.
Tale cambiamento fu infatti il risultato di un gioco che la band era solita fare di tanto in tanto; in fase di registrazione e composizione dei testi venivano scritte alcune parodie delle proprie canzoni.
Quel giorno il gruppo aveva il pollo fritto (ingl.Fried Chicken) per cena, e l'idea di inserire nella canzone l'insolito termine fu di Jim Hutton, compagno di Freddie, che disse loro: «Andiamo, siete abbastanza famosi da potervi permettere di lasciarlo lì, darlings!».
Album version - 5:11 - versione contenuta nell'album A Kind of Magic.
Single version - 4:04 - in questa versione (la più breve in assoluto) è presente solo una parte dell'intro, al quale sono stati eliminati i colpi di gran cassa, alcune voci distorte ed alcune decine di secondi, nonché l'intero assolo iniziale di Brian May che precede la prima strofa di Freddie Mercury. Il segmento riguardante l'assolo alla batteria di Roger Taylor, inserito poco prima dell'ultimo ritornello, rimane identico alla versione album. Eliminato anche il fade-out (abbassamento lineare in dissolvenza) sul volume nel finale del brano che sembra ricollegarsi alla parte iniziale della canzone in cui una voce distorta (presumibilmente Mercury) pronuncia la frase "«God works in misterious ways»".
Extended Vision - 6:30 - Ufficialmente mai stata distribuita su un disco, fu aggiunta tra le bonus tracks di A Kind Of Magic nella versione della Hollywood Records ristampata nel 1991. Fondamentalmente è identica alla versione originale, con la sola eccezione che l'assolo alla batteria di Roger Taylor dura ben 1 minuto e 19 secondi in più rispetto alla versione album.
Live Version - One Vision faceva da introduzione di ogni concerto del Magic Tour (1986). L'assolo di Taylor veniva accompagnato da uno di Brian May prima del ritornello finale.
Videoclip
Il video associato, caratterizzato dalla nota posa delle quattro teste dei componenti del gruppo, mostrata per la prima volta nel 1975 con il video di Bohemian Rhapsody e ripresa quindi dieci anni più tardi, fu montato negli studi Musicland di Monaco di Baviera con la DoRo, guidata da Rudi Dolezal e Hannes Rossacher.
Nel filmato si nota in un breve passaggio il bassista John Deacon alla batteria.
Del brano esistono 2 videoclip: quello della Extended Vision e della Single Version, entrambi inseriti nel DVD Greatest Video Hits 2.
Cover
One Vision, nel tempo, è stata oggetto di alcune cover.
La più famosa è quella del complesso sloveno Laibach, intitolata in lingua tedescaGeburt einer Nation (it.La nascita di una nazione) e commercializzata nel 1987 sull'album Opus Dei.
Nel 1992 è stata realizzata una cover dal gruppo Pizza e Fichi, in collaborazione con i Prophilax, intitolata "Mi Zio" ed è inclusa nell'album Naka-Gata
Nel 2012 una cover del brano cantata da Kimberley Walsh e dal tenore Alfie Boe è stata realizzata come inno team della Gran Bretagna per le Olimpiadi di Londra 2012.
Blurred Vision (Lato b del singolo)
Il lato b del singolo, intitolato Blurred Vision, è un remix della canzone, profondamente diverso dall'originale e quasi del tutto incentrato sull'assolo alla batteria di Roger Taylor.
Note
(EN) One Vision, su British Phonographic Industry. URL consultato il 4 dicembre 2020.
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