Luigi Picchi (Sairano, 27 settembre 1899 – Como, 12 agosto 1970) è stato un organista e compositore italiano di brani prevalentemente sacri e liturgici.
Luigi Picchi | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Musica sacra |
Periodo di attività musicale | 1928 – 1970 |
Strumento | organo |
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Iniziato alla musica dal padre Faustino, organista autodidatta, continua gli studi a Pavia con Don Giovanni Baroni e Franco Vittadini, e successivamente al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Ettore Pozzoli (teoria e solfeggio), Guglielmo Andreoli (pianoforte), Costante Adolfo Bossi, Luigi Cervi, Arnaldo Galliera e Pietro Bognetti (organo), Luigi Mapelli e Giulio Cesare Paribeni (armonia e contrappunto), Vincenzo Ferroni (composizione) e Giulio Bas (canto gregoriano)[1]. Dopo aver lavorato come maestro sostituto in alcune stagioni liriche, nel 1928 vince il concorso di Organista e Maestro di Cappella presso il Duomo di Como, incarico che ricoprirà per quarantadue anni, fino alla sua morte.
Contemporaneamente insegna nel Seminario di Como, dove ha tra i suoi allievi Antonino Maugeri, e, dal 1935 al 1968, anche nel Seminario di Lugano, dove ha tra i suoi allievi don Luigi Agustoni[2]. I due musicisti collaboreranno a lungo nel campo della composizione della musica liturgica[3], e insieme con il maestro Luigi Cansani, sono autori nel 1953 dei canti Ordinari per la Santa Messa, i primi con il testo in lingua italiana, eseguiti nella chiesa luganese di San Nicolao della Flüe.
Nell'arco della vita dirige alcune riviste a carattere musicale: il mensile L'organista liturgico (dal gennaio 1932 al luglio 1943) e Fiori dell'organo (dal 1968) per la casa editrice Carrara, Laus Decora, rivista che si occupa di canto liturgico e di musica organistica (dal 1954 al 1967)[4]. La sua attività compositiva si concentra sulla musica sacra con molti brani adatti a occasioni liturgiche diverse: moltissime sono infatti le sue opere vocali, pubblicate in parte con le Edizioni Carrara[5], le Edizioni Schola e Ricordi. A lui si deve la diffusione, nel 1938, del canto Astro del ciel, su testo italiano di Don Angelo Meli, elaborato per diverse formazioni corali e strumentali.
A Luigi Picchi sono intitolati molti cori liturgici d'Italia, una scuola diocesana[6] ed una strada nel Comune di Como.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90324504 · ISNI (EN) 0000 0001 0997 1274 · SBN SBLV051604 · LCCN (EN) no96012003 · GND (DE) 134869222 · WorldCat Identities (EN) lccn-no96012003 |
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