Undercover è un album discografico del gruppo rock britannico dei Rolling Stones, pubblicato nel 1983 dalla Rolling Stones Records.
Undercover album in studio | |
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Artista | The Rolling Stones |
Pubblicazione | 7 novembre 1983 |
Durata | 45:00 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Rock Hard rock Dance rock Reggae rock |
Etichetta | Rolling Stones Records |
Produttore | The Glimmer Twins Chris Kimsey |
Registrazione | novembre 1982 - agosto 1983 |
Note | n. 4 ![]() n. 3 ![]() |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 1 000 000+) |
The Rolling Stones - cronologia | |
Album precedente Still Life (1982)Album successivo
(1984) | |
Singoli | |
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Dopo il precedente album di studio della band, Tattoo You (1981), che era composto in maggioranza da outtakes provenienti da lavori passati, Undercover fu il primo vero album di inediti pubblicato dagli Stones negli anni ottanta. Le tensioni in studio tra Jagger e Richards, riguardo alla direzione musicale da far intraprendere al gruppo, condizionarono la lavorazione dell'album. Mick Jagger spingeva per "svecchiare" il sound della band, volendo sperimentare con generi quali reggae, disco music, e new wave, mentre il chitarrista Keith Richards voleva che il gruppo tornasse alle proprie radici blues rock. Di conseguenza, il disco si rivelò essere una collezione eclettica, seppur discontinua dal punto di vista della qualità, di canzoni che spaziano in una grande varietà di stili. Oltre ai membri principali dei Rolling Stones, inclusi Ronnie Wood, Bill Wyman, e Charlie Watts, l'album vanta la presenza di numerosi musicisti ospiti.
Dal disco furono estratti tre singoli: Undercover of the Night, She Was Hot, e Too Much Blood (in versione dance a vinile 12").
A seguito dei recenti progressi tecnologici in ambito di registrazione, a Mick Jagger e Keith Richards si aggiunse in veste di co-produttore Chris Kimsey, primo produttore discografico esterno agli Stones fin dai tempi di Jimmy Miller. La lavorazione del disco ebbe inizio presso i Pathe Marconi Studios di Parigi, Francia, nel novembre 1982. Dopo la pausa per le festività natalizie, l'album fu completato a New York l'estate seguente.
L'incisione di Undercover fu un processo difficile, in gran parte perché Jagger e Richards erano ai ferri corti all'epoca a causa di vari dissidi di carattere artistico. Jagger voleva aggiornare la sonorità del gruppo seguendo i nuovi stili musicali del momento, mentre invece Richards credeva meglio per gli Stones focalizzarsi semplicemente sul rock e le proprie radici blues. Come risultato, ci furono numerose discussioni e liti, e la tensione tra i due membri principali della band sarebbe aumentata negli anni successivi. Un fattore concomitante che contribuì ad inasprire la situazione fu il fatto che Richards era emerso (almeno in parte) dal suo distruttivo stile di vita "sex, drug and rock and roll" del decennio precedente, e pretendeva un ruolo più vigile e attivo all'interno della band, con particolare attenzione alla direzione creativa del gruppo, con grande disappunto di Jagger, che aveva goduto di un quasi completo controllo creativo per circa un decennio.
I testi dei brani di Undercover sono tra i più macabri mai scritti da Jagger, con immagini truculente e invettive politiche, come quello del primo singolo estratto dall'album, Undercover of the Night, un brano di rara (per gli standard del gruppo) critica politica e sociale che prende di mira le dittature sudamericane; l'inno al sadomasochismo Tie You Up (The Pain of Love) e Too Much Blood, quest'ultima ispirata al caso di Issei Sagawa, un giapponese che aveva ucciso e mangiato una studentessa olandese:
(EN)
«A friend of mine was this Japanese |
(IT)
«Era un mio amico quel giapponese |
(Too Much Blood, The Rolling Stones) |
Musicalmente, Undercover risulta essere una commistione di generi hard-rock, new wave, pop, reggae, dub e soul[3], riflettendo la lotta per la leadership del gruppo in atto tra Jagger e Richards. Pretty Beat Up è in gran parte una composizione di Ronnie Wood, e Jagger e Richards erano entrambi restii alla sua inclusione nell'album. Too Tough è un pezzo rock più convenzionale e nello stile classico degli Stones.
Think I'm Going Mad era un pezzo registrato durante le sessioni per l'album Emotional Rescue nel 1979. Alla fine venne recuperato come B-side del singolo She Was Hot.
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Blender | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Robert Christgau | C+[6] |
MusicHound | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Onda Rock | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
The Rolling Stone Album Guide | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Undercover fu pubblicato nel novembre 1983, e raggiunse la terza posizione in classifica nel Regno Unito e la quarta negli Stati Uniti. Tuttavia, nonostante i buoni piazzamenti, l'album si rivelò una relativa delusione, interrompendo la striscia di primi posti in classifica (escludendo raccolte ed album dal vivo) negli Stati Uniti e fallendo nel produrre singoli di grande successo.
I giudizi contemporanei della critica nei confronti dell'opera sono controversi. In una recensione del disco apparsa sulla rivista Rolling Stone, Kurt Loder assegnò all'album 4 1⁄2 stellette su 5, definendolo "rock & roll senza alibi o scuse".[9] Contrariamente, Robert Christgau definì Undercover un "incomprensibile, esagerato, incoerente pezzo di merda", e lo etichettò come il "peggior album di studio della band".[10]
Anche se in gran parte lodato al momento della pubblicazione, molti fan presto riconobbero Undercover come uno dei lavori peggiori dei Rolling Stones; punto di vista condiviso dallo stesso Mick Jagger in successive interviste. Mentre alcuni critici tendono a incolpare la produzione "troppo anni ottanta", allora contemporanea, gran parte dell'album venne registrato in stile hard rock (She Was Hot, Too Tough, All the Way Down, e It Must Be Hell), portando molti a criticare il materiale ritenuto non all'altezza degli standard qualitativi degli Stones. Molte recensioni più recenti hanno anche notato l'eclettismo e la cattiveria dei testi dell'album, quest'ultima indicata come un riflesso della faida Jagger/Richards. Ma è tutta l'opera stessa che in definitiva viene vista come il segno più evidente del declino della band, ormai a corto di idee e pronta ad adeguarsi alle nuove mode musicali.[3]
Undercover si sarebbe rivelato essere l'ultimo album dei Rolling Stones che cercava seriamente di aprire nuove direzioni musicali alla band; in seguito la critica rimproverò spesso i successivi album degli Stones di affidarsi troppo comodamente alla consolidata loro formula di hard rock e blues dei primi anni settanta. Tuttavia, il disco è ancora oggi uno dei meno popolari e conosciuti degli Stones.
Undercover fu l'ultimo album dei Rolling Stones ad essere distribuito in Nord America dalla Rolling Stones Records attraverso l'originale accordo di distribuzione con la Atlantic Records, sussidiaria della Warner Music Group. Nel 1986 l'album è stato distribuito dalla CBS/Sony Music, e successivamente ristampato in formato CD dalla Virgin Records nel 1994, e ancora nel 2009 dalla Universal Music.
Testi e musiche di Mick Jagger & Keith Richards, eccetto dove indicato.
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