I Revocation sono una death metal band statunitense di Boston, Massachusetts. La band è stata fondata dal chitarrista e cantante David Davidson, dal bassista Anthony Buda e dal batterista Phil Dubois-Coyne nel 2000. In origine venne scelto il nome Cryptic Warning, ma fu cambiato in Revocation nel 2006. Dal 2015 l'unico membro originale è rimasto Davidson, principale compositore dei pezzi del gruppo, mentre al basso figura Brett Bamberger e alla batteria Ash Pearson. Dal 2010 al 2020 ha fatto parte del gruppo anche il chitarrista ritmico Dan Gargiulo.
Revocation | |
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Paese d'origine | ![]() (Boston, Massachusetts) |
Genere | Technical death metal Thrash metal |
Periodo di attività musicale | 2006 – in attività |
Etichetta | Metal Blade Records, Relapse Records |
Album pubblicati | 8 |
Studio | 8 |
Sito ufficiale | |
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Prima della firma con la Metal Blade Records, il gruppo ha pubblicato quattro album in studio: Empire of the Obscene (2008), Existence Is Futile (2009) e Chaos of Forms (2011) e Revocation (2013), dei quali gli ultimi tre sotto la Relapse Records.
Successivamente vengono pubblicati Deathless (2014), Great Is Our Sin (2016), The Outer Ones (2018) e Netherheaven (2022), che seguono il successo commerciale dell'eponimo Revocation, il primo del gruppo a classificarsi nella Billboard 200.
Nel 2000, il chitarrista David Davidson, il batterista Phil Dubois-Coyne e il bassista Anthony Buda, che al tempo frequentavano il liceo a Boston, Massachusetts, formarono i Cryptic Warning, influenzati da gruppi come Guns N' Roses e Metallica. La band ha registrato la sua prima demo nel 2002 ed ha guadagnato un seguito nei dintorni di Boston, esibendosi anche al di fuori del Massachusetts. La seconda demo, Internally Reviled, fu registrata nel 2004. Nel 2005, i Cryptic Warning registrarono il loro studio album di debutto, Sanity's Aberration, ma la band non era soddisfatta della qualità della produzione dell'album. Ricordando quelle registrazioni, Davidson ha detto: "Abbiamo registrato l'album con la persona sbagliata, quindi non abbiamo ottenuto il sound che volevamo. La produzione più pesante della discografia del nostro produttore era The Cult. Un sacco di gente lo adora ancora, i fan della old-school lo usavano per presentarsi a tutti gli spettacoli, ma noi, non siamo stati molto soddisfatti di questa produzione. Abbiamo ritenuto che fosse uno degli errori che abbiamo commesso".[1]
La band decise di cambiare il proprio nome in Revocation nel 2006; Davidson ha commentato: "Penso che, guardando un po' più in profondità, abbiamo fatto molti errori con i Cryptic Warning. Eravamo giovani e non sapevamo veramente cosa stavamo facendo, quindi Revocation per noi ha significato ripartire da zero con una tabula rasa, revocando i nostri errori del passato". Con un cambio di direzione, i Revocation prontamente registrarono una demo di tre canzoni dal titolo Summon the Spawn, e nel 2008 tornarono in studio per registrare il loro primo album, Empire of the Obscene. L'album è stato auto-prodotto, e la band ha finanziato il proprio tour, attirando l'interesse di diverse etichette discografiche. I Revocation successivamente firmarono per Relapse Records.[1] La band fece una serie di spettacoli regionali prima di registrare il suo secondo album, Existence is Futile, uscito il 29 settembre 2009. L'album è stato descritto da All Music come "uno dei migliori album metal del 2009",[2] mentre il magazine Spin ha nominato i Revocation come una delle dieci band da guardare nel 2010.[3] Nel mese di ottobre del 2009, la band si esibì per la Relapse al CMJ Music Marathon.[4]
La musica dei Revocation è stata descritta dai giornalisti come una fusione tra technical death metal e thrash metal.[5][6]
Le caratteristiche che definiscono il suono dei Revocation includono un "complesso intreccio tra chitarra e basso" di riffs dissonanti, bass breaks e assoli di chitarra unita alla galoppante batteria double-bass, ritmi death metal, "breakdown" hard rock e groove.[6] Voci che variano dal growl alle urla grindcore,[1] anche se "ancora riconoscibili come voci umane".[2]
I critici di musica hanno fatto notare che lo stile di Davidson è l'aspetto preminente del sound dei Revocation.[1][7] La rivista Exclaim! ha descritto l'abile lavoro di Davidson dicendo, "In generale, la maggior parte delle band con un tocco "meccanico" e assoli overwrought tendono ad essere interessanti solo per tre secondi. Questo è il tempo necessario per capire che alcune frombolerie di chitarra dominano la band; ha trascorso la sua giovinezza a masturbarsi invece di uscire con gli amici e ora usa il suo talento per le 6 corde"[6] Davidson sviluppò la sua tecnica alla chitarra, frequentando il Berklee College of Music, dove si è concentrato sulla poliritmia per il jazz. Questa formazione musicale gli ha dato una conoscenza sia nel suonare che nel scrivere canzoni, mentre "alcuni degli aspetti atonali del jazz gli hanno dato un diverso punto di vista su come comporre e assoli."[8]
Ricordando le sue prime influenze, Davidson cita Slash, Dimebag Darrell, e Marty Friedman.[9] Davidson dice che come band, i Revocation hanno una vasta gamma di influenze,[10] e fra queste vi sono gruppi come Exhorder, Dark Angel, Megadeth, Pestilence, Atheist, Gorguts, Forbidden, Spastic Ink, Martyr e Exodus.[8]
Per quanto riguarda la sezione ritmica della band, i critici hanno opinioni diverse, mentre About.com ha dichiarato che Buda e Dubois-Coyne "praticano il proprio marchio brutale con un'intensità spietata",[11] la rivista Decibel commenta che mentre Davidson è in assolo "il resto della band spesso non riesce a compensare".[7] In contrasto con tali pareri, All Music ha detto: "Forse la cosa più sorprendente dei Revocation, però, è che sono un trio".[2]
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