Gli Acqua Fragile sono una band di rock progressivo italiano degli anni settanta, originario della zona di Parma[1].
Acqua Fragile | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Rock progressivo |
Periodo di attività musicale | 1971 – 1975 2013 (Reunion) 2017 – in attività |
Etichetta | Numero Uno, Dischi Ricordi |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 3 |
Live | 1 |
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Il complesso si chiamava inizialmente "Gli Immortali", e comprendeva Bernardo Lanzetti (voce), Gino Campanini (chitarra) e Piero Canavera (batteria), a cui si erano aggiunti in seguito il tastierista Maurizio Mori e il bassista Franz Dondi. Dondi proveniva da un altro ensemble minore, I Moschettieri, che nel 1967 aveva inciso un 45 giri (Il tempo dell'amore) e aveva suonato come spalla in un concerto italiano dei Rolling Stones.
Gli Immortali iniziarono a esibirsi dal vivo e, nei primi anni settanta, furono notati dai membri della Premiata Forneria Marconi (PFM), una delle band di spicco del panorama del rock progressivo italiano. Il manager della PFM Franco Mamone decise di seguire anche il complesso di Lanzetti, che nel frattempo aveva cambiato nome in "Acqua Fragile". Mamone riuscì a far suonare il quintetto come supporter di molti esponenti del rock progressivo, quali: Soft Machine, Uriah Heep e Gentle Giant.
Il primo album degli Acqua Fragile, Acqua Fragile, fu pubblicato dall'etichetta indipendente Numero Uno nel 1973 Era un lavoro chiaramente ispirato al progressive britannico (soprattutto Genesis e Gentle Giant) e cantato in inglese, fatto piuttosto anomalo per il panorama discografico italiano dell'epoca. L'album fu distribuito solo in Italia, e non ebbe il successo sperato.
Il disco successivo, Mass Media Stars (1974)[1] fu stampato anche per il mercato statunitense che già aveva accolto con entusiasmo la PFM. Alla fine dell'anno il complesso acquisì un nuovo elemento, il tastierista Joe Vescovi, proveniente dal quartetto The Trip appena scioltosi, ma poco tempo dopo fu il cantante Lanzetti ad abbandonare per entrare nella PFM (con cui avrebbe realizzato Chocolate Kings). Lanzetti fu sostituito per qualche tempo da Roby Facini (precedentemente nei Top 4 e successivamente nei Dik Dik insieme a Vescovi, e in pianta stabile nella band di Riccardo Fogli), ma il quartetto non produsse più nulla e si sciolse definitivamente nel 1975.
Per alcuni decenni, i membri del complesso percorsero strade indipendenti. Lanzetti, dopo la PFM, intraprese una carriera solista di discreto successo, allontanandosi dal rock progressivo; successivamente collaborerà con i Mangala Vallis (ensemble reggiano guidato da Gigi Cavalli Cocchi) nel loro album d'esordio The Book of Dreams (2003), per poi entrare stabilmente nel nucleo a partire da Lycanthrope (2005). Dondi e Canavera suoneranno per qualche tempo nei Rocky's Filj, e poi negli Shout!, una tribute band dei Beatles che pubblicherà due CD negli anni novanta. Dondi, successivamente, fonderà l'Acqua Fragile Project, che riproporrà brani del repertorio Acqua Fragile.
Dopo l'esperienza del concerto VOX 40 del 2013, Lanzetti, Dondi e Canavera decisero di produrre un nuovo album. Nell'ottobre 2017, per l'etichetta britannica Cherry Red, viene pubblicato: A New Chant contenente otto brani originali, sette in lingua inglese e uno in italiano. Nel novembre 2018 i tre annunciarono il ritorno sulle scene live includendo nella formazione anche Rosella Volta (voce) e Michelangelo Ferilli (chitarre), già membri dell'Acqua Fragile Project.[2]
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