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Theo, wir fahr'n nach Lodz è una canzone pop-Schlager incisa nel 1974 dalla cantante greca Vicky Léandros, di cui costituisce anche la hit più rappresentativa[1].

Theo, wir fahr'n nach Lodz
singolo discografico
ArtistaVicky Léandros
Pubblicazione1974
Durata3:52
Dischi1
Tracce2
GenerePop
Schlager
EtichettaPhilips Records
Hanseatic
ProduttoreLeo Léandros
Registrazione1974
Formati45 giri
Vicky Léandros - cronologia
Singolo precedente
Auf Wiedersehen, ihr Freunde mein
(1973)
Singolo successivo
Du läßt mir meine Welt
(1974)

Il brano, il cui testo è stato scritto da Klaus Munro e Leo Léandros[2][3][4], è un riadattamento di un canto militare del 1914-1915, Rosa, wir fahr'n nach Lodz[1][4][5][6], composto da Artur Marcell Werau (1887–1931; autore della melodia) e Fritz Löhner-Beda (1883-1942; autore del testo)[2][4][6], che a sua volta trae origine da una canzone popolare intonata dagli Ebrei polacchi nel XIX secolo[7][8].

Il singolo, prodotto da Leo Léandros[2][9] e pubblicato su etichetta Philips Records[2][9], raggiunse il 1º posto delle classifiche in Germania[9].

La Léandros ne ha inciso anche delle versioni in inglese, intitolate Henry, Let's Go to Town (per gli Stati Uniti) e Danny, Teach Me to Dance (per il Regno Unito) e una in francese, intitolata Théo, on va au bal (per la Francia e il Canada).[10]


Storia



Composizione



Origini

Lo stesso argomento in dettaglio: Rosa, wir fahr'n nach Lodz .

Le origini del brano Rosa wir fahr'n nach Lodz, da cui poi è stata tratta la canzone Theo, wir fahr'n nach Lodz, risalgono forse alla guerra dei trent'anni (1618-1648).[11]

Nel XIX secolo, la canzone veniva intonata dagli Ebrei di Łódź con le parole "Itzek, komm' mit nach Łódź" (ovvero "Itzek, vieni con me a Łódź") o simili come "Leo, wir geh'n nach Łódź, wir bau'n ein Haus und eine Fabrik" ("Leo, andiamo a Łódź, costruiamo una casa e una fabbrica").[7]

Successivamente, il brano fu rimodellato nel 1914 dai compositori ebreo-austriaci Artur Marcell Werau e Fritz Löhner-Beda con il titolo di Rosa, wir fahr'n nach Lodz[1][4][5][6], per essere intonato dalla truppe austriache, dove "Rosa" non era un nome di donna, bensì l'appellativo dato ad un cannone[5].

Il ritornello di Rosa, wir fahr'n nach Lodz (1914-1915), ripreso poi nel brano Theo, wir fahr'n nach Lodz
Il ritornello di Rosa, wir fahr'n nach Lodz (1914-1915), ripreso poi nel brano Theo, wir fahr'n nach Lodz

Da Rosa, wir fahr'n nach Lodz a Theo wir fahr'n nach Lodz

L'idea della composizione di Theo, wir fah'rn nach Lodz fu concepita da Leo Léandros, padre di Vicky Léandros, nel 1972, dopo aver sentito il brano Rosa, wir fahr'n nach Lodz nella fiction televisiva tedesca Der brave Soldat Schweijk, diretta da Wolfgang Liebeneiner e con protagonista Fritz Muliar ed ispirata al racconto di Jaroslav Hašek Il buon soldato Švejk.[6][10]


Il successo


Il brano fu presentato ufficialmente in Germania Ovest nel programma della ZDF Starparade, trasmesso il 16 maggio 1974.[6]

Da quel momento, diventò la hit favorita di radio e discoteche tedesche.[6] Il singolo rimase in classifica per 27 settimane[9], raggiungendo - come detto - il primo posto[9].


Testo


Il testo esprime la voglia di lasciare un paesino di campagna, definito "dimenticato da Dio" (gottverlass'nes Dorf) e "questo nido maledetto" (dies verdammtes Nest), pieno solo di fieno e letame, e di trasferirsi in città (nella fattispecie, la città di Łódź).[6]


Tracce[2]


  1. Theo, wir fahr'n nach Lodz 3:52
  2. Du und ich und der Himmel 4:00

Classifiche


Paese Posizione
massima
Nr. di settimane
Austria 15[9] 8[9]
Germania Ovest 1[9] 27[9]
Paesi Bassi 12[9] 6[9]
Svizzera 5[9] 11[9]

Aneddoti legati al brano



Il brano nella cultura di massa



Cover


Una cover del brano è stata incisa da Dieter Thomas Kuhn e la sua orchestra[3]


Note


  1. Vicky Leandros feiert am 23. August ihren 60. Geburtstag, in: Radio Berg
  2. Vicky Leandros – Theo, Wir Fahr'n Nach Lodz / Du Und Ich Und Der Himmel su Discogs
  3. Second Hand Songs: Theo, wir fahr'n nach Lodz
  4. Second Hand Songs: Rosa, wir fahr'n nach Lodz
  5. Pirol, Moritz, Halalí 2: Zehn Porträts, Orpheus, 2010, p. 228
  6. Tadellos gebaut, in: Der Spiegel, Nr. 32/1974
  7. Pirol, Moritz, op. cit., p. 227
  8. Urodziny piosenkarki od "Theo wir fahr'n nach Lodz" Archiviato il 16 febbraio 2015 in Internet Archive., in: Gazeta.pl - Łódź, 24.08.2012
  9. Swiss Charts: Theo, wir fah'rn nach Lodz
  10. Pirol, Moritz, op. cit., p. 229
  11. Haefs, Hanswilhelm, Das 3. Handbuch des nutzlosen Wissens, 2002, p. 93
  12. Derrick-Fanclub.de: Die Filmmusik

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