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I Pitura Freska sono stati un gruppo musicale reggae italiano, fondato a Venezia e attivo tra il 1987 e il 2002.

Pitura Freska
I Pitura Freska in un'immagine del 1992.
Paese d'origine Italia
(Venezia)
GenereReggae
Rock demenziale
Periodo di attività musicale1987  2002
Album pubblicati10
Sito ufficiale

Caratteristica dei Pitura Freska è la composizione di brani di genere reggae e talvolta rock, con testi quasi sempre in veneziano; la scelta linguistica si lega all'origine dei musicisti, tutti nativi di Venezia e legati a Marghera.


Storia



Origini


Il nome del gruppo si deve al vignettista Sandro Maso (detto Ciaci el Kinder), che racconta: «Sarà stato il 1981, c'era la Festa del sole in Campo Santa Margherita a Venezia, organizzata dagli anarchici. Mi ricordo che c'era anche Veronelli, per i vini, figurati. La band non aveva un nome, ma ne serviva uno per salire sul palco. Mi ricordai allora di un film di Stanlio e Ollio che in una scena dovevano arrampicarsi sul muro di un cimitero e salivano lungo un palo in cima al quale c'era un cartello con la scritta: "wet paint", vernice fresca. Mi sembrò una bella metafora della vita che ti sporca i panni prima di scavalcare il fatidico muro del cimitero. Il nome Pitura Freska salta fuori da lì. Dirò di più, il primo concerto in Campo Santa Margherita è stato fatto proprio dai Wet Paint e c'era Skardy di sicuro perché mi ricordo che è caduto suonando dal palco e lo hanno preso e ributtato su al volo. Ciuke non c'era. In seguito, con il nome Wet Paint (che già veniva solitamente tradotto Pitura Freska) suonammo nelle scuole, allo storico centro sociale di Marghera e in qualche club di Mestre. Lo stile, battezzato porno rock, ricordava gli Skiantos e, molto alla lontana, Frank Zappa. C'era già il reggae, ma solo come citazione. Poi c'è stato il concerto di Bob Marley a Milano nel 1980 e da lì Skardy è tornato innamorato del reggae e io a quel punto ho chiuso l'esperienza con i Pitura Freska. Non mi interessava il reggae»[senza fonte]. Tuttavia Ciaci continuò a firmare le copertine dei dischi, tanto che è sua l'invenzione del leone di San Marley, parodia del leone di San Marco, con lo spinello in bocca[1].

La prima apparizione televisiva degna di nota dei Pitura Freska fu per mezzo dell'emittente locale Televenezia, la quale utilizzò una delle loro prime canzoni, Saria beo, pubblicata nel 1990 in Ossigeno, come sigla per un semiserio TG estivo.


Carriera musicale


Il loro primo album ufficiale, realizzato con la Psycho Records e distribuito dalla BMG nel 1991, è intitolato Na bruta banda e comprende anche il loro primo grande successo, Pin Floi, scritto nel 1989 e inserito nell'audiocassetta Ossigeno, distribuita ai concerti del gruppo e in qualche negozio del Veneto, prima di realizzare il primo album ufficiale: la canzone, divenuta una pietra miliare della canzone dialettale veneziana,[2] racconta l'esperienza diretta del cantante Sir Oliver Skardy che non riuscì a raggiungere l'area del concerto dei Pink Floyd a Venezia organizzato durante la festa del Redentore del 1989, a causa della grande confusione e dello sciopero dei trasporti pubblici locali indetto proprio il giorno del concerto.[3]. L'album include altri successi come Marghera, Bienal e Suca baruca.

Nell'estate del 1992 viene pubblicato il singolo Murassi, brano già noto ai fans ma ancora inedito su disco. Alle versioni in vinile vengono aggiunte anche quelle su CD singolo. Inoltre nello stesso disco vi è un remix della ormai celebre Pin Floi aggiunto come bonus track. Nel 1993 esce in tutta Italia Duri i banchi, un album che comprende, tra le altre, alcune delle canzoni più note: Picinin, Ara che ben, La pianta e altre già note ai fans di lunga data, ma prima d'ora mai pubblicate ufficialmente. La qualità musicale e testuale dei lavori dei Pitura Freska si evolve con l'album Yeah (1995), contenente il brano Olanda, scritto nel 1994.

Sempre nel 1994 la loro versione di C'era un ragazzo che come me (amava Marley e Peter Tosh) viene inclusa in una raccolta di brani italiani storici, cantati però da band emergenti, intitolata Fatti e Rifatti. Questa versione non verrà però inclusa in nessun album del gruppo veneziano. Sorte differente invece per un'altra cover, la battistiana 7 e 40 inclusa nel secondo volume di Innocenti Evasioni, con i successi di Lucio Battisti ricantati anche in questo caso da voci emergenti (nel primo volume invece a cantare i classici di Lucio vi erano cantanti e gruppi già affermati) e inclusa nelle ristampe di Yeah.

La band lagunare trova il maggior riscontro di pubblico, imponendosi sulla scena nazionale, nel biennio 1996-1997, in primis il singolo Crudele del 1996 risulta come il tormentone estivo e quando il nuovo album, Gran calma, ottiene un notevole successo discografico, grazie a Ridicoli e soprattutto a Papa nero, presentata al Festival di Sanremo 1997: la canzone, cantata da Skardy e da Marco Forieri, presenta ritmi molto orecchiabili e un testo dal tema piuttosto insolito, del quale ha fatto storia il ritornello:

«Sarà vero?
dopo Miss Italia 'ver un papa nero
no me par vero
un papa nero
che 'scolta łe 'me canxon in venexian
ma ch'el 'xé nero african»

(Pitura Freska, da Papa Nero - 1997)

Dopo l'esperienza del festival nazionale i Pitura Freska hanno vissuto fasi di minore ispirazione e, dopo la produzione di album di minor successo come Tutto Olive, Piatti roventi e Golden, tra il 1999 e il 2001, il gruppo si è sciolto definitivamente nel 2002, anche per le esigenze artistiche dei singoli membri, che cominciavano a intraprendere percorsi personali sempre più impegnativi[4] L'ultimo singolo della band è stato un remix di Le sorti de un pianeta in beneficenza per Emergency, uscito nel 2001.


Storia recente


Il 15 gennaio 2008 muore all'età di 57 anni Francesco Casucci (Ciuke), a causa di una malattia che lo affliggeva da tempo: era stato cofondatore dei Pitura Freska e bassista dal 1982 al 1992, nonché grande amico di Skardy[5].

Il 5 febbraio 2008, martedì grasso, in occasione della chiusura dell'edizione 2008 del Carnevale di Venezia, la band si riunisce nuovamente per un grande concerto esibendosi per più di due ore davanti ad una Piazza San Marco gremita, proponendo una selezione dei migliori brani del proprio repertorio. Nel marzo dello stesso anno si è poi tenuta, presso il locale "Al Vapore", una serata per la commemorazione ufficiale del compagno Ciuke, rinnovatasi il successivo 29 luglio.


Formazione


Sir Oliver Skardy in concerto nel 1997
Sir Oliver Skardy in concerto nel 1997

Sono infine da segnalare i cori di voci femminili presenti in vari brani della band (Patrizia di Malta, Daniela Rando, Rosa Emilia Dias), il bassista Willy N'For, i batteristi Graziano Guerriero, Mokhtar Samba, Giorgio Zanier e Luca Bortoluzzi, i tastieristi U-ge Muner, "Tastie"Rino Zinno, Giovanni Boscariol, Gianluca Ballarin e Marco Ponchiroli.


Discografia


Album in studio
Live
Raccolte
Remix

Note


  1. Immagine del leone di San Marley nel sito ufficiale dei Pitura Freska, su piturafreska.it. URL consultato il 19 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016).
  2. Veneto, EDT - Lonely Planet, p. 895.
  3. Pin Floi, su genius.com.
  4. Pitura Freska, "Arrivederci di tutto" Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
  5. Articolo de La Nuova di Venezia e Mestre, 16 gennaio 2008, su nuovavenezia.gelocal.it. URL consultato il 6 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2009).

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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