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Alton Glenn Miller (Clarinda, 1º marzo 1904Canale della Manica, 15 dicembre 1944) è stato un trombonista, direttore d'orchestra e compositore statunitense.

Glenn Miller
Glenn Miller nel 1944 in uniforme dell'USAAF
Nazionalità Stati Uniti
GenereJazz
Swing
Big band
Periodo di attività musicale1923  1944
StrumentoTrombone
Sito ufficiale

È stato un musicista jazz e direttore d'orchestra tra i più noti dell'epoca swing e autore di brani celeberrimi come Moonlight Serenade del 1939. Nel 1983, 1991 e 1996 tre sue incisioni sono state inserite nella Grammy Hall of Fame.[1] In the Mood, non è invece una sua composizione, l'autore è Joe Garland, si deve però allo stesso Miller e agli arrangiatori Eddie Durham e Chummy McGregor la versione dell'agosto 1939 divenuta poi famosissima.


Biografia e carriera musicale


Nato quattro anni dopo Walt Disney, trascorse l'adolescenza a Fort Morgan, nel Colorado, dove prese lezioni di musica e cominciò a suonare il trombone nell'orchestra di Boyd Senter. Tra il 1921 e il 1922 studiò alla Colorado State University; successivamente si unì all'orchestra di Ben Pollack, lavorando anche come arrangiatore. Negli anni trenta giunse a New York, lavorando come free lance sia in spettacoli dal vivo che negli studi di registrazione. Dopo aver collaborato, tra gli altri, con Red Nichols, con i fratelli Jimmy e Tommy Dorsey e con Ray Noble, nel 1937, all'epoca di Biancaneve e i sette nani, formò la sua prima band, cercando di mettere a fuoco le sue intuizioni musicali e sfruttare l'intensità del timbro del suo strumento, che si elevava sui quattro sassofoni creando un suono altamente riconoscibile.

Nel 1938, all'epoca in cui Topolino compì dieci anni, Glenn Miller costituì un secondo organico orchestrale, la Glenn Miller Orchestra. Nella primavera del 1939 l'orchestra, ormai messa a punto, riuscì a diventare celebre molto rapidamente grazie agli ingaggi al Glen Island Casino e al Meadowbrook, due famose sale da ballo di New York, e ancor più dal fatto che tali serate venivano trasmesse in tutti gli stati uniti in diretta radiofonica. Nel 1939, quando i Walt Disney Studios si trasferirono a Burbank, Miller incise i primi dischi di successo e nel 1940, anno in cui Pinocchio e Fantasia vennero lanciati, l'orchestra assunse la sua formazione classica, con musicisti come Ray Anthony, Billy May, Bobby Hackett e Ray Eberle. A cavallo tra gli anni trenta e quaranta fu l'orchestra più popolare negli Stati Uniti.

Nel 1941, all'epoca di Dumbo e del Drago Riluttante, raggiunge la prima posizione nella classifica Billboard Hot 100 con i brani The Song of the Volga Boatmen, Chattanooga Choo Choo ed Elmer's Tune con Ray Eberle ed i Modernaires, nel 1942 con A String of Pearls per due settimane, Moonlight Cocktail con Ray Eberle ed i Modernaires per dieci settimane e (I've Got a Gal In) Kalamazoo con Tex Beneke, Marion Hutton ed i Modernaires per sette settimane (per il film Voglio essere più amata) e nel 1943 con That Old Black Magic.

Nel 1942, all'epoca in cui Bambi venne lanciato al cinema, all'apice del successo tanto ricercato, Miller si arruolò volontario nell'esercito per dare il suo contributo nella guerra. Con il grado di capitano (e in seguito maggiore), dopo qualche mese fu assegnato all'aviazione degli Stati Uniti (all'epoca US Army Air Corps) e messo a capo di un'orchestra militare, la Army Air Force Band e assegnato all'intrattenimento delle truppe in Inghilterra.

Miller scomparve improvvisamente il 15 dicembre 1944, mentre sorvolava la Manica a bordo di un aereo militare per raggiungere Parigi, dove la sua orchestra avrebbe dovuto suonare per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese. Il suo corpo non fu mai recuperato. Come disperso in guerra, nell'aprile del 1992 gli fu dedicata una lapide nel Cimitero nazionale di Arlington, su richiesta di sua figlia Jonnie Dee Miller, nel settore "Memorial Section H, Site 464-A".[2]

La Glenn Miller Orchestra proseguì la sua attività dopo la guerra, sotto la direzione di altri musicisti tra cui Tex Beneke, Ray Anthony e Buddy DeFranco.


Il primo disco d'oro della storia


Il 10 febbraio 1942 Glenn Miller ricevette il primo Disco d'oro della storia per la sua incisione di Chattanooga Choo Choo, che aveva venduto oltre un milione di copie in appena tre mesi. Fu la casa discografica RCA Victor ad inventarsi la trovata pubblicitaria di dipingere d'oro una copia del disco per poi consegnarla a sorpresa a Miller durante una trasmissione radiofonica in diretta.


Il mistero della morte


Aereo 749 Mk IV Norseman del tipo UC-64A (già designato C-64A), usato negli anni 1944-1945, verosimilmente uguale a quello pilotato da Miller
Aereo 749 Mk IV Norseman del tipo UC-64A (già designato C-64A), usato negli anni 1944-1945, verosimilmente uguale a quello pilotato da Miller

A causa della sparizione del corpo e delle reticenze dell'esercito e dell'aviazione statunitensi ci sono molte ipotesi sulla sua morte. Una delle più credibili sembra essere quella che Miller sia rimasto vittima in volo del fuoco amico britannico durante un'incursione aerea contro i tedeschi.[3]

Tra le tante fantasiose teorie non ufficiali, viene ipotizzato che Miller giunse a Parigi ma venne catturato dall'Obersturmbannführer delle SS Otto Skorzeny che voleva sfruttarlo per raggiungere il generale Eisenhower e rapirlo (o ucciderlo) in un raid da svolgersi nel Natale del 1944;[4] Miller a sua volta faceva parte, insieme al maggiore David Niven, di un'operazione segreta per negoziare l'armistizio degli ufficiali nazisti e potrebbe essere stato torturato e ucciso anche per quello.[5][6]

A favore della tesi ufficiale va considerata la testimonianza dell'equipaggio di un bombardiere che rientrava in Inghilterra il giorno in cui Miller si stava recando a Parigi. Il bombardiere aveva abbandonato la sua missione e, secondo la procedura standard, doveva scaricare le bombe inutilizzate in una zona specifica della Manica durante il volo di ritorno. Uno dei membri dell'equipaggio affermò di aver visto un Norseman volare al di sotto dei bombardieri durante lo sganciamento. Anche l'aereo di Miller era un Norseman e una deviazione di poche miglia dalla rotta stabilita lo avrebbe portato effettivamente sotto i bombardieri in rientro.

Altra tesi punta su un diario del signor Richard Anderton, rimasto inedito per 60 anni, da cui si evincerebbe che Miller morì a causa sia di errori umani che per errori di calcolo: Steven Miller, figlio di Glenn, ha fatto condurre un'indagine completa per trovare la reale verità.[7] L'indagine, durata sei anni, è diventata un libro dal titolo Glenn Miller Declassified (2017), curato da Dennis M. Spragg, consulente del "Glenn Miller Archives" e dell'"American Music Research Center" dell'Università del Colorado a Boulder.


Lo stile


Glenn Miller nel 1942
Glenn Miller nel 1942

Lo stile di Glenn Miller si identifica per l'uso di formazioni con corpose sezioni di ottoni, fino a 4 trombe e 4 tromboni, per l'uso del clarinetto al posto del sax contralto nella sezione delle ance e per i suoni molto morbidi e le melodie estremamente orecchiabili. La maggiore novità dell'orchestra Miller fu in effetti il suono e l'invenzione di brani d'atmosfera ma comunque ballabili a tempo molto moderato: svetta su tutti Moonlight Serenade. La sezione ance con il clarinetto e gli ottoni con sordina gli permettevano un suono più vellutato, meno aggressivo, adatto ad un pubblico più eterogeneo e bianco.

La sua disciplina nelle varie sezioni di lavoro era proverbiale; per questa ragione i virtuosi raramente rimanevano a lungo nella formazione preferendo passare ad altre che lasciassero maggior spazio creativo. Ritmicamente la composizione di Miller si avvaleva di uno swing fortemente cadenzato: sinuose ballad o ritmi più ballabili.


Curiosità


La musica di Glenn Miller è stata usata in molti film e telefilm (come Lost) e pertanto è rimasta familiare anche alle generazioni successive.

Nel 1953 anche la sua vita venne portata sullo schermo. Nel film La storia di Glenn Miller diretta da un ottimo professionista quale fu Anthony Mann e con James Stewart ad impersonarlo. Nel film appaiono anche Louis Armstrong e Gene Krupa nella parte di loro stessi.

Nel 1976 l'LP Seine 20 grössten Hits per la Arcade[8] arriva in terza posizione in Austria ed in quinta in Germania Ovest, nel 1995 The Lost Recordings[9] arriva in quarta posizione in Austria e nel 2004 Glenn Miller's 100th Birthday[10] arriva in sesta posizione in Austria.

Nel 1989 il gruppo inglese dei "Jive Bunny And The Mastermixers", in un brano di musica pop dal titolo Swing the Mood[11], campionò fra le varie canzoni il brano In The Mood di Miller in una sorta di collage musicale. Precedentemente, anche i Beatles inserirono un inserto del noto brano in All You Need Is Love (1967).

In onore di Glenn Miller, l'11 settembre 1996 gli Stati Uniti emisero un francobollo commemorativo da 32 cents. Il francobollo faceva parte una serie dedicata ai grandi direttori di big band, che comprendeva anche Count Basie, Tommy & Jimmy Dorsey, Benny Goodman.


Discografia selezionata



78 giri



Note


  1. In the Mood (1983), Moonlight Serenade (1991), Chattanooga Choo Choo, (1996). Vedi: Grammy Hall of fame. Alphabetical by title Archiviato il 19 febbraio 2011 in Internet Archive..
  2. (EN) Glenn Miller, su arlingtoncemetery.mil. URL consultato il 3 febbraio 2020.
  3. Vittorio Castelli, "Svelato il mistero della morte di Glenn Miller", Storia Illustrata, gennaio 1997
  4. Martin A. Lee, The Beast Reawakens: Fascism's Resurgence from Hitler's Spymasters to Today's Neo-Nazi Groups and Right-Wing Extremists, Taylor & Francis, 1999, p. 32, ISBN 0-415-92546-0.
  5. L'ultima verità su Glenn Miller morì per salvare Eisenhower, su la Repubblica.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
  6. Glenn Miller ucciso dai nazistiper boicottare la pace (sic), su Il Secolo XIX, 22 luglio 2009. URL consultato il 3 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2022).
  7. (EN) Mystery of Glenn Miller's death is finally solved 73 years after his disappearance, su express.co.uk, 20 dicembre 2017. URL consultato il 3 febbraio 2020.
  8. (EN) Glenn Miller – Seine 20 Grössten Hits, su Discogs, Zink Media.
  9. (EN) Glenn Miller – The Lost Recordings, su Discogs, Zink Media.
  10. (EN) The World Famous Glenn Miller Orchestra Directed By Wil Salden – Glenn Miller's 100th Birthday, su Discogs, Zink Media.
  11. (EN) Jive Bunny And The Mastermixers – Swing The Mood, su Discogs, Zink Media.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[en] Glenn Miller

Alton Glen Miller [1](March 1, 1904 – December 15, 1944)[2][3][4] was an American big band trombonist, arranger, composer, bandleader and officer in the U.S. Army (Air Corps) in the swing era.[4] He was the best-selling recording artist from 1939 to 1942, leading one of the best-known big bands. Miller's recordings include "In the Mood", "Moonlight Serenade", "Pennsylvania 6-5000", "Chattanooga Choo Choo", "A String of Pearls", "At Last", "(I've Got a Gal In) Kalamazoo", "American Patrol", "Tuxedo Junction", "Elmer's Tune", "Little Brown Jug", and "Anvil Chorus".[5] In just four years, Miller scored 16 number-one records and 69 top-10 hits—more than Elvis Presley (40 top 10s)[6] and the Beatles (33 top 10s) did in their careers.[7][8][9]

[es] Glenn Miller

Alton Glenn Miller (Clarinda, Iowa; 1 de marzo de 1904-Desaparecido en el Canal de la Mancha; 15 de diciembre de 1944) fue un músico estadounidense de big band, trombonista, arreglista y director de una orquesta de la era del swing, fue el mayor vendedor de discos de 1939 a 1942, siendo uno de los directores de banda más conocidos. En 1937 fundó la orquesta en la que creó y difundió su música, llamada The Glenn Miller Orchestra, con la que produjo innumerables éxitos, entre los más importantes «In the Mood», que es posiblemente la canción de swing más conocida, «Kalamazoo», «Patrulla americana», «Serenata a la luz de la luna», «Tuxedo Junction», «Chattanooga Choo-Choo», «A String of Pearls», «Little Brown Jug» y «Pennsylvania 6-5000». En solo cuatro años Glenn Miller tuvo 16 número uno y 69 éxitos entre los diez primeros, más que Elvis Presley (38 entre los diez primeros) y de The Beatles (33 entre los diez primeros) en sus carreras. Mientras viajaba para entretener a las tropas de los Estados Unidos en Francia durante la Segunda Guerra Mundial el avión que lo transportaba desapareció mientras cruzaba el canal de la Mancha. Su cuerpo nunca fue encontrado.
- [it] Glenn Miller

[ru] Миллер, Гленн

О́лтон Гленн Ми́ллер (англ. Alton Glenn Miller, 1 марта 1904, Кларинда, Айова — 15 декабря 1944, Ла-Манш) — американский тромбонист, аранжировщик. Руководитель одного из лучших свинговых оркестров (конец 1930-х — начало 1940-х годов) — оркестра Гленна Миллера. Кавалер Бронзовой звезды (1946, посмертно).



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