When the Eagle Flies è il nono album, pubblicato nel 1974, del gruppo rock inglese dei Traffic.
When the Eagle Flies album in studio | |
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Artista | Traffic |
Pubblicazione | Settembre 1974 |
Durata | 39:45 |
Genere | Rock Rock progressivo |
Etichetta | Island |
Produttore | Chris Blackwell |
Registrazione | Luglio 1973 – Giugno 1974 |
Traffic - cronologia | |
Album precedente On the Road (1973)Album successivo
Far from Home (1994) |
Rappresenta l'ultimo album della band fino alla sua riformazione nel 1994 con Far from Home. Sono presenti Jim Capaldi alla batteria, tastiera, sintetizzatore e voce; Rosko Gee al basso; Steve Winwood alla chitarra, tastiere e voce; Chris Wood al flauto e sassofono. (Il percussionista Rebop Kwaku Baah è "scaricato" prima del completamento dell'album, ma i suoi contributi permangono in due dei suoi brani). Viene utilizzata un'estesa varietà di tastiere più che nei precedenti album dei Traffic, alle quali si aggiungono Moog e Mellotron.
Quarto album consecutivo realizzato in studio, When the Eagle Flies perviene alla Top Ten nelle classifiche americane[1] e ottiene il gold album. Nel Regno Unito, invece, con molto meno successo, nelle classifiche arriva soltanto alla 31ª posizione, per poi scendere ancora durante la settimana successiva.[2] Onde sopperire alla scarsa affermazione ricevuta nella madrepatria, i Traffic fanno esibizioni dal vivo per propagandare l'album, ma alla fine si scioglieranno nel bel mezzo della tournée, nel 1974.
La composizione di Chris Wood, Moonchild Vulcan, viene registrata per essere inserita nell'album, ma alla fine cede il posto a Memories of a Rock N' Rolla.[3] Una registrazione dal vivo della canzone, suonata durante il tour a sostegno dell'album, verrà pubblicata in Vulcan, l'album solista di Wood, uscito postumo nel 2008.
Recensioni professionali | |
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Recensione | Giudizio |
AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Rolling Stone definisce l'album discontinuo e con un tono lugubre che si attaglia in modo superbo in Graveyard People e Walking in the Wind, ma altrove spesso "diventa anemico come risultato di un arrangiamento poveramente concepito o una produzione inadeguata". Tuttavia, viene elogiato l'uso di brani più condensati e concisi che promettono un mutamento in una certa direzione del gruppo, segnalando l'album per un rinnovato vigore del lavoro svolto da Winwood e Capaldi, come coautori di testi, e di quello di Winwood alle tastiere.[5] La recensione retrospettiva di AllMusic afferma il contrario e cioè: che l'album si abbandona nei meandri di lunghe parte strumentali più che in qualsiasi altro lavoro dei Traffic, con le parti vocali che non fanno altro che "improvvisare le melodie oltre il dovuto, prestando poca attenzione al significato delle parole".[4]
Tutte le canzoni sono state scritte da Steve Winwood e Jim Capaldi salvo laddove altrimenti specificato fra parentesi.
Classifica (1974) | Posizione massima |
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Regno Unito | 31[2] |
Stati Uniti (pop albums) | 9[1] |
url
(aiuto). URL consultato il 9 agosto 2011.![]() |