Robert "Bobby" Hutcherson (Los Angeles, 27 gennaio 1941 – 15 agosto 2016) è stato un vibrafonista statunitense. Uno dei grandi vibrafonisti assieme a Lionel Hampton, Milt Jackson, Gary Burton, Roy Ayers, Bobby Hutcherson si è affermato nella prima metà degli anni sessanta, ridefinendo, fra hard bop e free jazz, il ruolo del vibrafono nel jazz.
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Bobby Hutcherson | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | 1960 – 2016 |
Strumento | Vibrafono |
Etichetta | Landmark, Blue Note Records |
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Dopo aver cominciato suonando il pianoforte, rimase folgorato dall'ascolto di un disco di Milt Jackson e decise di passare al vibrafono. Prese alcune lezioni da Dave Pike e si unì quindi al sassofonista Charles Lloyd.
Nel 1960 entrò nel gruppo di Al Grey e Billy Mitchell, che nel 1961 fu scritturato al famoso jazz club di New York Birdland. Hutcherson decise di restare a New York e ben presto suonò e registrò con musicisti importanti quali Hank Mobley, Herbie Hancock, Al Green, Jackie McLean e altri.
Cominciò in questo periodo a incidere come sideman per la Blue Note Records suonando fra l'altro in due dischi importanti : One Step Beyond (1963) di McLean e Out to Lunch! (1964) di Eric Dolphy. Nello stesso anno vinse il referendum della rivista jazz "Down Beat".
Il suo primo disco solista, Dialogue (1965), fu un successo di critica. Altri ne seguirono, molto apprezzati dalla critica, meno dal pubblico.
Nel 1967 ritornò a Los Angeles e formò un suo quintetto che però non ebbe molto successo. Dalla metà degli anni ottanta è di nuovo in pista e registra con la Landmark, poi con la Verve Records in uno stile mainstream apprezzabile e virtuosistico ma lontano dai livelli dei suoi dischi dei primi anni sessanta[senza fonte].
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