I Cranes sono un gruppo musicale britannico, appartenente ai generi alternative pop, indie rock e dream pop.[1] Sono noti soprattutto per il tono vocale delicato, ma impostato su un registro estremamente alto, definito diafano e infantile[2], della cantante Alison Shaw.
Cranes | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Rock alternativo[1] Indie rock[1] Dream pop[1] |
Periodo di attività musicale | 1985 – in attività |
Etichetta | Manifesto/Dadaphonic/Lolo |
Album pubblicati | 14 |
Studio | 11 |
Live | 2 |
Raccolte | 1 |
Sito ufficiale | |
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I Cranes prendono il nome dalle innumerevoli gru (in inglese appunto crane) che si trovano attorno ai moli del porto di Portsmouth.
Il gruppo si è formato a Portsmouth (Inghilterra) verso la metà degli anni ottanta dall'iniziativa dei fratelli Alison (voce e basso) e Jim Shaw (batteria). A completare la formazione saranno Mark Francombe (chitarra) e Matt Cope (basso e chitarra).
Nel 1986 esordiscono con il demo-tape Fuse, che li mette in luce nel panorama underground inglese. Dopo diverse apparizioni in compilation, riescono ad autoprodursi il mini-CD Self-Non-Self, che attira l'attenzione di John Peel, celebre DJ della BBC.
Nel luglio 1990 il gruppo viene scritturato dalla Dedicated (filiale della BMG Records), che pubblica l'album Wings of Joy. L'approccio dark del disco, basato su muri di chitarre e sonorità minimalistiche, crea un suggestivo effetto accostato alla voce infantile di Alison Shaw.
La loro popolarità crebbe notevolmente nel 1992, quando parteciparono ad un tour insieme ai The Cure. In questa occasione nacque anche una collaborazione con Robert Smith, che curò successivamente il remix di alcuni brani dei Cranes, tra cui Jewel, che riscosse un discreto successo presso il pubblico. Con l'album Forever (1993) il gruppo si ritaglia uno spazio importante nella scena indipendente britannica. Rispetto al passato, questo album propone degli arrangiamenti più leggeri. Il singolo Jewel subirà diversi remix: oltre a quello del già citato Smith, sarà ripreso da Jim Foetus e da Ivo Watts-Russell ("guru" della 4AD).
Nel 1994 esce l'album capolavoro Loved. Il disco sfodera ballate eleganti e claustrofobiche, impreziosite da strumenti acustici e tastiere, oltre che le proverbiali chitarre distorte. Un anno dopo esce La Tragédie d'Oreste et Électre.
Nel 1997 viene pubblicato un disco pop, che oltretutto non frutta alla band il successo sperato. Si tratta di Population Four. Il gruppo divorzia dalla propria etichetta con la pubblicazione della doppia raccolta EP Collection Vols 1 & 2 (1998).
Da quel momento il gruppo non diede notizie di sé per circa quattro anni ma, dato che Jim e Alison Shaw sono fratello e sorella, la band in realtà non si sciolse mai del tutto. Così, dopo questa pausa, ricominciarono a comporre nuovi brani pubblicando nel 2001 l'album Future Songs. Nel frattempo vi erano stati due cambi in formazione, con gli ingressi di Jon Callender (batteria) e Paul Smith (chitarra). Future Songs è un album prodotto dagli stessi Cranes in collaborazione con l'etichetta Dadaphonic[3].
Nel 2004 esce Particles and Waves, che riporta definitivamente i Cranes all'attenzione di pubblico e critica, anche se sono ben lontani i fasti degli esordi. Questi lavori hanno rappresentato un cambiamento complessivo del loro stile musicale, che ora tende verso un sound riconducibile all'ambient e dal tono maggiormente etereo.
Tutto ciò viene confermato anche dal loro successivo album, intitolato semplicemente Cranes (2008). Tuttavia, nonostante questa svolta in direzione della musica elettronica, il gruppo ha comunque mantenuto i suoi tratti più caratteristici, continuando ad imperniare i pezzi sul canto infantile ed ammaliante di Alison Shaw.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146750630 · ISNI (EN) 0000 0001 1533 997X · LCCN (EN) no98027830 · BNF (FR) cb139454964 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no98027830 |
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