In età molto giovane (a 7 anni) comincia lo studio del violino, in seguito compie gli studi di composizione al Liceo Musicale di Verona, al Conservatorio "G. Verdi" di Milano e al Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna sotto la guida di docenti quali Piero Bottagisio, Ettore Desderi e Lino Liviabella con il quale si diploma in composizione.
Si perfeziona successivamente all'Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma con Ildebrando Pizzetti; nel periodo trascorso a Roma ebbe anche modo di incontrare e frequentare assiduamente Goffredo Petrassi, il quale, pur non essendo stato suo insegnante, fu prodigo di consigli e suggerimenti, aiutandolo così nel suo lavoro di compositore e convincendolo a seguire la sua strada. E fu proprio Petrassi, nella qualità di giurato del concorso di composizione indetto da Radio Lussemburgo nel 1952, a premiare il suo Concertino per archi, ottoni e timpani solisti, importante affermazione che diede il via alla sua carriera internazionale di compositore.
A metà degli anni cinquanta, in seguito agli stimoli e ai consigli ricevuti da Bruno Maderna che, da lui incontrato nella natìa Verona, avrebbe esercitato una notevole influenza sul pensiero e sul lavoro compositivo di Donatoni, ha varie volte frequentato i Ferienkurse di Darmstadt, (precisamente nel 1954, 1956, 1958 e 1961).
L'insegnamento
Inizia la sua esperienza didattica fin dal 1953: è stato docente di Composizione presso i conservatori di Bologna, Torino e Milano, mentre in seguito è stato titolare della Cattedra di perfezionamento di composizione presso l'Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma presso l'Accademia Chigiana di Siena presso l'Accademia Musicale Pescarese Pescara e presso l'Accademia Lorenzo Perosi di Biella. È stato inoltre docente al DAMS della Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, ed ha tenuto seminari in Europa, America e Australia.
In questa sua pluridecennale esperienza pedagogica ha formato numerose generazioni di compositori, tra i quali Giuseppe Alessandrini, Sandro Gorli, Pascal Dusapin, Armando Gentilucci, Giuseppe Sinopoli, Magnus Lindberg, Fausto Romitelli, Esa-Pekka Salonen, Claudio Scannavini, Luca Mosca, Giorgio Magnanensi, Riccardo Piacentini, Franco Sbacco, Alessandro Solbiati, Javier Torres Maldonado, Giulio Castagnoli, Giovanni Verrando, Roberto Carnevale, Piero Niro, Stefano Bellon, Mauro Cardi, Matteo D'Amico, Sylvie Bodorová, Franco Balliana e molti altri.
Premi e riconoscimenti
Tra i numerosi riconoscimenti che Donatoni ha ricevuto nel corso della sua vita, vanno ricordati il premio SIMC (Società Internazionale per la Musica Contemporanea) attribuito per la composizione Puppenspiel nel 1961, il Premio Marzotto (attribuitogli nel 1966 per il brano Puppenspiel II), il Koussevitzky Award (1968, per la composizione Orts), il premio Janni Psacaropulo della critica musicale torinese per il brano Spiri (1979).
Inoltre, nel 1985 è stato nominato "Commandeur dans L'Ordre des Arts et des Lettres" dal Ministro della Cultura francese.
L'attività di scrittore
Attivo anche come scrittore, ha esordito con Questo (Adelphi, 1970), un testo che presenta particolari formali molto singolari in quanto Donatoni applica al materiale verbale gli stessi procedimenti che utilizza nella composizione musicale in quegli anni.
Successivamente ha dato alle stampe Antecedente X (1980), sottotitolato "Sulle difficoltà del comporre", nel quale l'autore indaga sulle oscure origini dell'atto compositivo (gli "antecedenti", appunto).
Pochi anni dopo è stato pubblicato Il sigaro di Armando (1982), raccolta di scritti su vari argomenti (sempre riguardanti la musica, ma non strettamente concentrati sulla composizione), che include anche alcune interviste con lo stesso autore; In-oltre (1988), invece, raccoglie gli scritti di presentazione che via via Donatoni stilò per le prime esecuzioni dei suoi brani.
Gli ultimi anni
Di salute piuttosto malferma (sin dalla giovinezza soffrì periodicamente di depressioni nervose che lo costrinsero talvolta ad interrompere il suo lavoro per seguire le opportune terapie), gli ultimi anni della vita di Donatoni furono minati dal diabete, malattia di cui soffrì sin dai primi anni ottanta.
Nel 1998 venne colpito da un ictus cerebrale, e la sua salute si deteriorò al punto che per i suoi ultimi brani orchestrali (Prom e ESA - In cauda V) dovette farsi aiutare per la stesura pratica delle partiture da alcuni allievi.
Un secondo ictus, sopravvenuto nel 2000, lo porterà alla morte, avvenuta il 17 agosto di quello stesso anno all'età di 73 anni. La cerimonia funebre (durante la quale venne eseguito il suo brano Cinis, sorta di requiem laico che l'autore compose nel 1988) si tenne al conservatorio di Milano.
La musica
Sguardo generale
Le sue musiche sono eseguite diffusamente nel mondo intero, sovente interpretate da grandi solisti, gruppi e direttori (Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Claudia Antonelli, Irvine Arditti, Dino Asciolla, Pierre Boulez, Elisabeth Chojnacka, Dorothy Dorow, Ensemble 2e2m, Ensemble Intercontemporain, Lothar Faber, Severino Gazzelloni, Bruno Giuranna, Les Percussions de Strasbourg, Nieuw Ensemble, Bruno Maderna, Alain Meunier, Esa-Pekka Salonen, e molti altri).
Spesso premiate in concorsi internazionali di composizione, le sue opere sono edite dalle edizioni Schott Musik International (Magonza-Londra), Boosey & Hawkes (Londra), Suvini Zerboni (Milano) e Ricordi (Milano).
Franco Donatoni arrivò alla maturità artistica in epoca relativamente tarda, ovvero attorno ai cinquant'anni, dopo aver percorso un lungo cammino spinto dal desiderio di "guardare avanti", esplorando le varie strade possibili di un tragitto che fece uscire la Nuova Musica dal periodo seriale. Le sue composizioni a partire dai tardi anni settanta riguardano soprattutto la musica da camera (pur non mancando alcune interessanti e riuscite opere orchestrali e teatrali), e vengono universalmente apprezzate per la loro fresca originalità, nonché per la libertà e la brillantezza della loro scrittura.
I periodi
Nella musica di Donatoni si possono riconoscere vari differenti periodi: il primo è segnato da un neoclassicismo bartokiano, non esente dall'influenza di Goffredo Petrassi.
In seguito la frequentazione e gli insegnamenti di Bruno Maderna lo indirizzeranno verso lo serialismo (anni cinquanta), mentre la prima parte degli anni sessanta vedranno Donatoni tra i protagonisti dell'Alea (o, come lo stesso Donatoni preferiva dire, dell'Indeterminazione), periodo che porterà più tardi (fine anni sessanta) all'utilizzo estremo di procedimenti quali gli automatismi combinatori, volti alla ricerca di un distacco, alla rinuncia alla responsabilità soggettiva dell'atto del comporre.
Sono questi gli anni del periodo negativo, in cui le esperienze legate alla de-composizione porteranno ad una desacralizzazione completa della creatività, ad una dissociazione totale tra materiale e gesto compositivo. Durante questo periodo furono di importanza determinante le suggestioni e le influenze ricevute da autori letterari quali Franz Kafka, Gustav Meyrink, Heinrich von Kleist, Robert Walser e Marguerite Yourcenar.
Da notare in questo periodo la totale assenza di composizioni vocali; brani emblematici di quei tempi sono Puppenspiel I (1961), Per Orchestra (1962) Black and white (1964), Etwas ruhiger im Ausdruck (1967).
L'esercizio ludico dell'invenzione
Dalla metà degli anni settanta, Donatoni ritrovò quello che lui stesso chiamava l'esercizio ludico dell'invenzione, un atteggiamento, quindi, e un rapporto decisamente positivo con la scrittura, il che lo porterà a produrre un notevolissimo numero di opere che godranno di un apprezzamento sempre più vasto in campo internazionale; in senso temporale, i primi brani di questo lungo ciclo sono Ash (1976), Toy e Spiri (entrambi del 1977).
I materiali compositivi utilizzati da Donatoni in questa sua ultima, lunga fase sono spesso minimali; essi vengono sottoposti a continui procedimenti di trasmutazione e permutazione tramite l'utilizzo di codici e automatismi miranti alla crescita della cellula originaria, quasi fosse un organismo vivente.
A partire dagli anni ottanta si denota un ritorno verso la musica vocale, da lui accuratamente evitata per più di un ventennio (L'ultima sera del 1980, In cauda per coro e orchestra del 1986, Madrigale del 1991, su testo di Elsa Morante), così come in altri lavori si noterà una certa influenza (soprattutto a livello ritmico) della musica jazz (Hot del 1989, Sweet Basil del 1993).
La sua scomparsa, avvenuta nel 2000, gli impedirà di portare a termine la sua trascrizione de L'arte della fuga di Johann Sebastian Bach.
Il teatro
Per due volte si dedicherà all'opera lirica: nel 1984 con Atem, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano, cercherà di ribaltare il consueto rapporto tra compositore e soggetto, creando uno spettacolo senza trama, in cui il prodotto "spettacolare" doveva essere il risultato della visualizzazione della sua musica (infatti la partitura include molti dei suoi lavori precedenti, talora modificati, talora lasciati al loro stato originario). Il risultato finale, però, non fu dei più incoraggianti, tanto che lo stesso autore ebbe a dichiarare che si era trattato solo di un "matrimonio in bianco" tra lui stesso e l'opera.
Donatoni ci riprovò nel 1995 con Alfred, Alfred, "opéra comique" su testo proprio, rappresentata al Festival "Musica" di Strasburgo e poco dopo ripresa a Parigi e in varie città italiane. L'esito fu questa volta esilarante: il protagonista dell'opera è lo stesso compositore, il quale dal letto di una camera d'ospedale, colpito da una crisi diabetica assiste in silenzio ad un susseguirsi continuo di avvenimenti surreali che si prestano a tragicomiche riflessioni sulla vita.
Cronologia delle opere
Gli inizi (gli anni cinquanta)
1950
Quartetto I per quartetto d'archi
1951
Concerto per orchestra
Il libro dei Sette Sigilli cantata biblica per soli, coro e orchestra
Recitativo e allegro per violino e pianoforte
1952
Concertino per 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni, 4 timpani e archi al Teatro La Fenice di Venezia diretto da Fernando Previtali
Concerto per fagotto e orchestra
Sonata per viola sola
1953
Ouverture per orchestra da camera
Sinfonia per orchestra d'archi
1954
Cinque pezzi per 2 pianoforti
Divertimento per violino e gruppo strumentale
1955
Musica per orchestra da camera
Composizione in quattro movimenti per pianoforte
1957
La lampara balletto al Teatro alla Scala di Milano diretta da Luciano Rosada
Tre improvvisazioni per pianoforte
1958
Quartetto II per quartetto d'archi
1959
Movimento per clavicembalo, pianoforte e 9 strumenti
Serenata per voce femminile e 16 strumenti, testo di Dylan Thomas
Strophes per orchestra
Il periodo negativo (gli anni sessanta)
1960
For Grilly "Improvvisazione per sette" per 7 esecutori
Sezioni "Invenzione per orchestra" eseguita nel 1972 al Teatro La Fenice
1961
Doubles per clavicembalo
Puppenspiel I "Studi per una musica di scena" per orchestra
Quartetto III per nastro a quattro piste
1962
Per orchestra
1963
Quartetto IV (Zrcadlo) per quartetto d'archi
1964
Asar per 10 strumenti ad arco
Babai per clavicembalo
Black and white per 37 strumenti ad arco
1965
Divertimento II per archi diretto da Daniele Paris al Teatro La Fenice
1966
Puppenspiel II per flauto e orchestra
1967
Etwas ruhiger im Ausdruck per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Souvenir "Kammersymphonie op. 18" per 15 strumenti al Teatro La Fenice
1968
Black and white II "Esercizi per le dieci dita" per strumenti a tastiera
1969
Estratto per pianoforte
Orts "Souvenir n. 2" per 14 strumenti e lettore ad libitum
Solo per orchestra d'archi
Transizioni (gli anni settanta)
1970
Doubles II per orchestra a Roma (prima versione)
To Earle per orchestra da camera
Secondo estratto per arpa, clavicembalo e pianoforte
1971
Doubles II per orchestra al Teatro La Fenice di Venezia (seconda versione)
1972
To Earle two per orchestra e strumenti
Lied per 13 strumenti
1973
Jeux pour deux per clavicembalo e organo positivo
Voci - Orchesterübung per orchestra
1974
Espressivo per oboe e orchestra
Quarto estratto per 8 strumenti
1975
Duetto per clavicembalo
Duo pour Bruno per orchestra
Lumen per 6 strumenti
Terzo estratto per pianoforte e 8 strumenti
1976
Ash per 8 strumenti
Musette per Lothar per musette
1977
Algo per chitarra
Ali per viola
Diario 76 per 4 trombe e 4 tromboni
Portrait per clavicembalo e orchestra
Spiri per 10 strumenti
Toy per 2 violini, viola e clavicembalo
1978
Arie per voce femminile e orchestra, testi di Omar Khayyam, Renato Maestri, Fray Luis de León, Tiziana Fumagalli, Ḥāfiẓ
De Près per voce femminile, 2 ottavini e 3 violini
Ed insieme bussarono per voce femminile e pianoforte
1979
About... per violino, viola e chitarra
Argot per violino
Marches per arpa
Nidi per ottavino al Teatro La Fenice
L'invenzione (gli anni ottanta)
1980
Clair per clarinetto
L'ultima sera per voce femminile e 5 strumenti, testo di Fernando Pessoa
Le ruisseau sur l'escalier per violoncello e 19 esecutori
1981
Fili per flauto e pianoforte al Teatro La Fenice di Venezia
The heart's eye per quartetto d'archi al Teatro La Fenice di Venezia
Small per ottavino, clarinetto e arpa
Tema per 12 strumenti
1982
Feria per 5 flauti, 5 trombe e organo al Teatro Comunale di Bologna
Lame per violoncello
1983
In cauda (in tre tempi) per coro e orchestra al Teatro La Fenice
Abyss per voce grave femminile, flauto basso e 10 strumenti, testo di Susan Park
A Françoise per pianoforte
Ala per violoncello e contrabbasso
Alamari per violoncello, contrabbasso e pianoforte
Diario '83 per 4 trombe, 4 tromboni e orchestra
Lem per contrabbasso
Rima per pianoforte
She per 3 soprani e 6 strumenti, testo di Susan Park
Sinfonia op. 63 "Anton Webern" per orchestra da camera
Françoise Variationen per pianoforte
1984
Atem, opera in due tempi e un intermezzo, testi di Brandolino Brandolini d'Adda, Tiziana Fumagalli, Renato Maestri e Susan Park
Cadeau per 11 esecutori
Darkness per 6 percussionisti
Ombra per clarinetto contrabbasso
Ronda per violino, viola, violoncello e pianoforte
1985
Omar per vibrafono
Sestetto per 2 violini, 2 viole e 2 violoncelli
Still per soprano leggero e 6 strumenti al Teatro alla Scala di Milano
Eco per orchestra da camera
1986
Arpège per 6 strumenti
Refrain per 8 strumenti
1987
Ave per ottavino, glockenspiel e celesta
Flag per 13 strumenti
O si ride per 12 voci soliste, testo di Brandolino Brandolini D'Adda
1988
Cinis per voce femminile e clarinetto basso, testo di Gaio Licinio Calvo
La souris sans sourire per quartetto d'archi
Short per tromba in Do
Cloches per 2 pianoforti, 8 strumenti a fiato e 2 percussionisti
1989
Blow per quintetto di fiati
Ciglio per violino
Frain per 8 strumenti
Hot per sassofono sopranino e tenore e 6 esecutori
Midi per flauto
Soft per clarinetto basso
L'ultimo decennio (gli anni novanta)
1990
Ase (Algo II) per voce femminile e chitarra
Bok per clarinetto basso e marimba
Chantal per arpa solista, flauto, clarinetto e quartetto d'archi
Cloches II per 2 pianoforti
Het per flauto, clarinetto basso e pianoforte
Holly per corno inglese, oboe, oboe d'amore e 13 strumenti
Marches II per arpa solista, 3 voci femminili ad libitum, 12 strumenti e 3 percussionisti
Rasch per 4 sassofoni
Spice (Ronda n. 2) per violino/viola, clarinetto in Sib/clarinetto piccolo in Mib, violoncello e pianoforte
...a Renzo e Marcella. Variazione 29bis per pianoforte
1991
Cloches III per 2 pianisti e 2 percussionisti
Madrigale per 4 cori di voci bianche e 4 percussionisti, testo di Elsa Morante
Refrain II per 11 esecutori
1992
Aahiel per mezzosoprano, clarinetto, vibrafono, marimba e pianoforte, testo di Anonimo
An Angel within my Heart per voce femminile, 2 clarinetti e trio d'archi, testo di Susan Park
Concerto grosso per orchestra e 5 tastiera
Feria II per organo
Feria III per organo
Jay per pianoforte, 2 trombe, 3 corni e 2 tromboni
Late in the day (Ronda n. 3) per soprano, flauto, clarinetto e pianoforte, testo di Michael Riviere
Mari per marimba
Mari II per 4 marimbe
Nidi II per flauto barocco tenore
Scaglie per trombone
Sincronie per pianoforte con accompagnamento di violoncello solista
Sweet per flauto dolce tenore
1993
Algo II per 2 chitarre
Ciglio II per violino e flauto
Concertino II per 5 tastiera
Refrain III per 14 esecutori
Small II per flauto, viola e arpa
Sweet Basil per trombone e big band
In cauda II per orchestra
1994
Ciglio III per violino e pianoforte
Flans per soprano coloratura e 9 strumenti, testo di François Villon
Portal per clarinetto in Sib, clarinetto basso, clarinetto piccolo in Mib e orchestra
Puppenspiel III per ottavino, flauto e flauto in Sol e 14 esecutori
Serenata II per 5 strumenti
Sincronie II per violoncello, pianoforte e 7 strumenti
1995
Alfred, Alfred, opera comica in sette scene e sei intermezzi, testo dell'autore
Algo III per chitarra e 23 esecutori
Cinis II per clarinetto basso, marimba e percussione
Duetto II per 2 violini
Fanfara per ottoni e tamburo napoleonico
Incisi per oboe
Luci per flauto in sol
Rasch II per 4 sassofoni, vibrafono, marimba, percussioni e pianoforte
Triplum per flauto, oboe e clarinetto
1996
Algo IV per 13 strumenti
In cauda III per orchestra
Lame II per 8 violoncelli
Lem II per contrabbasso e 15 strumenti
Luci II per fagotto e corno
Refrain IV per 8 strumenti
Till per corno
Leoncavallo per pianoforte
1997
Al per mandolino, mandola e chitarra
Che per tuba
Feria IV per fisarmonica
Luci III per quartetto d'archi
Tell per corno inglese
1998
Cerocchi 70 per clarinetto, violoncello e pianoforte
Elly per clarinetto, violoncello] e pianoforte
Fire (In cauda IV) per 4 voci femminili e orchestra, testo di Jack Beeching
Poll per 13 esecutori
1999
Clair II per clarinetto
Prom per orchestra
2000
ESA (In cauda V) per orchestra
Discografia
Franco Donatoni (disco monografico) Gruppo Musica Insieme di Cremona, soprano Luisa Castellani, direttore Andrea Molino, CD Fono
Franco Donatoni - Ensemble 2E2M Vol. 1° (disco monografico) Ensemble 2E2M, direttore Paul Méfano, CD Adda
Franco Donatoni - Ensemble 2E2M Vol. 2° (disco monografico) Ensemble 2E2M, direttore Paul Méfano, CD Adda
Franco Donatoni (disco monografico) orchestra CARME, direttore Guido Maria Guida, CD Ricordi
Franco Donatoni (disco monografico) Kölner Rundfunk Sinfonie-Orchester e Rundfunkchor - Orchestre Philharmonique de Radio France, direttore Arturo Tamayo, CD Stradivarius
Franco Donatoni (disco monografico) Ensemble Alternance, violoncellista Alain Meunier, clarinetto contrabbasso Armand Angster, direttore Luca Pfaff, CD Harmonic Records
Franco Donatoni (disco monografico) Nieuw Ensemble, soprano Dorothy Dorow, direttore Ed Spanjaard, CD Etcetera Records
Franco Donatoni (disco monografico) Ensemble Fa, direttore Dominique My, CD Una Corda/Accord
Franco Donatoni Demoé Percussion Ensemble, direttore Daniele Vineis, CD Stradivarius
Franco Donatoni (disco monografico) pianista M.I. De Carli, pianista M. Bodini, CD Stradivarius
Bibliografia
Scritti di Franco Donatoni
Questo, Edizioni Adelphi, Milano (1970), ISBN 8845901467
Antecedente X "sulle difficoltà del comporre", Edizioni Adelphi, Milano (1980), ISBN 8845904342
Il sigaro di Armando, Spirali Edizioni, Milano (1982), ISBN 8877700521
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