They Might Be Giants è l'omonimo primo album dei They Might Be Giants, conosciuto anche come il Pink Album, pubblicato nel 1986.
They Might Be Giants album in studio | |
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Artista | They Might Be Giants |
Pubblicazione | 1986 |
Durata | 38:41 |
Dischi | 1 |
Tracce | 19 |
Genere | Rock alternativo |
Etichetta | Bar/None Records |
Produttore | Bill Krauss, Matthew Hill |
Registrazione | 1985 - 1986 |
They Might Be Giants - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
Lincoln (1988) |
I testi del Pink Album contengono già le argomentazioni in chiave umoristica e ironica dei temi oscuri che riappariranno frequentemente nei loro successivi lavori: morte e mortalità (Nothing's Gonna Change My Clothes, ovvero Niente cambierà i miei vestiti, I Hope That I Get Old Before I Die, ovvero Spero di invecchiare prima di morire, Youth Culture Killed My Dog, ovvero La cultura giovanile ha ucciso il mio cane); ossessione e delusione (32 Footsteps, ovvero 32 Passi, Absolutely Bill's Mood, ovvero Definitivamente lo stato d'animo di Bill); fare un lavoro deprimente, servile (Put Your Hand Inside The Puppet Head, ovvero Metti la tua mano nella testa del pupazzo), nessun lavoro (Alienation's For The Rich, ovvero L'alienazione è per i ricchi) o a volte solo completamente strambo (Chess Piece Face, Faccia di pezzo degli scacchi).
La musica è semplice, generalmente un pop di sintetizzatore e chitarra accelerato punteggiata con eterogenei campioni audio e variando occasionalmente in arrangiamenti simili al country o al folk. Rhythm Section Want Ad commenta sulla percepita singolarità dello stile dei TMBG e poi sul ruolo dei due. Don't Let's Start è la canzone più conosciuta dell'album.
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