Fu il primo di due dischi commercializzati parallelamente allo Use Your Illusion Tour, insieme ad Use Your Illusion II. Negli Stati Uniti fu premiato con 7 dischi di platino.[20]
Descrizione
Questo disco, così come il concomitante volume II, segna una grande svolta nel percorso stilistico della band. Il sound subisce un cambiamento[1], dato che l'album in studio precedente, Appetite for Destruction, risulta essere più veloce e massiccio. Se questo è un album molto legato ai canoni dell'hard rock o dello sleaze rock, Use Your Illusion presenta pezzi articolati ed eterogenei.[24]
Accanto a canzoni dallo stile hard rock già riscontrato in Appetite for Destruction, come Back Off Bitch o Perfect Crime, si trova la ballata Don't Cry, passaggi acustici (You Ain't the First, Dead Horse) composizioni lunghe e intricate (Coma) o orchestrali (November Rain) e pezzi in cui partecipano cantanti diversi (il chitarrista Izzy Stradlin in Dust N' Bones, Alice Cooper in The Garden). L'album comprende inoltre la reinterpretazione di un vecchio pezzo di Paul McCartney, Live and Let Die, usato per l'omonimo film di James Bond (il cui titolo italiano è Agente 007 - Vivi e lascia morire, 1973).
Anche il numero delle canzoni, 16, è decisamente superiore alla media dei dischi rock.[24] Per November Rain fu girato uno dei video più costosi della storia della musica.
Pubblicati la mezzanotte del 17 settembre 1991, i due Illusion erano tra gli album più attesi nella storia del rock. Le previsioni del settore parlavano di vendite paragonabili a Thriller di Michael Jackson e Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen, questo nonostante grandi catene come Kmart e Walmart si fossero rifiutate di mettere in vendita i Guns N' Roses per via della loro volgarità. Le stime suggerirono la vendita di oltre 500 000 copie dei due album in sole due ore.[30] Le vendite di entrambi gli album si rivelarono alla fine inferiori rispetto alle aspettative, ma furono comunque un grande successo. Use Your Illusion I debuttò una posizione sotto Use Your Illusion II, principalmente perché il secondo conteneva il primo singolo estratto dai due album, You Could Be Mine, canzone utilizzata nella colonna sonora di Terminator 2 - Il giorno del giudizio.
Le recensioni di Use Your Illusion I furono in gran parte positive, ed è considerato come l'album più duro tra i due a causa in parte dell'influenza di Izzy Stradlin.[1] I critici lodarono soprattutto i brani più strutturati come November Rain e Coma, ma sottolinearono in maniera negativa la quantità di filler presenti all'interno dell'album.[24][29]
Tracce
Right Next Door to Hell (Rose, Stradlin, Caltia) - 3:02
W. Axl Rose – voce, pianoforte, sintetizzatore, tastiere, cori, chitarra acustica in Dead Horse
Slash – chitarra solista, ritmica e acustica, slide guitar, talk box, cori, dobro in You Ain't the First, basso a 6 corde in Right Next Door to Hell
Izzy Stradlin – chitarra solista, ritmica e acustica, cori, voce in Dust N' Bones, You Ain't The First e Double Talkin' Jive, percussioni in Bad Obsession
(EN) Stephen Thomas Erlewine, Use Your Illusion I, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 1º marzo 2014.
(ES) Certificaciones, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 13 settembre 2021. Digitare "Use Your Illusion I" in "Título".
(ES) Discos de oro y platino, su capif.org.ar, Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
(FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ªed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN978-951-1-21053-5.
(FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010). Selezionare "GUNS'N'ROSES" e premere "OK".
(ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ªed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN84-8048-639-2.
(EN) Guns N' Roses – Chart history, su Billboard. URL consultato il 1º marzo 2014.
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(DE) Album – Jahrescharts 1991, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 22 gennaio 2016.
(EN) Top Selling Albums of 1991, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 22 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
(EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 3 settembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
(DE) Jahreshitparade 1992, su austriancharts.at. URL consultato il 22 gennaio 2016.
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(EN) 1992: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 22 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
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