Stessa spiaggia, stesso mare/Ollallà, Gigì è il 55º singolo di Mina, pubblicato a maggio del 1963 su vinile a 45 giri dall'etichetta Italdisc.[1][2]
Stessa spiaggia, stesso mare Ollallà, Gigì singolo discografico | |
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Artista | Mina |
Pubblicazione | 16 maggio 1963 |
Album di provenienza | Stessa spiaggia, stesso mare |
Genere | Musica leggera Pop |
Etichetta | Italdisc MH 134 |
Registrazione | mono |
Formati | 7" |
Mina - cronologia | |
Singolo precedente Qué no, qué no!/Dindi (1963)Singolo successivo
La ragazza dell'ombrellone accanto (1963)Mi guardano |
Pubblicato con due copertine diverse, quella ufficiale e una alternativa di tipo più comune.
Stampato e distribuito in Germania nel 1963 con copertina diversa (Polydor NH 52087).[3]
Entrambe le canzoni sono contenute nell'album Stessa spiaggia, stesso mare (1963) e nella raccolta Ritratto: I singoli Vol. 2 del 2010.[4] In quest'ultima Ollallà, Gigì è cantata in spagnolo.
Tony De Vita e la sua orchestra accompagnano Mina nei due brani.
Se si considerano le date di pubblicazione e i riscontri delle classifiche di vendita, non dovrebbe essere considerata una cover della versione originale cantata da Piero Focaccia. Quest'ultima è stata pubblicata a giugno, anche se le matrici fanno risalire l'incisione del pezzo fino al 28 marzo, mentre la versione di Mina è stata distribuita già a metà maggio.[5]
Canzone semplice e accattivante, con rime banali e prevedibili, ma dotata di grande "cantabilità", che riesce comunque nell'intento di lanciare Focaccia, ex bagnino di Cesenatico, nel mondo della canzone. Mina, contrariamente alla sua consuetudine, non personalizza il brano, stilisticamente identico a quello del cantante romagnolo.[6]
Questo pezzo presterà più tardi il titolo al successivo album/raccolta ufficiale di Mina. L'arrangiamento è di Tony De Vita.
La versione di Mina rimane in classifica per 11 settimane consecutive dal 22 giugno al 31 agosto oscillando tra il 4° (raggiunto due volte: la settimana del 20 giugno e quella del 3 agosto) e il 9º posto, lasciando le prime dieci a favore proprio di quella di Piero Focaccia, che tuttavia non riuscirà a far meglio del settimo posto raggiunto il 7 settembre.[7]
Anche nelle vendite annuali relative al 1963, il singolo di Mina si posiziona 32º, mentre quello di Focaccia 40°.[8]
Sempre nel 1963 la cantante incide il brano anche in
Presente pure nella raccolta ufficiale Mina Nº 7 del 1964.[1]
Nel 1963 Mina incide il brano anche in spagnolo; non è noto l'autore del testo. Questa versione, il cui titolo viene riportato con le grafie più varie, si trova nelle raccolte Mina canta in spagnolo (1995), Internazionale (1998) e Ritratto: I singoli Vol. 2 (2010).[4]
Nella discografia spagnola si trova nell'EP del 1963 Un desierto/Dindi/Oh la la, Gigi/Dejame llorar (Discophon 27.220).
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