Charlie Christian, nome completo Charles Henry Christian (Bonham, 29 luglio 1916 – New York, 2 marzo 1942), è stato un chitarrista statunitense di jazz e blues.
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Charlie Christian | |
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Charles Henry Christian | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | 1934 – 1941 |
Strumento | chitarra |
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Charles Henry Christian nacque a Bonham, in Texas, il 29 luglio 1916. Presto Charlie imparò a suonare la chitarra (su uno strumento economico regalatogli dal padre) sviluppando una tecnica sopraffina che gli consentì di gettare le basi per definire un ruolo di rilievo alla chitarra elettrica, fino al quell'epoca relegata a un ruolo secondario e di mero accompagnamento. È considerato, difatti, il padre della chitarra elettrica jazz, e indirettamente del solismo rhythm & blues e rock degli anni a venire.
Lo strumento al quale Christian è associato in maniera iconica fu una Gibson ES-150, una delle prime chitarre elettrificate. Questo modello e il particolare pick-up che lo equipaggiava sono definiti comunemente dai musicisti e gli appassionati di jazz "Charlie Christian model" (abbreviato "C.C.").
Scoperto dal produttore e talent-scout John Hammond mentre si esibiva anonimamente in complessi blues e session radio di Western-Swing nel Midwest, venne assunto dal celebre clarinettista e bandleader Benny Goodman, e ha passato la maggior parte della breve carriera nei piccoli gruppi di quest'ultimo (BG's sextet/septet); il suo capolavoro è Solo Flight, un concerto per chitarra e orchestra scritto da Jimmy Mundy e inciso con la big band di Goodman.
Altre importanti session sono quelle con Lionel Hampton (con il giovane Dizzy Gillespie, Benny Carter e i tre sax tenori Hawkins, Webster e Chu Berry), Lester Young (Kansas City six) e Edmund Hall (Celeste quartet) e le storiche jam sessions del locale Minton's, che posero le basi del bebop, in cui incontrò Thelonious Monk, Gillespie, Hot Lips Page, Don Byas e Kenny Clarke.
Nel 1939, a soli 23 anni, a Christian venne diagnosticata una grave forma di tubercolosi, per la quale venne poi ricoverato a partire dal 1940. In quegli anni non vi erano particolari ed efficaci cure contro la tubercolosi, il che portò al peggioramento delle condizioni fisiche dell'artista. Charlie Christian morì tre anni dopo il suo ricovero, il 2 marzo 1942. Il corpo venne seppellito nella città natale, ma la lapide identificativa non fu mai incisa, lasciando quindi un alone di mistero sul luogo esatto della sepoltura.
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