Silent Lucidity è una power ballad del gruppo musicale statunitense Queensrÿche, estratta come secondo singolo dall'album Empire nel febbraio del 1991. È diventato il brano di maggior successo del gruppo, raggiungendo la nona posizione della Billboard Hot 100 e il primo posto della Mainstream Rock Songs negli Stati Uniti.[1]
Scritta dal chitarrista Chris DeGarmo, la canzone ha come argomento principale quello del sogno lucido, ovvero la pratica che avviene quando l'individuo si rende cosciente del proprio sogno e tenta di modificarlo a suo piacere.[2] DeGarmo ebbe l'idea per comporre il testo dopo aver letto un libro sull'argomento.[2] Verso la fine del brano, si sente un violoncello eseguire il motivetto della Ninna nanna di Brahms.[2]
Musicalmente, la canzone si caratterizza per la presenza di una vasta sezione orchestrale diretta da Michael Kamen.[3] È stata nominata per la Miglior canzone rock e la Miglior performance di un duo o un gruppo ai Grammy Awards 1992. Durante la serata di premiazione, il gruppo ha eseguito il brano dal vivo accompagnato dalla sezione orchestrale.[3]
Nel 2014 è stata indicata come la 19ª più grande power ballad di tutti i tempi da Yahoo! Music.[4]
Video musicale
Il videoclip del brano è stato diretto da Matt Mahurin.[5] Il video ha ricevuto diverse candidature agli MTV Video Music Awards 1991, venendo alla fine premiato come preferito del pubblico.[6]
Tracce
7" Single EMI 016-20 4249 7
Silent Lucidity – 5:47
The Mission (Live) – 6:10
CD-Maxi EMI 20 4249 2
Silent Lucidity – 5:47
The Mission (Live) – 6:10
Eyes of a Stranger (Live) – 8:06
Le tracce dal vivo sono state registrate all'Hammersmith Odeon di Londra, nel Regno Unito, il 14 e il 15 novembre 1990.
(EN) 277249 – Chart history, su Billboard. URL consultato il 16 febbraio 2016.
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(EN) Top Albums/CDs - Volume 54, No. 1, su collectionscanada.gc.ca. URL consultato il 16 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2016).
(EN) Queensrÿche - Silent Lucidity, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 16 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
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