I Ground Zero erano composti dal chitarrista e "turntablist" Otomo Yoshihide, Hideki Kato, Masahiro Uemura più vari collaboratori saltuari.[1] Si formarono nell'autunno del 1990 per suonare la composizione Cobra di John Zorn.[2] Sono riconosciuti per essere stati il primo complesso di improvvisazione libera a usare i giradischi.[3] Il loro Revolutionary Pekinese Opera ver. 1.28 (1995) è il primo di una serie di progetti che vede la collaborazione di Yoshihide con Sachiko M. I Ground Zero si sciolsero dopo aver rielaborato il materiale tratto da un concerto dei Cassiber, che fu pubblicato nell'album Live in Tokyo (1998) di questi ultimi.[2]
Stile musicale
I Ground Zero erano artefici di uno stile dissonante e sperimentale che risente la lezione del free jazz, dell'improvvisazione libera, del musica pop e del rock.[2] Il gruppo fa uso di arrangiamenti anche insoliti fra cui giradischi, campionatore, shamisen, sassofono, koto, omnichord, chitarra elettrica e due batterie.[1][3]
Discografia
1992 – Ground Zero
1993 – Null & Void
1996 – Revolutionary Pekinese Opera ver. 1.28
1997 – Consume Red
1997 – Plays Standards
1999 – Last Concert
Note
(EN) Todd S. Jenkins, Free jazz and free improvisation: An encyclopedia, Greenwood, 2004, p.165.
(EN) Caleb Kelly, Cracked Media: The Sound of Malfunction, MIT, 2018, p.2009.
(EN) Christoph Cox, Daniel Warner, Audio culture: readings in modern music, Continuum International Publishing Group, 2004, p.405.
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