Prisoner è il sedicesimo album in studio della cantante e attrice statunitense Cher, pubblicato il 22 ottobre 1979 dalla Casablanca Records. Prisoner rispetto al precedente disco, Take Me Home, fu un flop, anche se l'unico singolo pubblicato, Hell on Wheels, riuscì ad entrare nella classifica dei singoli più venduti.
Prisoner album in studio | |
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Artista | Cher |
Pubblicazione | 22 ottobre 1979 |
Durata | 37:16 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Disco New wave |
Etichetta | Casablanca Records |
Produttore | Bob Esty |
Cher - cronologia | |
Album precedente (1979) Album successivo
(1980) | |
Singoli | |
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Prisoner è stato il secondo album pubblicato da Cher nel 1979, e viene pubblicato alcuni mesi dopo Take Me Home. L'album è stato l'ultimo prodotto da Bob Esty, con Michelle Aller e lo stesso Esty che scrivono alcune delle canzoni, come per il precedente album. L'album segna la prima volta che Cher pubblica un album con canzoni scritte esclusivamente per lei,[1] infatti l'album è una piccola biografia di Cher, con canzoni come "Shoppin", "Outrageous" (sui vestiti disegnati da Bob Mackie), e "Mirror Image" (sulla sua vita agli occhi dei giornali scandalistici). Cher appare nella copertina dell'album virtualmente nuda e coperta solamente da giganti catene e dai suoi capelli, causando controversie contro alcune associazioni sui diritti delle donne per l'immagine che lasciva trasparire lo stato di "schiava del sesso".
Rispetto allo stile pop-disco di Take Me Home, Prisoner e caratterizzato da una suono disco-new wave e non contiene ballate. Questo è causato dal fatto che mentre Cher stava registrando l'album, la Casablanca Records si accorge che la disco music ormai era morta, perciò il suono del disco viene tramutato in uno stile più rock all'ultimo momento. "Mirror Image" e "Boys and Girls" sono buoni esempi di canzoni con uno stile che vira sul new wave, "Hell on Wheels " e "Holy Smoke" invece uniscono lo stile disco con delle chitarre elettriche, mentre la canzone che dà il titolo all'album è influenzata dallo stile funk e "Holdin Out For Love" ha uno stile puramente pop. Alcune canzoni dell'album, vengono remixate ed estese come ad esempio "Hell On Wheels" (12" Mix) e "Gift Down (Guitar Grupie)" (12" Mix), quest'ultima estratta dall'album precedente ma mixata per essere contenuta nel singolo di "Hell on Wheels". A volte i fan di Cher credono anche che la canzone "Prisoner" sia stata pubblicata come singolo, mentre i singoli pubblicati sono stati solo due.
Per promuovere l'album, la canzone "Shoppin'" è stata canzata da Cher durante uno spettacolo televisivo americano. Inoltre Cher registra uno speciale televisivo chiamato "Cher... and other Fantasies", con sketch, le canzoni inedite "Like a Number", una nuova versione di "More Than You Know" e la canzone "Ain't Nobody's Business" che viene cantata anche durante il "Take Me Home Tour".
Originariamente l'album doveva chiamarsi "Mirror Image" ma il titolo viene cambiato in "Prisoner".[2] I demo registrati durante la sessione di "Mirror Image" rimangono sconosciuti, ma durante la sessione di "Prisoner" Cher registra molte canzone che rimangono tuttora inedite, ad esempio "Ain't Nobody Business", "More Than You Know (un nuovo remix che contiene anche dei versi di alcuni animali)" e "Take Me Home (remix lento)". Altre canzoni registrate sono "Like a Number", che avrebbe dovuto essere inclusa nell'album, ma viene scartata e "Bad Love", registrata per l'album ma viene tagliata fuori per essere poi inclusa nella colonna sonora del film "Foxes".
L'album non è mai stato pubblicato nel formato digitale CD, ma è stato pubblicato insieme al primo album della Casablanca Records, Take Me Home, in un CD chiamato "The Casablanca Years". Questo album unisce tutte le tracce di entrambi gli album in un unico CD. Nel 1987 un CD intitolato "Outrageous" è stato pubblicato. Questo CD contiene remix di tutte le canzoni originali dell'album Prisoner. Attraverso gli anni le tracce remixate sono state ripubblicate in varie raccolte. I titoli di questi album includono Holdin' Out For Love, Prisoner e All I Really Want To Do. Questi remix sono di solito combinati con canzoni dell'album All I Really Want To Do pubblicato nel 1965. Non ci sono informazioni sull'autenticità di questi remix o se Cher abbia dato l'autorizzazione per pubblicarli.
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