Third Ear Band, è il secondo album del gruppo musicale inglese Third Ear Band, pubblicato nel 1970 dalla Harvest Records[1]. L'album venne anche pubblicato con il titolo Elements.[2]
Third Ear Band album in studio | |
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Artista | Third Ear Band |
Pubblicazione | 1970 |
Durata | 36 min : 46 s |
Genere | Rock progressivo Musica sperimentale |
Etichetta | Harvest Records |
Produttore | Andrew King |
Third Ear Band - cronologia | |
Album precedente Alchemy (1969)Album successivo
Abelard and Heloise (1970) |
Third Ear Band è un concept album composto di quattro lunghi brani strumentali, ognuno dedicato a uno dei quattro elementi della filosofia presocratica.[3] I quattro brani sono di difficile classificazione, presentano connotati mistici e psichedelici, e trasfigurano il folk universale in chiave esoterica.[4]
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic[5] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Cesare Rizzi[3] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Piero Scaruffi[6] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Ondarock[7] | pietra miliare |
Third Ear Band è stato molto apprezzato dagli specialisti, e viene ritenuto uno dei migliori album della band, nonché uno dei migliori album di rock progressivo del periodo.[5][7] È inoltre presente in vari libri e classifiche dedicati ai migliori album pop/rock.[3][4][8] Cesare Rizzi lo considera più compiuto, omogeneo, e rifinito del precedente Alchemy, e afferma che si tratta di "un disco notturno, da ascoltare scollegando quattro sensi e utilizzando solo l'udito, solo così si possono cogliere certi dettagli che rimandano alle ispirazioni."[3] Oltre a considerarlo uno dei capolavori della musica rock tutta,[8] Piero Scaruffi dichiara che le quattro tracce dell'album "costituiscono i vertici della musica del 'terzo orecchio', giunta qui a limiti insuperabili di fusion esotica e di libera sperimentazione."[6]
Tutti i brani sono dei Third Ear Band.
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