Quello che non c'è, pubblicato nel 2002 dalla Mescal[1], è il settimo album del gruppo italiano Afterhours.
Quello che non c'è album in studio | |
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Artista | Afterhours |
Pubblicazione | 5 aprile 2002 |
Durata | 44:27 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Rock alternativo Post-rock Neopsichedelia Noise rock |
Etichetta | Mescal |
Produttore | Valerio Soave e Manuel Agnelli |
Registrazione | nov-dic 2001 alla FMM di Abbiategrasso, mixato nel gennaio-febbraio 2002 alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani. |
Afterhours - cronologia | |
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È il primo disco dopo l'uscita temporanea dal gruppo di Xabier Iriondo, fatto che indusse molti ad attendersi un disco "di transizione". Sebbene la registrazione del disco non preveda nessun nuovo chitarrista, Giorgio Ciccarelli, già leader dei Sux!, continua a far parte della formazione dal vivo ormai dal 1999.
La presentazione del disco è avvenuta nella prima parte del tour, con la presenza sul palco dei Mercury Rev.
Manuel Agnelli in due punti rende omaggio all'amico Emidio "Mimì" Clementi (frontman dei Massimo Volume): a lui è dedicato il pezzo Ritorno a casa (unico reading dell'album) ed è inoltre citato esplicitamente nel brano Bye Bye Bombay. In questa canzone sono presenti riferimenti al viaggio in India fatto da Manuel ed Emidio; riferimenti che si trovano anche in Varanasi Baby (Varanasi è un luogo sacro dell'induismo e del buddismo).
La band milanese, già col precedente disco Non è per sempre, aveva dimostrato di avvicinarsi con coraggio a una strada diversa rispetto al passato, più vicina al pop d'autore e malinconico. In questo lavoro la fanno da padrone, infatti, temi cupi e introspettivi, come la sofferenza e l'intimità. I testi, abbandonato lo stile cut-up, sono più "narrativi" e meditati. Tra le tracce degne di nota, la title-track Quello che non c'è, che racchiude lo spirito di tutto l'album, Bye Bye Bombay, un vero inno per il pubblico, dove è stato utilizzato il theremin nella parte centrale, Non sono immaginario e Sulle labbra, canzoni in un rock quasi classico, che conferma il taglio con i precedenti album.[2]
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