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Il Clan Vesuvio è stato un collettivo Rap tra i pionieri dell'hip hop napoletano e tra i più importanti gruppi italiani del genere[1][2], fondato da Lucariello e dal beatmaker Peppe 'O Red nel 1996.

Clan Vesuvio
Paese d'origine Italia
GenereHip hop
Periodo di attività musicale1996  ?
Album pubblicati1
Studio1

Storia



Le origini e “Spaccanapoli”


Il nome "Clan Vesuvio" è stato inventato da Andrea Lucisano, in arte Scacco Matto, che per divergenze di opinione è tuttavia uscito subito dal gruppo, firmando una collaborazione nel brano "La filigrana" del collettivo Clan Vesuvio All Stars. Altri membri del gruppo erano Dj Giudi, Dj Carmela, Squalo, Svez e Ginetto Wiz. Nel 1997 venne pubblicato il disco Spaccanapoli, prodotto da Roy Pompeiano per la S. Gennaro Funk Production, che in pochi mesi vendette quasi 3000 copie[senza fonte]. L'album, cantato quasi interamente in italiano, fu uno dei primi dischi prodotti da un gruppo rap napoletano[3]. Nel disco fecero la loro prima apparizione i Co'Sang[4], con la traccia Paura che Passa firmata da Tony Molla (Ntò), Luca Malphi (Luchè), Denè e Daiana. Il successo del disco portò il Clan a girare per molti centri sociali e numerose piazze italiane.[5]


Le carriere individuali


Per divergenze artistiche nel 1999 alcuni membri lasciarono il collettivo, e rimasero Peppe 'O Red, Lucariello e i Co'Sang.[senza fonte]

Lucariello, i Co'Sang, Svez[6] e Dj Carmela[7] hanno intrapreso carriere professionali soliste pluridecennali, nella musica e nelle diverse competenze creative e tecniche, mentre Speaker Cenzou ha proseguito la propria.


Celebrazioni e tributi


Per celebrare il ventesimo anno dall'uscita del disco è stata distribuita nei negozi digitali una versione rimasterizzata.[8]

Il collettivo è stato citato come fonte d'ispirazione ed esempio da altri rapper, come Fabio Farti[9] e Clementino[10].


Formazione



Discografia



Album in studio



Partecipazioni



Raccolte


Note


  1. Michele Monina, Sussidiario del rap napoletano: dai 99 Posse a Clementino passando per i Sangue Mostro, su Il Fatto Quotidiano, Editoriale il Fatto S.p.A., 19 maggio 2016. URL consultato l'11 ottobre 2018.
    «Non si può non parlare del rap a Napoli senza citare Spaccanapoli, album datato 1997 del Clan Vesuvio, lavoro in cui si muoveranno alcuni dei protagonisti del decennio a seguire»
  2. Zukar.
  3. Massa e Miraglia.
  4. Paldo.
  5. Eugenia Conti, Intervista con Lucariello. "Napoli torni capitale, anche musicale", su Identità Insorgenti, 12 marzo 2014. URL consultato il 27 settembre 2018.
  6. Paolo del Kemp, Svez: “Rap Veritas”, su Magazine.Gold, 25 gennaio 2011. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  7. DJ CARMELA, su REGOON. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  8. Redazione, Esce in digitale "Spaccanapoli", disco dello storico Clan Vesuvio, su RapperItaliani.com, 10 marzo 2016. URL consultato il 27 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2018).
  9. Paolo Carol Cristi, Intervista a Fabio Farti, rapper napoletano, su Bagni pubblici – Un blog di storie e bagni pubblici. URL consultato il 5 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2018).
  10. Clementino.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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