Zero - ovvero la famosa nevicata dell'85 è il terzo disco del gruppo musicale italiano Bluvertigo, pubblicato dall'etichetta discografica Mescal nel 1999.
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Zero-ovvero la famosa nevicata dell'85 album in studio | |
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Artista | Bluvertigo |
Pubblicazione | 25 ottobre 1999[1] |
Durata | 66:28 |
Dischi | 1 |
Tracce | 16 |
Genere | Rock elettronico Synth pop Elettropop |
Etichetta | Mescal/Sony BMG |
Produttore | Morgan |
Registrazione | Officine Meccaniche (Milano), Pinaxa Studio (Milano) e Mountain Studios (Montreux)[2] |
Certificazioni | |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 100 000+) |
Bluvertigo - cronologia | |
Album precedente (1997) Album successivo
(2001) | |
Singoli | |
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Il titolo è ispirato alla nevicata che colpì buona parte dell'Italia, isole comprese, nel gennaio 1985.
Il disco arrivava a due anni di distanza dal successo del precedente Metallo non metallo, ed era atteso da tutti come l'album che avrebbe dovuto consacrare la band. Nell'idearlo e registrarlo, la band si prefissò l'obiettivo di realizzare musica sperimentale e pop allo stesso tempo. Morgan era guidato da un’idea ambiziosa: scrivere un album di canzoni che rispondessero ognuna a un diverso principio costitutivo e usare le migliori tecnologie disponibili in quel momento di passaggio fra analogico e digitale.[2] L'unica cosa che le canzoni avrebbero avuto in comune era il sound, il concetto consisteva nel tradurre in musica l’immagine della grande nevicata citata nel sottotitolo dell’album, che nel gennaio del 1985 aveva fermato Milano per alcuni giorni, in una sorta di gelo digitale, ottenuto eliminando ogni riverbero per dare l’impressione che la musica provenisse da un ambiente e uno spazio non definito. Il risultato avrebbe dovuto avere un suono straniante, glaciale e prepotente.[4]
La pre-produzione fu fatta in uno studio messo a punto nel seminterrato insonorizzato della casa di famiglia di Morgan, a Monza. I musicisti improvvisarono senza sosta per nove mesi, poi Morgan di volta in volta si metteva al lavoro per editare il materiale registrato. L'album, più che una composizione, viene considerato dallo stesso come una scomposizione, in quanto frutto di un totale ri-editing.[4] La band andò al Mountain Studios di Montreux solo per il mix del disco, dove ebbe modo di lavorare con David Richards, fonico di David Bowie e dei Queen.
La Sony, che aveva sostenuto con grandi aspettative il progetto e investito una cospicua somma per la produzione, sperava di vendere almeno 250 000 copie. Il disco invece andò peggio del precedente, raggiungendo inizialmente le 70 000 copie. Zero è considerato un album difficile e non venne capito né dal pubblico né dalla critica.[4]
«Io è un altro» |
(Lettera del Veggente, Arthur Rimbaud) |
«Lo zero non esiste» |
(Robert Kaplan) |
«Niente è nulla» |
(Parmenide) |
«Tutto è mio» |
(Manlio Sgalambro) |
«Il messaggio è conservare bottiglie vuote» |
(Zelig, Woody Allen) |
Tutti i brani sono testo e musica di Marco Castoldi, tranne dove indicato.
Classifica (1999) | Posizione massima |
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Italia[5] | 12 |
'Always crashing in the same car' è la cover di un brano di David Bowie presente nell'album Low del 1977
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